Il venerdì all'Hungaroring incorona Leclerc e Norris in un gruppo molto compatto!
(Immagine di copertina: Michael Potts / Motorsport Images)
Al termine delle due sessioni di prove libere del venerdì in Ungheria, troviamo in testa la Ferrari di Charles Leclerc, con un margine esiguo sulla McLaren di Lando Norris (+0.015 s) e un gruppo compatto nel quale risulta difficile decifrare i valori in campo.
Mentre le FP1 sono state sostanzialmente rese vane dalla pioggia, con tanti piloti che hanno effettuato solo giri out-in per smarcare l'uso di pneumatici Intermediate e non doverle restituire, le FP2 han visto molta più azione in pista. Questa la classifica al termine degli ultimi 60 minuti...
🏁 FP2 CLASSIFICATION 🏁
— Formula 1 (@F1) July 21, 2023
Charles Leclerc takes the top spot to cap off our Friday running 💫#HungarianGP #F1 pic.twitter.com/45VkS6TGTA
Ferrari competitiva sul giro secco, ma l'assetto scelto può pagare in gara?
Trovare la SF-23 di Leclerc in prima posizione è una notizia senz'altro positiva per i tifosi Ferraristi, sebbene già alla vigilia si sapesse che le caratteristiche dell'Hungaroring giocavano a favore della monoposto del team di Maranello. Esaminando l'onboard del miglior giro del monegasco, abbiamo osservato una vettura abbastanza "nervosa" nel passaggio sui cordoli del secondo settore: trovo verosimile che questo comportamento sia dovuto ad un assetto con altezze da terra ridotte, che provocano una grande instabilità durante i sobbalzi sui cordoli stessi.
Steven Tee / Motorsport Images
Un assetto del genere è risultato ottimale in vista delle qualifiche, ma potrebbe essere troppo esigente in vista dei 70 giri di gara. Infatti, le continue perdite di aderenza necessitano di un lavoro extra da parte degli pneumatici, a cui è demandata la ricerca di ulteriore grip meccanico. In quest'ottica, le alte temperature che storicamente fanno da contorno al GP di Ungheria potranno essere ancor più decisive sul fronte degrado gomme...
“È stata una buona giornata, ma è difficile capire quali siano i veri valori in campo: con questo nuovo format legato alle gomme ogni squadra ha seguito un programma diverso, per quel che ci riguarda abbiamo completato il lavoro che avevamo previsto e le sensazioni in macchina sono buone, quindi guardiamo con fiducia a cosa possiamo portare a casa domani”
Charles Leclerc
McLaren continua la sua striscia competitiva anche su un circuito poco favorevole
Sia Lando Norris che il Team Principal Andrea Stella, al termine dello scorso GP di Gran Bretagna - che il pilota inglese aveva concluso con un ottimo secondo posto - avevano messo le mani avanti circa il livello di competitività che la McLaren MCL60 avrebbe potuto offrire loro sul tortuoso tracciato ungherese.
Steven Tee / Motorsport Images
E invece, un po' a sorpresa, anche sulla pista dell'Hungaroring la monoposto color papaya si è dimostrata performante... Certo, a fare da contraltare al secondo posto di Lando Norris troviamo la P19 di Oscar Piastri, ma in questo caso non si tratta di scarsa competitività quanto di un piano di lavoro diverso dal compagno di squadra: al pari delle due Mercedes di Hamilton e Russell, il run plan di Piastri si è focalizzato prevalentemente sulle simulazioni di passo gara. Attendiamo quindi di rimisurare il forte pilota australiano nelle FP3 di domani, pioggia permettendo...
"Credo che siamo in una buona situazione, io ho fiducia e la macchina va bene... Il problema è che se si commette un errore o se un giro viene cancellato ti puoi ritrovare nei guai, per giunta su una pista in cui non è semplice superare. Tutto starà nel non commettere errori e nel fare un giro senza essere colti di sorpresa"
Lando Norris
Come mai Red Bull è così indietro? Questione di "strategia" o scarso adattamento?
Se Leclerc e Norris hanno stupito in positivo, è altrettanto sorprendente trovare il Campione del Mondo Max Verstappen solo in undicesima posizione, mai in grado di piazzare una zampata durante tutto il venerdì. Sia nei run su pneumatici Soft che in quelli su Medium, l'olandese (e ancor più il compagno di squadra Perez) ha faticato a mettere le coperture in temperatura, ottenendo un tempo lontano ben 0.593 s dal vertice.
Michael Potts / Motorsport Images
“L’incidente è stato causato da un mio errore, ma i meccanici hanno fatto un lavoro straordinario rimettendo a posto la macchina e permettendomi di girare un po’ nelle FP2. Avendo degli aggiornamenti da esaminare ho dovuto modificare il mio programma in FP2, anche perché con questo nuovo format sarà importante trovare un buon bilanciamento con tutte le mescole, dato che in qualifica dovremo usarle tutte..."
Sergio Perez
Proviamo a indagare più a fondo su questa mancanza di prestazione da parte del team Anglo-Austriaco, sfruttando un utile grafico che compara per ciascun pilota il miglior tempo sul giro alla velocità massima ottenuta durante lo stesso. Chiaro quindi che, leggendo il grafico, trovarsi a destra e in basso equivale ad una situazione perfetta, dove alte velocità di punta non precludono tempi sul giro rapidi, mentre trovarsi in alto a sinistra è la situazione peggiore: i tempi sul giro sono lenti, e anche in rettilineo la monoposto non va...
Miglior tempo sul giro vs Velocità massima - FP2 del GP di Ungheria
Grafici di questo tipo sono spesso utilizzati dagli ingegneri dei vari team per comprendere quanto i tempi ottenuti siano frutto di compromessi di assetto oppure delle qualità intrinseche di una monoposto: vediamo cosa tirar fuori nel caso della Red Bull...
Quel che si osserva immediatamente è che tanto Verstappen quanto Perez sono titolari di velocità massime non strabilianti, il che è in contrapposizione con quanto visto ad inzio 2023 ma perfettamente in linea con il trend degli ultimi Gran Premi. Gli ingegneri del team di Milton Keynes, ormai da un paio di mesi, preferiscono per la RB19 un setup più carico di quanto sarebbe ottimale, allo scopo di proteggere gli pneumatici posteriori dal surriscaldamento. Se questo può essere un vantaggio nell'arco degli stint di gara, d'altro canto si tratta comunque di un fattore di vulnerabilità nei corpo a corpo, così come di un punto debole in qualifica... In Red Bull possono permettersi questo approccio solamente grazie alla tranquillità che le performance della RB19 consentono loro.
Lo stesso grafico, per dare un'idea, mostra come i motorizzati Ferrari (specialmente Ferrari stessa e Haas) seguano una filosofia al momento opposta, che consente loro velocità di punta monstre.
Analisi delle simulazioni di passo gara: è Alfa Romeo la sorpresa del venerdì!
Come di consueto, uno dei piani di lavoro che ci danno le informazioni più utili sullo stato di competitività di ogni team è la simulazione di passo gara, alla quale è stata dedicata pressoché l'ultima mezz'ora delle FP2.
Analisi delle simulazioni di passo gara - FP2 del GP di Ungheria
Nel grafico dei tempi sul giro abbiamo volutamente inserito le due Alfa Romeo di Bottas e Zhou, perché sono sorprendentemente risultati i più veloci del lotto... Come dare una spiegazione a questo sprazzo di competitività?
Certamente i due piloti della C43 hanno beneficiato di un programma di lavoro incentrato unicamente su pneumatici Medium, sui quali è stata condotta l'intera simulazione gara. In questo modo han potuto ottimizzare lo sfruttamento di tali pneumatici, anzichè trovare un assetto di compromesso tra quanto richiesto dalle Soft e dalle Medium stesse. Il rovescio della medaglia è che il team elvetico dovrà necessariamente sfruttare le FP3 su pneumatici Soft, ammesso che non siano già consapevoli di mancare la top 10...
Su questo si potrebbe generare un po' di confusione, in quanto potreste pensare che l'uso di coperture Soft sia imprescindibile in ognuno dei segmenti di qualifica, non solamente in Q3... Invece, come era stato già deciso per Imola (annullamento del GP a parte), il format prevede una diversa allocazione degli pneumatici, sulla quale ci soffermiamo nel prossimo paragrafo.
Michael Potts / Motorsport Images
Tornando all'analisi dei passi gara, solo in questa fase emerge (parzialmente) la qualità della Red Bull di Verstappen, impegnato comunque in uno stint dalla breve durata. Il suo passo è simile a quello di Leclerc e Sainz, mentre Norris ha patito un po' di degrado man mano che i giri della sua simulazione passavano... Infine, nel grafico non abbiamo incluso la Mercedes, che con entrambi i piloti ha sofferto terribilmente i run con alto carico di carburante: della stessa lunghezza d'onda le sensazioni di Alonso, alle prese con un Aston Martin che sembra una lontana parente della AMR23 ammirata nelle prime gare della stagione.
"È stata una giornata compromessa dalle prove complicate, per cui tutti abbiamo avuto meno tempo per trovare l’assetto giusto. Però abbiamo sfruttato al massimo le FP2, specialmente per simulare le condizioni di gara: sono discretamente contento della nostra giornata e del nostro lavoro"
Fernando Alonso
Il ritorno di Ricciardo: il pilota di Perth può tornare ai suoi livelli?
Questa giornata di prove libere ha anche segnato il ritorno di Daniel Ricciardo in Formula 1, al volante della pur modesta Alpha Tauri AT04. Un ritorno apprezzato dal grande pubblico, seppur personalmente ho le mie riserve su quanto paiano umorali le decisioni prese dal management Red Bull in fatto di piloti: Nyck De Vries, dopo essere stato assunto sulla base di una gara positiva nel 2022 a Monza, è stato "scaricato" dopo 10 gare nel 2023... Siamo sicuri che abbia avuto modo di dimostrare pienamente il suo valore?
Michael Potts / Motorsport Images
Quanto a Ricciardo, il suo "compito" sarà quello di stare davanti a Yuki Tsunoda, un pilota ben amalgamato alla squadra nella quale corre da quasi 3 anni: se riuscirà in questa impresa, non è inimmaginabile una promozione in Red Bull ai danni di Sergio Perez. Al momento, queste sono le sensazioni del pilota australiano a seguito del suo primo giorno di nuovo al volante:
“Mi è sembrato normale tornare in macchina, è stato bello... Stamattina credo di aver completato un solo giro sull’asciutto, e anche in quell’unico giro pensavo già: 'Ehi, è una figata!'. Nel pomeriggio con il primo set di gomme Medium non sono andato male, ma quando poi abbiamo usato le Soft ho capito che c’è ancora tutto da imparare e mettere assieme. In generale, però, penso di aver trovato un buon feeling con la vettura. Ci sono alcuni aspetti della vettura che possiamo continuare a valutare per migliorare, ma nulla di estremo. A livello personale ho margini di miglioramento su cui posso lavorare"
Daniel Ricciardo
L'Alternative Tyre Allocation ("ATA") già non piace ai piloti...
In chiusura, torniamo a parlare - come promesso - del nuovo format di qualifiche previsto per questo appuntamento. Il principio ispiratore di questo cambiamento, almeno sulla carta, pare la volontà di ridurre l'impronta ambientale da parte di Pirelli e Formula 1... Infatti il format prevede la disponibilità di 11 set di pneumatici (in luogo dei precedenti 13) per ogni pilota, da suddividere in qualifica nel seguente modo:
- Mescola Hard in Q1;
- Mescola Medium in Q2;
- Mescola Soft in Q3;
Il sospetto che personalmente nutro è che questo format (che rivedremo a Monza, per la cronaca) sia causato, più che da questioni legate alla sostenibilità, da una voglia di creare artificialmente spettacolo e "sparigliare le carte". Anche gli stessi piloti non sono apparsi molto soddisfatti di questa novità, specialemente due "bandiere" del nostro sport come Verstappen e Hamilton...
"Abbiamo avuto delle limitazioni per via del nuovo format delle qualifiche, per cui non abbiamo voluto sprecare troppi set e prepararci al meglio per domani. Questo è un peccato, perché c’erano tante persone sulle tribune e non abbiamo regalato loro molto... Vedremo cosa riusciremo a fare per migliorare la situazione, perché così si risparmiano troppe gomme e non credo sia corretto"
Max Verstappen
"Il cambiamento di format per questo weekend non è un granché a mio avviso, perché si traduce in meno giri e ciò non è ideale. Ci sono tante gomme da bagnato che magari buttano via durante un weekend, per cui si potrebbe guardare di più a quello piuttosto che togliere altro a noi in pista, per non parlare dello spettacolo per i fan"
Lewis Hamilton
Insomma, parole che sanno di bocciatura... Già domani potremo vedere cosa regaleranno a livello di spettacolo le nuove qualifiche, previste alle ore 16.00 italiane. Ma prima, appuntamento alle 12.30 per le FP3!
Indice
Il venerdì all'Hungaroring incorona Leclerc e Norris in un gruppo molto compatto!
- Ferrari competitiva sul giro secco, ma l'assetto scelto può pagare in gara?
- McLaren continua la sua striscia competitiva anche su un circuito poco favorevole
- Come mai Red Bull è così indietro? Questione di "strategia" o scarso adattamento?
- Analisi delle simulazioni di passo gara: è Alfa Romeo la sorpresa del venerdì!
- Il ritorno di Ricciardo: il pilota di Perth può tornare ai suoi livelli?
- L'Alternative Tyre Allocation ("ATA") già non piace ai piloti...