A Imola è lotta a tre: Verstappen la spunta su Norris e Leclerc!

La gara da poco conclusa a Imola assegna la vittoria numero 59 in carriera per Max Verstappen, ma mai come oggi c'è la sensazione di essere di fronte a un periodo nuovo per la Formula 1, un periodo nel quale non sarà più così scontato assistere al dominio che ha caratterizzato gli ultimi due anni e mezzo.

Sam Bloxham / Motorsport Images

Il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna ci ha regalato 63 giri nei quali tre team si sono sfidati quasi ad armi pari: a fasi alterne, abbiamo assistito a momenti nei quali la Red Bull di Verstappen ha potuto allungare sugli inseguitori, mommenti nei quali la Ferrari è stata la monoposto più veloce in pista, e una parte finale di gara nella quale Lando Norris ha cambiato letteralmente passo, rischiando di mettere in discussione la vittoria del Campione del Mondo... Vi lascio qui la classifica finale, prima di iniziare la nostra consueta analisi:

Gli ultimi aggiornamenti hanno compattato il gruppo di testa: la differenza l'ha fatta Max

Si è parlato molto negli ultimi due weekend di gara degli aggiornamenti portati prima da McLaren (a Miami) e poi da Ferrari (qui a Imola), con la speranza che i passi avanti che avrebbero potuto fare i team citati sarebbero stati la svolta in un Mondiale altrimenti già in direzione Milton Keynes.

Dopo due Gran Premi, mi sento di dire che effettivamente gli esiti di ogni sessione in pista non sono più così scontati, e che spesso e volentieri la McLaren MCL38 si stia dimostrando la prima forza in campo. Dei tre attuali top team, chi pare avere il fiato più corto è la Ferrari, il che è ironico se pensiamo che il distacco del team del Cavallino Rampante è al momento non superiore ai due decimi di secondo al giro.

Analisi dei singoli stint per i primi 8 al traguardo - GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Analisi dei singoli stint per i primi 8 al traguardo - GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Dando un'occhiata ai tempi sul giro tenuti mediamente nell'arco di ogni stint, possiamo vedere come solo nel primo stint (su pneumatici Medium) Verstappen abbia potuto aprire del gap rispetto a Norris e Leclerc che lo seguivano: anche in questo caso, tuttavia, parliamo di un vantaggio di due decimi al giro sul pilota McLaren e tre decimi al giro su quello Ferrari... Solo un paio di mesi fa, parlavamo di distacchi prossimi al secondo al giro, per cui ancora una volta i dati certificano quanto detto a proposito dei progressi dei due sfidanti di Red Bull.

Zak Mauger / Motorsport Images

Quando la gara è arrivata a poco meno della metà del suo svolgimento, tutti i big sono passati agli pneumatici Hard, e sorprendentemente i gap tra i primi tre si sono ricuciti ancor più. E' incredibile come l'ultimo stint dei primi 5 al traguardo sia stato corso su ritmi contenuti in poco più di un decimo di secondo (tra 1'20"6 e 1'20"7); e sempre in questa fase, un po' a suggellare questa convergenza delle performance, troviamo un ottimo stint conclusivo per Hamilton, la cui Mercedes è restata sotto il ritmo dell'1'21"0.

In questo contesto, appare chiaro come la differenza in pista l'abbia fatta proprio Verstappen, che dopo un venerdì pieno di errori di guida ha corso una gara immacolata, nella quale ha resistito ottimamente al forcing di Lando Norris nel finale: paragonare oggi Max col compagno di squadra Perez, oltre ad essere ingeneroso per il secondo, sarebbe anche un po' ingiusto - data la posizione di partenza del messicano; anche senza questo inconveniente, tuttavia, sono certo che Checo non sarebbe stato in grado di ottenere una vittoria dovendosela sudare così come ha fatto Max, che pur quando guida con un avversario incollato al retrotreno della sua RB20, è una sicurezza.

Migliori crono personali dei primi 8 al traguardo - GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Migliori crono personali dei primi 8 al traguardo - GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Anche se proviamo a ragionare in termini di prestazione assoluta in gara, quindi senza mediare le prestazioni fornite, possiamo notare quanto siano stati ravvicinati i migliori giri personali dei top team. A tal proposito, non lasciatevi ingannare dal miglior giro assoluto di George Russell, che approfittando del grosso gap alle proprie spalle ha potuto effettuare un pit stop supplementare - montando le gomme Medium e stampando un crono di 1'18"589 che gli ha regalato il punto addizionale; in verità, questa mossa è costata a George i due punti in più che avrebbe mantenuto restando davanti al compagno di squadra Hamilton in caso di mancato secondo pit stop, ma in un'ottica di squadra il muretto Mercedes ha preferito invertire le posizioni dei propri piloti per portare a casa un punto extra.

L'altalena della gara: Red Bull davanti, ma McLaren adesso è prima forza

Come detto in apertura, durante il corso dei 63 giri di gara a Imola ci sono stati diversi momenti nei quali i rapporti di forza ai vertici della classifica sono mutati più volte, lasciando noi spettatori un po' smarriti nel provare a decifrare quale andamento stesse prendendo la corsa stessa.

Analisi del passo gara tenuto da Verstappen, Norris e Leclerc - GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Analisi del passo gara tenuto da Verstappen, Norris e Leclerc - GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Andiamo quindi a vedere in dettaglio cosa è successo giro per giro, "spezzando" la top 8 nei tre gruppi che effettivamente si sono formati fino alla bandiera a scacchi. I primi 3 al traguardo sono stati separati da meno di otto secondi, gap questo che nell'arco delle varie tornate non era mai andato in doppia cifra; detto del primo stint del pilota olandese, una volta che la gara è entrata nella fase in cui i tre di testa avevano gomme Hard, la situazione si è quasi cristallizzata per qualche giro...

Sam Bloxham / Motorsport Images

Dal giro 30 al 46, invece, abbiamo assistito a un recupero di Leclerc su Norris, con il gap tra i due che è passato da 4.4 s a meno di 1.0 s, complici anche alcuni doppiaggi che i due hanno dovuto affrontare; ma quando Charles, al giro 47, ha perso momentaneamente il controllo della sua Ferrari SF-24 in ingresso della Variante Gresini, è come se da quel momento in poi abbia perso la spinta che l'aveva portato fin lì ai piedi del secondo posto. Contemporaneamente, Lando Norris ha effettuato un cambio di passo che raramente si vede in Formula 1: una sequenza di giri impressionanti che gli hanno permesso di azzerare il distacco di 6.5 s dal leader Verstappen nel momento in cui Leclerc, alle sue spalle, effettuava l'errore di cui sopra. Solo l'abilità del pilota Red Bull e la difficoltà "congenita" di Imola nel prestarsi ai sorpassi hanno evitato una clamorosa seconda vittoria consecutiva per il pilota inglese, dopo il primo trionfo in carriera in quel di Miami.

Analisi del passo gara tenuto da Piastri e Sainz - Gp del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Analisi del passo gara tenuto da Piastri e Sainz - Gp del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Alle spalle dei piloti che sono saliti sul podio, la quarta posizione è stata affare tra Oscar Piastri e Carlos Sainz. Sebbene quest'ultimo avesse resistito con forza agli attacchi del pilota australiano nel primo stint, una volta che il muretto McLaren gli ha consentito di effettuare un efficace undercut sul madrileno della Ferrari, quest'ultimo si è ritrovato con un gap di oltre 5.0 s da recuperare per riportarsi ai piedi del podio: un'impresa che pareva possibile fino a circa 15 giri dalla fine, ma che poi si è spenta grazie ad un miglioramento del passo gara da parte di Oscar.

Non un ritmo come quello tenuto dal compagno di squadra Norris, ma certamente degno di nota anche per la sua costanza oltre che per la velocità mostrata globalmente su pneumatici Hard...

Sam Bloxham / Motorsport Images

Infine, un po' come ci si sarebbe potuti aspettare dopo le qualifiche di ieri, i più lenti nel gruppo dei primi otto sono stati le due Mercedes e la Red Bull di Sergio Perez, prevalentemente per via della posizione di partenza e di una strategia senza senso più che per via di una mancanza di velocità. Non sono infatti rimasto per nulla impressionato da quanto fatto con Checo dal muretto Red Bull, che - come si può vedere nel grafico in basso - ha lasciato il proprio pilota in pista nella vana speranza che la gara fosse neutralizzata per mezzo di una Safety Car.

Analisi del passo gara tenuto da Hamilton, Russell e Perez - Gp del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Analisi del passo gara tenuto da Hamilton, Russell e Perez - Gp del Made in Italy e dell'Emilia Romagna

Questo ha fatto sì che dal giro 22 al giro 36 il messicano abbia incamerato un ritardo in termini di tempo che non solo ha precluso una sua battaglia con le Mercedes, ma che lo ha anche costretto a effettuare dei sorpassi - il che, come ripetuto ormai allo sfinimento, non è mai facile a Imola: se l'idea di partire con le Hard e poi passare alle Medium poteva essere un buon modo di sparigliare le carte rispetto alla concorrenza, ritengo che il pit stop sarebbe dovuto avvenire ben prima di quanto in realtà non abbiano fatto. D'altronde, come potete vedere nel grafico, negli ultimi giri Checo non ha subito un calo prestazionale, il che fa intendere che il secondo stint sarebbe potuto essere più lungo dei 25 giri coperti.

Punti anche per Stroll e Tsunoda, fuori dalla top ten le due Haas

Per concludere la nostra analisi, segnaliamo un arrivo in zona punti anche per Stroll (in P9) e per Tsunoda (in P10), che nella gara di casa per la sua VCARB riesce a precedere le due Haas e regala un punto alla scuderia di Faenza.

Andy Hone / Motorsport Images

Proprio la Haas può ritenersi la grande delusa di questo weekend, e non potrebbe essere altrimenti considerando che le sue due monoposto si sono piazzate immediatamente alle spalle della zona punti, con una P11 per Nico Hulkenberg e una P12 per Kevin Magnussen che sanno di beffa per la squadra americana - dopo che nella prima parte di gara era rimasta in decima piazza col pilota tedesco.

La lotta nel midfield ci dà occasione di dare un'occhiata alla classifica generale, nella quale proprio Tsunoda resta decimo addirittura davanti a Stroll, la cui Aston Martin sulla carta gli può garantire delle performances nettamente superiori alla "modesta" VCARB: a parità di cost cap, ricordiamo che le facilities del team con base a Silverstone sono nettamente più moderne e funzionali della scuderia di Faenza, che per motivi di "subordinazione" alla Red Bull non può trovarsi ad avere velleità di vincere Mondiali (cosa per cui invece il team di Lawrence Stroll sta lavorando fortemente...).

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Subito dopo questa prima tappa europea a Imola, il Circus della Formula 1 non si ferma e va direttamente a Montecarlo, per il Gran Premio più glamour dell'anno. Appuntamento quindi su queste pagine, per analizzare quanto avverrà sulle stradine del Principato... A presto!

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