Verstappen domina a Shanghai, ma Norris impedisce una doppietta Red Bull!

(Immagine di copertina: XPB Images)

Gli aggettivi per definire il livello al quale corre Verstappen sono finiti ormai da tempo, ma la sua fame di vittorie ancora no. Basterebbe questo per definire il suo trionfo nel Gran Premio di Cina, una tappa nella quale non aveva ancora vinto unicamente per la prolungata assenza del circuito di Shanghai dal calendario di Formula 1.

Alle sue spalle, però, a ben guardare ci sono temi interessanti da analizzare e sviscerare: la mancata doppietta Red Bull propiziata dalla gran gara di Norris, la gara tutto sommato anonima delle due Ferrari, peraltro aiutate dalla Safety Car, e molto altro. Come sempre, vi lascio la classifica finale e partiamo con la nostra analisi!

Gara divisa in due tronconi, con la Safety Car che ricompatta il gruppo

Lo svolgimento di questo Gran Premio di Cina ha vissuto due fasi ben distinte, intervallate più o meno a metà gara da due Safety Car. La prima di esse, innescata dalla presenza della vettura di Bottas ferma in uscita di curva 11, ha portato con sè qualche polemica relativa al tempismo con cui si è scelto di mandarla in pista: ci sono voluti ben due giri per trasformare il regime di bandiere gialle in Virtual Safety Car e poi, come detto, in Safety Car fisica.

Mark Sutton / Motorsport Images

In questo frangente i team hanno cercato di adattare la strategia a proprio favore, e proprio qui sono emersi due chiari vincitori: Lando Norris e Charles Leclerc. I due, infatti, avevano percorso un primo stint molto lungo col chiaro obiettivo di coprire la distanza di gara con un solo pit stop, mentre i loro compagni di squadra (così come tutti gli altri) avevano optato per una strategia più canonica, a due soste.

Analisi degli stint percorsi dai top team - GP di Cina

Analisi degli stint percorsi dai top team - GP di Cina

Avendo però sosituito gli pneumatici da qualche giro, i vari Verstappen, Perez, Piastri, Sainz, Alonso, Russell e Hamilton si sono trovati a perdere tanto tempo (e le posizioni su Norris e Leclerc, in alcuni casi) transitando una seconda volta in corsia box. L'inglese e il monegasco si sono così ritrovati secondo e terzo alle spalle del solo Verstappen, il cui vantaggio - per dare un'idea - era talmente ampio da poter rientrare in pista ancora come leader della gara.

Di lì a poco ci ha pensato il tamponamento di Stroll a Ricciardo a innescare la seconda e ultima Safety Car, la quale ha ricompattato nuovamente il gruppo "resettando" la gara a partire dal giro 32 fino alla bandiera a scacchi nel giro 56. Questo stint da 25 giri è stato coperto da tutti su un set di pneumatici Hard, con la sola eccezione di Alonso che ha provato a scombinare i piani dei suoi avversari calzando le Soft, salvo poi concludere la gara sulle Medium a banda gialla.

Zak Mauger / Motorsport Images

Per via della parità di mescola adottata, risulta conveniente analizzare più in dettaglio proprio questa seconda fase di gara, dove - come detto - sono emersi alcuni spunti interessanti...

Norris più veloce di Perez, ma il passo di Verstappen era inavvicinabile

L'esito più sorprendente della corsa di Shanghai è stato, a parere di chi scrive, il ritmo imposto da Lando Norris su pneumatici Hard. Mettendo da parte la stringa di giri impressionanti collezionati da Max Verstappen e non considerando i giri dal 32 al 38, nei quali Perez era invischiato in battaglia con un Leclerc che lo stava rallentando, il confronto con il pilota messicano della Red Bull è stato a completo appannaggio del pilota McLaren, che in media ha tenuto un passo di circa 2 decimi al giro più rapido di lui.

Analisi del passo gara tenuto da Verstappen, Norris e Perez - GP di Cina

Analisi del passo gara tenuto da Verstappen, Norris e Perez - GP di Cina

Un verdetto certamente inaspettato, probabilmente anche frutto di alcune modifiche di setup effettuate dagli ingegneri del team di Woking dopo la Sprint, evento nel quale lo stesso Norris aveva avuto grosse difficoltà a liberarsi degli avversari attorno a sè (finendo peraltro in un'anonima sesta posizione). Questo però non vuole e non deve togliere lustro a quanto messo in pista in prima persona da Lando, che giustamente è stato votato dai tifosi di tutto il mondo Driver of The Day. Un riconoscimento a una gara che, per la prima volta quest'anno, lo ha visto sul secondo gradino del podio. Così facendo, si interrompe la striscia di 4 doppiette consecutive (3 per Red Bull, 1 per Ferrari) che aveva aperto questo Mondiale 2024 di Formula 1.

Ferrari oggi terza forza, ancora con evidenti problemi nel far funzionare le gomme

Veniamo quindi alla gara delle due Ferrari, che esattamente come nella Sprint finiscono in quarta posizione con Charles Leclerc e in quinta posizione con Carlos Sainz. La situazione dei due piloti della Rossa era ancor peggiore durante il primo stint, nel quale i due si trovavano costantemente in settima e ottava posizione, dopo una partenza pessima nella quale persino Nico Hulkenberg su Haas era riuscito a mettere le ruote davanti a loro.

Andy Hone / Motorsport Images

Così come nello scorso appuntamento di Suzuka, l'unico punto di forza dei due Ferraristi è stato il basso degrado degli pneumatici, che infatti ha permesso al muretto di indirizzare la strategia di Leclerc su una sola sosta. Lo scotto da pagare, però, è stato lo stesso visto nelle ultime qualifiche: un'estrema difficoltà nel mandare in temperatura le gomme, fattore che si è rivelato critico nelle ripartenze dopo le Safety Car...

Analisi del passo gara tenuto da Norris, Perez e Leclerc - GP di Cina

Analisi del passo gara tenuto da Norris, Perez e Leclerc - GP di Cina

Guardate la performance di Norris e Leclerc in confronto l'uno all'altro: a partire dal 32esimo giro in poi il monegasco paga all'inglese un gap medio di 8 decimi al giro, dovuti prevalentemente allo scarso grip di una gomma Hard che la sua SF-24 non voleva saperne di mettere in temperatura. Solo dopo il sorpasso subito da Perez e un paio di giri percorsi dietro al messicano (i quali probabilmente hanno agevolato il warm-up delle coperture), il ritmo di Charles è tornato ad essere decente.

Zak Mauger / Motorsport Images

Diciamo "decente" e non "buono" perchè in ogni caso i crono di Norris hanno continuato ad essere inferiori di qualche decimo al giro, il che stona con il panorama di Ferrari come seconda forza che avevamo osservato fino allo scorso Gran Premio del Giappone. Come sottolineato correttamente in telecronaca, probabilmente per il team di Maranello sta arrivando il momento di introdurre degli aggiornamenti che possano correggere i difetti della SF-24 e metterne in luce gli aspetti positivi, che come detto sono gestione gomme e - al netto di tutto - performance pura. Proprio quella performance che però rimane spesso inespressa per via dei problemi descritti.

Mercedes davanti a Piastri solo per via di un suo problema, adesso anche Alonso è più veloce!

Anche le due Mercedes hanno poco da festeggiare, sebbene nel loro caso non si tratta di una sorpresa quanto di una conferma, a seguito di un inizio di Campionato dove l'unico dei top team che pareva attaccabile dalla squadra di Brackley era l'Aston Martin.

Zak Mauger / Motorsport Images

Anche se effettivamente Russell (P6) è arrivato davanti ad Alonso (P7), mi sento di dire che oggi quest'ultimo sia stato globalmente più competitivo sia di George che del suo compagno Lewis, seppur il 7 volte Campione del Mondo sia stato perennemente impegnato in una risalita che l'ha portato dalla P18 di partenza alla P9 finale. Solo una strategia alternativa ha privato lo spagnolo di un risultato migliore, oggi alla sua portata.

Tornando alla Mercedes, le criticità rimangono quelle già viste: bilanciamento molto mutevole in base alle condizioni ambientali, velocità di punta piuttosto bassa se non a discapito di un assetto troppo scarico aerodinamicamente, e una vettura che - in definitiva - dà uno scarso feeling ai suoi piloti.

Analisi del passo gara tenuto da Sainz, Russell, Alonso e Piastri - GP di Cina

Analisi del passo gara tenuto da Sainz, Russell, Alonso e Piastri - GP di Cina

Partendo da questi presupposti, solo dei danni al diffusore della monoposto di Oscar Piastri hanno permesso a George Russell di terminare la gara davanti a lui, non potendo fare nulla contro la Ferrari di Sainz che l'ha invece preceduto. Anche il team anglo-tedesco quindi, alla stregua di quanto detto per Ferrari, avrà un forte bisogno di aggiornamenti aerodinamici per sovvertire i destini di un Mondiale iniziato davvero male.

Prima di concludere la nostra analisi, è d'obbligo una menzione d'onore per la gara di Nico Hulkenberg, oggi in grado di portare la sua Haas a punti nonostante una gara piuttosto movimentata a centro gruppo, dove ha quasi rischiato di essere coinvolto nell'incidente tra Stroll e Ricciardo. Grazie alla sua decima posizione, adesso la Haas vede la sesta posizione nel Mondiale Costruttori (adesso in mano alla Visa CashApp RB) a soli due punti, con la possibilità concreta di andare a prendersela.

Dall'Asia agli Stati Uniti: tra due settimane si corre a Miami

Si conclude così il Gran Premio di Cina, con quella che è la 58esima vittoria in Formula 1 per Max Verstappen. Curiosamente, dall'ultima volta che si era corso a Shanghai, sono state disputate 106 gare: con il trionfo di oggi, il Campione del Mondo ne ha conquistate esattamente il 50%. Un dato che più di altri chiarisce quanto Max stia marchiando a fuoco questa epoca della massima serie.

Andy Hone / Motorsport Images

Tra due settimane si torna in pista per il Gran Premio di Miami, ancora una volta - così come in Cina - con il nuovo format Sprint. La tappa in Florida è stata finora terreno di caccia per Verstappen, per cui risulta difficile pensare che non possa essere così anche nel 2024. Tuttavia, sarà interessante notare come evolverà la battaglia alle sue spalle, per capire se Ferrari riuscirà a rimettersi nella posizione di seconda forza davanti a McLaren, e se la lotta tra Aston Martin e Mercedes prenderà una piega diversa.

A presto!

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