Hamilton in Ferrari: scelta logica o dettata dalla passione?

Il silenzio del Circus della Formula 1 è durato poco più di un mese: a svegliare addetti ai lavori e appassionati è stato il sorprendente annuncio dell'accordo (pluriennale) tra Lewis Hamilton e la Ferrari. Il 7 volte Campione del Mondo correrà per il Cavallino Rampante a partire dal 2025, sostituendo Carlos Sainz e andando quindi ad affiancare Charles Leclerc.

Com'è maturata la trattativa tra Hamilton e Ferrari

Parto col dire che personalmente non mi sarei mai aspettato di vedere Hamilton in Ferrari, se non altro per ragioni anagrafiche: con - ragionevolmente - ancora pochi anni di carriera davanti a sè, la scelta più semplice per Lewis sarebbe stata quella di terminare la sua vita da pilota F1 in Mercedes; dopo l'ultima bandiera a scacchi ci sarebbe stato sicuramente un ruolo da ambasciatore per lui, che in fondo ha passato la maggior parte della propria vita agonistica da portabandiera della Casa tedesca. Ma a quanto pare non sarà così...

Le prime avvisaglie che qualcosa si stesse muovendo sul fronte del mercato piloti le avevamo avute osservando il diverso timing delle trattative in Ferrari con Leclerc e Sainz: il primo prontamente rinnovato giovedì 25 gennaio (con un contratto vagamente definito pluriennale, ma della cui durata effettiva si sa poco), con lo spagnolo invece ad attendere una conferma che - col senno di poi - non arriverà mai.

In retrospettiva, l'attesa per quest'ultimo rinnovo di contratto era legata alle trattative in corso con Hamilton, pedina che avevamo tolto dal mercato piloti troppo presto, confidando in un suo biennale (2024 e 2025) con Mercedes. Invece, stando a quanto confermato anche da Toto Wolff, l'accordo col pilota di Stevenage era un '1+1', vale a dire un contratto da una sola stagione, con opzione di rinnovo per un altro anno.

Rinunciando a tale opzione, Lewis si è liberato per il 2025 e - ufficialmente il 1 febbraio - ha accettato l'offerta del team di Maranello. Offerta che, stando a quanto si dice, partirà da una base di 60 milioni all'anno, con vari bonus e diritti d'immagine che verosimilmente faranno arrivare questa cifra nell'intorno dei 100 milioni a stagione. Lewis Hamilton tornerà quindi ad essere il pilota più pagato in Formula 1, primato che gli era stato soffiato in precedenza da Max Verstappen, in occasione del proprio rinnovo di contratto con Red Bull.

Quali scenari si aprono nella convivenza con Leclerc?

Un'incongruenza che emerge dalle ultime mosse di mercato della Rossa sta nell'aver messo Charles Leclerc al centro del progetto, salvo poi affiancargli un 7 volte Campione del Mondo: non di certo un compagno di squadra comodo per il monegasco, il cui ruolo di "prima punta" sarebbe stato certificato maggiormente dall'acquisto di un teammate di seconda fascia - o quantomeno dalla permanenza di Carlos Sainz.

Simon Galloway / Motorsport Images

Molti hanno commentato questa scelta argomentando che la convivenza tra i due piloti Ferrari del 2025 potrà costituire un problema (tanto per Leclerc quanto per Ferrari stessa) se e solo se la vettura nelle loro mani sarà abbastanza competitiva da permettere loro di giocarsi il Titolo Mondiale. Personalmente non sono dello stesso avviso, per un motivo tanto banale quanto vero: i piloti di Formula 1 non sono arrivati nella massima serie accontentandosi di ottenere prestazioni simili ai propri compagni di squadra, nè trovano la motivazione per stare davanti a questi ultimi solo se c'è un Mondiale in palio.

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Pur essendo vero che alcuni piloti riescono a dare l'1% in più - sia esso in allenamento, in pista, o generalmente a livello mentale - quando intravedono la possibilità di diventare Campioni del Mondo, la storia della Formula 1 ci ha spesso offerto rivalità il cui oggetto della contesa a volte non era neanche un "misero" podio... Volete alcuni esempi? Rimandendo in casa Ferrari, pensiamo a Leclerc-Sainz nell'appena terminato 2023 o a Vettel-Leclerc nel 2019, tanto per menzionare alcuni nomi recentissimi; fuori da Maranello, mi vengono in mente Perez-Ocon negli anni in Force India / Racing Point, o Button-Perez in McLaren nel 2013.

Steve Etherington / Motorsport Images

Mettiamola così: la stagione 2024 che sta per iniziare ci darà modo di vedere in che stato di forma arriveranno i due futuri compagni di squadra all'anno successivo, quando comunque ci sarà da tenere in conto un minimo di ambientamento per Lewis. L'inglese dovrà essere bravo a calarsi in una realtà estremamente differente dai team anglosassoni nei quali ha corso sin dall'inizio della sua avventura in Formula 1, nel 2007; al contrario, Leclerc è un ingranaggio ben inserito in questa stessa realtà, all'interno della quale nel 2025 di questi tempi si appresterà a cominciare la sua settima stagione...

Cosa significa Hamilton per il Cavallino Rampante (e viceversa)?

Per dare una risposta alla domanda contenuta nel titolo di questo articolo (ovvero se la scelta dell'anglo-caraibico sia stata dettata più dal cuore o dalla testa), dobbiamo chiederci cosa rappresenti questa squadra per lui, ovviamente senza tralasciare l'implicazione opposta...

"Everyone is a Ferrari fan. Even if they say they're not, they are Ferrari fans"

["Tutti sono tifosi Ferrari. Anche se dicono di non esserlo, sono tifosi Ferrari"]

Sebastian Vettel

Per chiunque abbia avuto la fortuna di nascere con un talento e una disponibilità tali da arrivare in F1, da sempre la Ferrari è visto come un punto d'arrivo nella propria carriera. La storia di questo sport è piena di fenomeni del volante che, pur non vincendo mai un Campionato del Mondo, sono entrati nel cuore degli appassionati per aver guidato la vettura del Cavallino: Gilles Villeneuve e Jean Alesi sono due esempi molto chiari di tutto ciò...

Nessuno è immune a questo fascino, neppure Lewis Hamilton; resta il fatto che - come menzionato in apertura - quella di cambiare team a 39 anni (o, per meglio dire, 40 quando inizierà questa avventura) è una scelta difficile e con molte controindicazioni. Lewis non andrà in Ferrari per ottenere qualche pole position e vincere qualche gara, in fondo ne ha già 103 nel suo palmares. Ci andrà per vincere l'ottavo Titolo Mondiale, che evidentemente ha ritenuto non poter più agguantare con la sua attuale squadra: quello con Mercedes è quindi un ciclo che, dopo aver consegnato a entrambi una serie impressionante di trofei, va chiudendosi...

Steven Tee / Motorsport Images

Con questo obiettivo in mente, è facile immaginare che il Team Principal Frederic Vasseur (i due avevano già lavorato insieme prima che Lewis arrivasse in F1) avrà dato delle garanzie tecniche al suo futuro pilota, non tanto per il 2025 quanto per il 2026 - anno in cui il regolamento relativo alle Power Unit cambierà sensibilmente, aprendo un ciclo tecnico sul quale in Ferrari stanno focalizzando molte delle loro energie.

Allo stesso modo, come detto, possiamo porci la domanda speculare: cosa rappresenta Hamilton per Ferrari?

A una carriera sportiva costellata di successi, da ormai molti anni si è affiancato un Hamilton stilista, musicista, imprenditore, attivista, filantropo, ecc. Insomma, un personaggio a tutto tondo con un'immagine pubblica che trascende il mondo della Formula 1: in questo senso il sodalizio con Ferrari può essere visto come un matrimonio tra due "colossi" con un seguito planetario.

Andamento delle azioni Ferrari prima e dopo l'annuncio di Lewis Hamilton

Andamento delle azioni Ferrari prima e dopo l'annuncio di Lewis Hamilton

Basta guardare l'effetto che la notizia dell'accordo tra i due ha suscitato a livello di borsa: le azioni Ferrari sono salite in misura tale da garantire un ritorno di circa 7 miliardi di euro: dando per vere le cifre di cui parlavamo a proposito dell'ingaggio dell'inglese, per il team di Maranello è come essersi assicurati una somma tale da potersi permettere 70 stagioni con Lewis Hamilton al volante!

Tralasciando queste (pur importanti) considerazioni finanziarie, che certamente non sono trasparenti agli occhi di chi imbastisce trattative di questa portata, veniamo alle implicazioni tecniche che possono venirsi a creare dal prossimo anno. Dopo neanche 24h dal fatidico annuncio, già si parlava di un possibile trasferimento in Ferrari di due figure Mercedes molto vicine a Hamilton: stiamo parlando di Peter Bonnington (il suo ingegnere di pista, meglio conosciuto come "Bono") e Andrew Shovlin, attualmente Trackside Engineering Director per la Casa della Stella. Se questi due avvicendamenti si dovessero verificare, dando inoltre per scontato l'arrivo di Loic Serra a Maranello nel 2024, potremmo davvero iniziare a parlare di una Ferrari con tanti tasselli (non tutti) a posto in vista del 2026.

Mark Sutton (Sutton Images) / Motorsport Images

Una dinamica che ricorda la costruzione del Dream Team Ferrari a cavallo tra gli anni '90 e i '00, quando l'ingaggio di Michael Schumacher dall'allora Benetton portò "in dote" ingegneri del calibro di Ross Brawn e Rory Byrne. Che la storia possa quindi ripetersi?

Chi sostituirà Lewis in Mercedes? Quale futuro per Carlos Sainz dopo l'avventura in Ferrari?

Infine, le domande che restano aperte riguardano il posto in Mercedes lasciato libero da Hamilton. A giudicare dalle prime parole del Team Principal Toto Wolff, si direbbe che l'idea impronunciabile sarebbe quella di affiancare a George Russell - che quindi avrà i galloni di primo pilota - il giovanissimo Andra Kimi Antonelli, attualmente in procinto di iniziare la sua prima stagione in Formula 2 con il team Prema.

Andrea Kimi Antonelli, pilota di punta dell'Academy Mercedes

Andrea Kimi Antonelli, pilota di punta dell'Academy Mercedes

Antonelli è un "pupillo" di Wolff, che in lui vede il futuro del team Mercedes: l'austriaco però è consapevole che per il pilota italiano sarà importante non bruciare le tappe e garantirsi una crescita costante. D'altro canto, fino all'improvvisa chiamata in Formula 2, la carriera del giovane aveva seguito proprio questo leit motive: miglioramenti inesorabili, ma sempre a piccoli passi. Esattamente il contrario di come Helmut Marko pianificò l'arrivo in F1 di Max Verstappen, per fare un paragone!

Se Wolff alla fine dovesse decidere per un secondo anno in Formula 2 per il pilota bolognese, i principali candidati al sedile Mercedes sono Fernando Alonso e Carlos Sainz, senza trascurare Alexander Albon. Al momento è presto per capire chi di questi sarà il compagno di squadra di George Russell nel 2025, ma certamente le prime gare di quest'anno indirizzeranno la scelta di Toto...

Mark Sutton / Motorsport Images

Infine, resta da capire il futuro di Carlos Sainz (sempre ammesso che, come ipotizzato, non vada proprio in Mercedes)... Lo spagnolo non ha gradito il mancato rinnovo con Ferrari, sebbene c'è da dire che abbia a disposizione un'intera stagione per trovare una sistemazione per il prossimo anno. Le alternative più credibili sono, nell'ordine, Audi e Aston Martin:

  • Audi sarebbe una scelta "di famiglia", dato il profondo legame di suo padre Carlos con la Casa di Ingolstadt (con la quale ha recentemente vinto la sua quarta Dakar); da un punto di vista tecnico, tuttavia, attualmente la struttura che sarà rilevata da Audi è Sauber, la quale viene da campionati a dir poco deludenti. Risulta difficile immaginare che in regime di cost cap ci possa essere uno stravolgimento dei rapporti di forza in favore del team di Hinwil...
  • A favore di Aston Martin, al contrario, c'è proprio l'aspetto tecnico: il team di Lawrence Stroll si sta strutturando allo scopo di diventare un title contender nel 2026, quando - tra l'altro - entrerà in gioco la partnership con Honda per la fornitura delle Power Unit di prossima generazione. Un possibile trasferimento di Sainz in Aston Martin è però vincolato alle scelte di Fernando Alonso, che se decidesse di restare sarebbe un compagno di squadra (oltretutto connazionale) a dir poco ingombrante;

A breve le presentazioni delle monoposto e i 3 giorni di test in Bahrain

Che dire, la Formula 1 è entrata nel vivo: nei prossimi giorni avremo le varie presentazioni delle monoposto; ben più importante sarà la 3 giorni di test in Bahrain dal 21 al 23 febbraio, dove vedremo le vetture per quel che sono davvero (al contrario dei anonimi rendering usati spesso per gli unveiling), ma soprattutto avremo modo di capire che prestazioni aspettarci a inizio campionato.

A presto!

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