Baku: una difesa perfetta permette a Piastri di battere Leclerc!

Così come a Monza, anche a Baku il duello al vertice è tra Oscar Piastri e Charles Leclerc. Ma se nel Gran Premio d'Italia era stato il pilota Ferrari a vincere la sfida grazie a un capolavoro strategico e di tenuta degli pneumatici, qui in Azerbaijan è l'australiano della McLaren a cogliere il successo, difendendosi strenuamente in un corpo a corpo durato tutta la seconda parte di gara.

Come sempre, lasciandovi qui la classifica finale, partiamo con la nostra analisi...

Duello a tre, con Perez sorprendentemente a ruota di Piastri e Leclerc

La storia di questa gara vede una partenza pressoché perfetta del poleman Leclerc, abile a mantenere la leadership davanti a Piastri e a Perez, con il messicano che in Curva 2 ha portato a termine un attacco davvero ben calibrato nei confronti di Sainz. Non appena Charles si è liberato della presenza dell'australiano della McLaren dalla zona DRS (che ricordiamo essere davvero molto potente a Baku, con un rettilineo di 2.2 km), il passo leggermente superiore della Ferrari gli ha permesso di aprire un gap via via crescente...

Simon Galloway / Motorsport Images

Al momento del primo - e unico - pit stop per passare dalle Medium alle Hard, il monegasco aveva un vantaggio di addirittura 6.0 s su Oscar, lasciando presagire un secondo stint sulla falsariga del primo: l'unica reale minaccia, pareva, sarebbe potuta essere un undercut da parte dell'australiano. Ma anche in questo caso ci sarebbe stato poco da preoccuparsi con un tale gap, no?

Passo gara tenuto da Piastri, Leclerc, Perez e Sainz - GP Azerbaijan

Passo gara tenuto da Piastri, Leclerc, Perez e Sainz - GP Azerbaijan

A quanto pare, a posteriori non è andata esattamente così... Fermandosi ai box un solo giro prima di Leclerc, Oscar Piastri ha abbattuto circa 4.0 dei 6.0 secondi di svantaggio, con la reale opportunità di portarsi in zona DRS. Detto, fatto: in soli altri due giri, tra i due c'è stato il riaggancio, con Sergio Perez sorprendentemente vicino a entrambi

Quella delle due Red Bull, infatti, è stata una gara molto strana: si è trattato della primissima volta in stagione che Checo fosse più competitivo di Max Verstappen, tenendo un passo gara di circa 0.4 s/giro più rapido del compagno di squadra - sia nel primo che nel secondo stint. Anche se l'incidente nel finale con Sainz (sul quale torniamo nel prossimo paragrafo) lo fa andar via da Baku con zero punti all'attivo, questo weekend è il primo per Perez in cui ha dimostrato di poter essere competitivo, a distanza di circa un anno e mezzo dalla sua ultima vittoria, ottenuta - ironia della sorte - proprio in Azerbaijan...

Andrew Ferraro / Motorsport Images

Tornando quindi alla gara tra i tre davanti, al giro 20 arriva l'attacco - e il sorpasso - di Piastri su Leclerc, con una staccata molto coraggiosa in Curva 1... Nessun bloccaggio, nessun lungo, nessuna opportunità per Charles di provare un incrocio di traiettorie in vista di Curva 2. Anche se lo svolgimento della gara non lasciava presagirlo, a livello di cambi di posizione in testa, il Gran Premio si è deciso lì.

Zak Mauger / Motorsport Images

Per tutto il secondo stint, infatti, il Ferrarista è stato un'ombra negli specchietti del pilota McLaren, senza però avvicinarsi abbastanza da provare concretamente un sorpasso in Curva 1 (il punto d'attacco più chiaro in base al layout del tracciato). In questa impossibilità di effettuare un controsorpasso, tecnicamente ha giocato molto a favore di Piastri la bassa resistenza aerodinamica della McLaren MCL38, oggi velocissima anche quando Leclerc approcciava la zona DRS prima del lungo rettilineo con solo 0.6 s di distacco dal retrotreno della vettura papaya.

Analisi degli stint percorsi dai piloti dei top team - GP Azerbaijan

Analisi degli stint percorsi dai piloti dei top team - GP Azerbaijan

A tal proposito, in questo periodo stanno circolando in rete tante prove fotografiche di un'eccessiva flessibilità delle ali McLaren, elemento questo che garantirebbe effettivamente un abbattimento del drag tale da far risultare le MCL38 più rapide in rettilineo. Non solo, in quanto oltre a ciò dovremmo tenere in conto la possibilità - per gli ingegneri del team di Woking - di utilizzare assetti che sfruttino questo "trucco", evitando di usare ali troppo scariche quando il layout della singola pista in realtà lo richiederebbe...

Il problema per gli avversari è che le prove tecniche imposte dalla FIA sono statiche, motivo per cui è al momento impossibile replicare i carichi che agiscono effettivamente sulle ali durante un giro di pista; inoltre, anche se fosse possibile riprodurre tale condizione, non sarebbe comunque una riproduzione fedele in quanto andremmo a confrontare un fenomeno statico con uno dinamico (perdendo così tutte le informazioni circa il comportamento aeroelastico dei componenti alari...).

La rimonta di Sainz si conclude in un incidente con Perez a due giri dalla fine...

Alle spalle dei primi tre, Carlos Sainz è stato autore di una gara a parere di chi scrive formidabile, macchiata però da un grosso errore - a due giri dalla fine - che ne ha compromesso irrimediabilmente l'esito.

Passo gara tenuto dai piloti dei top team - GP Azerbaijan

Passo gara tenuto dai piloti dei top team - GP Azerbaijan

Se andiamo a prendere il grafico visto in alto (estendendolo anche agli altri piloti dei top team), possiamo infatti osservare come aver introdotto il set di pneumatici Hard con estrema gentilezza abbia permesso al pilota spagnolo di effettuare un secondo stint in rimonta, partendo da un distacco rispetto ai primi tre di 9.5 secondi.

Man mano che i giri passavano, il recupero del Ferrarista diveniva sempre più inesorabile, fino a quando - a tre giri dalla fine - c'è stato il ricongiungimento al terzetto di testa. In quelle stesse fasi, la dinamica di gara vedeva Leclerc perdere progressivamente trazione a causa di un crollo dei suoi pneumatici posteriori, certamente stressati dopo aver marcato da vicino la McLaren di Piastri. Questo ha innescato un duello tra Leclerc e Perez, con un tentativo di attacco alla seconda posizione per il messicano andato però a vuoto in Curva 1...

Sainz, ingolosito dalla poca inerzia con cui i due davanti a lui hanno affrontato la prima piega a 90°, ha - dopo aver avuto vita facile con Perez - provato addirittura un attacco all'esterno sul compagno di squadra, finendo con essere lui stesso quello con la traiettoria peggiore in Curva 2. Nella successiva fase di trazione, la foga del madrileno l'ha portato addirittura ad effettuare un cambio di linea in rettilineo per cercare di beneficiare della scia di Leclerc davanti: quando anche Perez ha fatto la stessa cosa, c'è stato il crash tra i due, che vanno via da Baku con due "buchi" nella Classifica del Mondiale Piloti.

Ne beneficia Russell, che - dopo una gara francamente anonima (così come quella del suo compagno Hamilton) - coglie un podio insperato, sulla falsariga di quanto successo in Austria, dove il contatto tra Norris e Verstappen gli aveva regalato addirittura la vittoria!

Norris rimedia a un sabato disastroso: la lotta Mondiale con Verstappen è ancora aperta!

Parlando di Norris e Verstappen, certamente siamo davanti a due piloti che non ricorderanno questo weekend come uno tra i migliori delle rispettive carriere: se Verstappen era risultato quasi battuto da Perez (cosa che ha dell'incredibile, se ci pensiamo), Norris ha evitato quella che - dopo le qualifiche con eliminazione in Q1 - sarebbe potuta essere una perdita di punti in gara rispetto al suo avversario nella lotta al Mondiale.

Andrew Ferraro / Motorsport Images

La strategia che il muretto box McLaren ha (correttamente) scelto per Lando dopo la partenza in P15 è stata quella di partire sulle Hard con un lungo stint in mente, per poi passare alle Medium a gara molto inoltrata: così è stato, e come potete vedere anche dall'istogramma relativo ai giri veloci, il passo gara della vettura numero 4 era davvero senza pari negli ultimi 10 giri coperti...

Giro veloce personale per i piloti dei top team - GP Azerbaijan

Giro veloce personale per i piloti dei top team - GP Azerbaijan

Nonostante ciò, per Lando si tratta comunque dell'ennesimo weekend in cui un'ipotetica vittoria si trasforma in un'occasione persa: e poco conta che rispetto a Verstappen siano stati 3 i punti recuperati (anziché persi) in classifica, perché nel confronto interno in McLaren il weekend azero dà grande slancio a Oscar Piastri, fomentando le sue ambizioni di allargare il discorso Mondiale anche a sè.

Alla vigilia del Gran Premio di Singapore, la situazione punti è quella in alto, con un gap di soli 32 punti a separare Piastri (in P4) da Norris (in P2, a sua volta a -59 da Verstappen). Con 7 gare ancora da disputare, a mio modo di vedere nulla è ancora precluso ai due piloti del team di Woking; situazione diversa per Leclerc, che pur essendo in P3 in classifica, non ha dalla sua una vettura vincente tanto quanto la McLaren ha dimostrato di poter essere nel corso di tutta l'estate...

A punti i rookies Colapinto e Bearman, grande domenica per loro!

Non possiamo concludere la nostra analisi di gara senza aver prima menzionato la prestazione formidabile da parte dei due rookies Colapinto e Bearman, che chiudono il Gran Premio dell'Azerbaijan in zona punti, rispettivamente in P8 e in P10.

Dom Romney / Motorsport Images

Si tratta di una gara dai risvolti molto importanti per entrambi: per Franco Colapinto, chiamato a sostituire Sargeant per il resto della stagione, i 4 punti ottenuti significano (assieme ai 6 portati a casa da Albon) il sorpasso in Classifica Costruttori della Williams (P8) sulla Alpine (P9). Il pilota argentino purtroppo avrà la strada sbarrata nel 2025 a causa dell'ingaggio - già confermato - di Carlos Sainz nel team di Grove, ma sta comunque dimostrando che rispetto a Logan Sargeant il suo livello di guida è ben più in linea a quello di Alex Albon: e chissà che questo non gli procuri una chance di guidare ancora in futuro... 

Zak Mauger / Motorsport Images

Venendo infine a Ollie Bearman, la sostituizione di Magnussen (che tornerà regolarmente in pista a Singapore, dopo aver scontato il suo race ban di 1 gara) gli permette di siglare un curioso record, trattandosi dell'unico rookie nella storia della Formula 1 ad aver segnato punti con due scuderie diverse nell'anno d'esordio. Come anche a Jeddah - dove sostituì Sainz in Ferrari causa appendicectomia - a Baku Oliver ha corso senza commettere praticamente nessun errore, alternando sapientemente momenti nei quali non ha forzato per difendere la posizione ad altri, come con Hamilton, nei quali ha fatto sudare il sorpasso al 7 volte Campione del Mondo. Sono sicuro che il prossimo anno, anche se solo in Haas, Bearman ci farà divertire!

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