GP Ungheria: Max Verstappen e il mezzo minuto nel taschino

(Immagine di copertina: Motorsport Images)

Riadattando un famoso detto calcistico, "la Formula 1 è uno sport semplice: si corre in 20 e alla fine vince Max Verstappen"... Eh sì, perché quest'anno più che mai assistere ad una sua vittoria al termine di ogni Gran Premio pare una formalità, nella quale l'unico motivo di curiosità è capire quale margine riuscirà a scavare sul primo diretto inseguitore.

Quest'ultimo ruolo, a Budapest come a Silverstone, è toccato a Lando Norris e la sua rivitalizzata McLaren. Dietro loro due, questa la classifica completa:

La gara per i gradini più bassi del podio si è giocata sulle strategie

In partenza, la prima posizione di Lewis Hamilton ottenuta grazie alla pole position del sabato è durata poco: Verstappen l'ha affiancato e passato in curva 1, dove per un eccesso di difesa Lewis si è trovato a cedere la posizione anche alle due McLaren, con Piastri 2° davanti a Norris 3°.

Steve Etherington / Motorsport Images

Nei primi giri, a dire la verità, il Campione del Mondo non ha fatto il vuoto nei confronti di Piastri e Norris, il che ha in qualche modo dato qualche speranza di una lotta per la vittoria più ravvicinata degli scorsi Gran Premi. Ma il resto del primo stint, così come gli altri due, hanno demolito le speranze di chiunque: da quel momento in poi, la lotta per il secondo posto è stata circoscritta alle due McLaren, a Hamilton e al rimontante Perez, che partiva dalla nona casella.

Michael Potts / Motorsport Images

Con vetture dotate di un passo gara abbastanza simile e condizioni della pista critiche (50°C di temperatura asfalto), è parso immediatamente chiaro come il focus della gara si sarebbe spostato sulle strategie. E così è stato.

Tutti i piloti giunti al traguardo hanno infatti completato la gara su due soste, principalmente su compound Medium e Hard. Le Soft, infatti, si sono rivelate globalmente peggiori degli pneumatici a banda gialla, rispetto ai quali il vantaggio cronometrico era limitato, ma la maggiore usura ne ha sconsigliato l'utilizzo.

In quest'ottica, le eccezioni sono state la Ferrari di Sainz e l'Aston Martin di Stroll (partiti appunto su Soft), così come la Red Bull di Perez e la Mercedes di Russell (partiti invece su Hard). Esclusi questi 4 piloti, tutti gli altri hanno percorso dai primi 12 ai 23 giri su un treno di Medium: su questo compound il passo delle McLaren è stato eccellente, a tal punto da consentire ai suoi piloti di difendersi agevolmente dal rischio undercut di Hamilton.

L'unico "problema", se così vogliamo definirlo, è stato il dover richiamare ai box prima Norris e - al giro successivo - Piastri, che lo precedeva. In questo modo i due si sono scambiati le posizioni, il che in un primo momento ha generato polemiche. Ma il passo tenuto dai due a seguito del pit stop ha chiarito che probabilmente lo swap non preventivato (?) sia stata la mossa migliore...

Analisi cronometrica del passo gara tenuto dai primi 5 classificati

Analisi cronometrica del passo gara tenuto dai primi 5 classificati

"Un grazie ai fan. La gara è stata dura, soprattutto perché Checo si stava avvicinando alla fine, ma non ha avuto abbastanza velocità per riprenderci. C’è stata un po’ di battaglia all’inizio e sono rimasto bloccato in curva 1, ma comunque è un altro podio per la McLaren, il che è fantastico: ora come ora siamo molto contenti di dove siamo. Se pensiamo che quattro o cinque gare fa facevamo fatica a superare il Q1, adesso lottiamo per i podi e per la pole. Il team è grandioso, ha fatto un lavoro fantastico in fabbrica. Sapevamo che avremmo faticato a inizio stagione, sembravamo scarsi ma abbiamo avuto un’enorme spinta da parte del team”

Lando Norris

Come si vede dall'analisi dei passi gara, infatti, il passo dei rientranti Hamilton e Perez avrebbe messo a rischio la seconda posizione finale di Norris, se quest'ultimo fosse rimasto invischiato dietro il compagno di squadra per altri giri. Chi ha da recriminare maggiormente per il risultato finale è a mio parere Hamilton, che paga a caro prezzo un secondo pit stop avvenuto - col senno di poi - un paio di giri in ritardo; considerando come il passo gara dell'inglese della Mercedes sia andato via via migliorando col passare dei giri rispetto a quello del connazionale della McLaren, si può ipotizzare che il secondo posto (o quantomeno il terzo, conquistato da Perez) fosse alla sua portata.

Steve Etherington / Motorsport Images

"La mia partenza non è stata la peggiore che abbia mai avuto, ma non è stata buona come le altre: sono andato largo e mi hanno passato anche le McLaren. Poi non avevo il ritmo di chi mi era davanti: nel primo stint il bilanciamento della vettura non era ottimale e avevo molto sottosterzo, ma con il passare dei giri la macchina ha iniziato a diventare più guidabile e l’ultimo stint è andato molto meglio. Alla fine il mio ritmo era molto forte: se lo avessimo avuto per tutto il tempo, avremmo avuto una giornata molto migliore. In ogni caso prendo gli aspetti positivi di questo weekend: la pole position è stata uno sforzo straordinario da parte della squadra. Abbiamo ancora molto lavoro da fare per battere le Red Bull in gara, ma continuiamo a spingere"

Lewis Hamilton

Sempre dallo stesso grafico emerge prepotentemente quanto detto in apertura di articolo, vale a dire il vantaggio competitivo di Verstappen su tutti gli altri: al giro 53, appena completato l'out lap a seguito del suo secondo e ultimo pit stop, l'olandese si lascia sfuggire un crono di 1'20"504, in quel momento dai 2 ai 3 secondi più veloce di tutti gli altri. Quel tempo costituirà il giro veloce al termine della gara, e lo sarà di oltre 1.1 s sul miglior tempo di Hamilton (a parità di strategie!).

Glenn Dunbar / Motorsport Images

"Finalmente siamo riusciti a fare una buona partenza, ci abbiamo lavorato parecchio e finalmente abbiamo trovato il giusto stacco frizione. Ho preso l’interno e a quel punto sapevo che la curva era mia. Ho frenato tardi, e da quel punto in avanti sapevo che avrei potuto fare la mia gara. Oggi la macchina era molto veloce: ieri sul giro secco è stata una sofferenza, ma probabilmente è stato positivo per oggi. La macchina andava benissimo su ogni mescola, siamo riusciti a gestire bene le gomme ed è per questo che siamo riusciti a creare un vantaggio così grande. Per il team 12 vittorie di fila sono incredibili, le ultime due stagioni sono state fantastiche e speriamo di poter proseguire così per tanto tempo"

Max Verstappen

Dietro i primi 5, le due Ferrari beffate anche da Russell!

Alle spalle dei primi cinque classificati abbiamo vissuto una gara a parte, quella tra le due Ferrari e la Mercedes di George Russell - che, ricordiamo, partiva dalla 18esima posizione.

Contenere Perez, infatti, non è stato fattibile per le due Rosse, mentre il fatto che il pilota Mercedes sia stato rallentato dal traffico per praticamente 30 giri ha dato una speranza ai piloti del Cavallino di terminare la gara davanti a lui.

Analisi cronometrica del passo gara tenuto da Russell (P6), Leclerc (P7) e Sainz (P8)

Analisi cronometrica del passo gara tenuto da Russell (P6), Leclerc (P7) e Sainz (P8)

Come si vede dai cronologici dei tre (confrontati col vincitore Verstappen, preso come riferimento), il secondo stint di George è stato molto più competitivo di Leclerc e Sainz: come detto inizialmente, essendo partito su pneumatici Hard, l'inglese ha potuto montare le più performanti Medium nello stint centrale, e anche così si spiega il vantaggio di circa 1 secondo al giro sulle due SF-23.

Quando, nel terzo stint, i tre si sono messi a parità di mescola (ancora Medium), il delta prestazionale è stato quasi nullo dal giro 48 al 62: in quel frangente, George era a 2.0 s di ritardo da Sainz, lasciando presagire un finale senza colpi di scena.

Zak Mauger / Motorsport Images

Ma a giochi conclusi possiamo affermare che quel passo non era poi così gestibile per Leclerc e Sainz, che infatti hanno pagato un accentuato degrado gomme negli ultimi 8 giri: i loro tempi sul giro sono saliti, e Russell li ha passati entrambi.

"Il risultato di oggi va oltre le nostre aspettative: pensavamo di poter ambire all'11esima posizione in una gara tipica e alla settima se avessimo sfruttato tutto al massimo. Sono contento di come sia andata. la macchina era davvero veloce e questo è uno dei miei circuiti preferiti. Come squadra, di solito andiamo bene qui, quindi avevo fiducia che saremmo stati veloci. Ovviamente sono un po’ deluso perché penso che avremmo potuto essere lì davanti, e con due vetture davanti la dinamica della gara sarebbe cambiata completamente. Tuttavia, abbiamo aumentato il distacco sull’Aston Martin nel Campionato Costruttori, dunque questo risultato va bene"

George Russell

Per essere precisi, in pista è avvenuto solo il sorpasso su Sainz; il motivo per cui anche Leclerc ha perso il sesto posto è che quest'ultimo ha dovuto scontare una penalità di 5 secondi addizionati al tempo di gara per un eccesso di velocità in corsia box. Un errore che in fin dei conti cambia poco, in un momento nero per la Ferrari.

"Eravamo ottimisti per i dati del simulatore, ma purtroppo le simulazioni le abbiamo per quanto riguarda la nostra macchina, non le altre: evidentemente gli altri si sono trovati ancora meglio di noi. Dobbiamo lavorare tanto sulla sensibilità della macchina con il vento, che è molto difficile da gestire. È quello che facciamo da inizio anno, abbiamo avuto una prima parte di stagione molto difficile [...] Non sono demoralizzato, darò tutto fino all’ultima gara. La motivazione c’è al 200%, purtroppo ora non abbiamo la macchina giusta per poter fare i fatti, bisogna essere pazienti e sperare che il nostro momento arrivi...“

Charles Leclerc

Un altro episodio che ha trascinato con sè una coda polemica è stato il timing del secondo pit stop, che ha rimesso Leclerc davanti a Sainz dopo un primo pit stop lento (9.4 s) per il monegasco

In mancanza di obiettivi ambiziosi, il 2023 di Leclerc e Sainz si sta pian piano trasformando in una lotta intestina, alimentata prevalentemente dal secondo. C'è da augurarsi che, qualora la situazione dovesse migliorare - cosa che al momento pare da escludere - si pensi a collaborare anzichè rubare punti a vicenda per il proprio orgoglio personale.

"Non c’è molto da dire, Charles ha avuto un pit stop lento e al muretto hanno optato per uno swap per compensare: un peccato, ma ciò di cui dobbiamo preoccuparci è il distacco che la Mercedes ci sta dando. Anche la McLaren è davanti a noi, dobbiamo concentrarci su noi stessi e migliorare, perché i rivali stanno facendo grandi passi avanti. Oggi nei primi 15 giri è andato tutto come volevo, attaccando e facendo durare meglio la gomma morbida; una volta che ho messo la gomma dura per lo stint più lungo della gara, però, il nostro Gran Premio è stato compromesso. Come accade sempre, con gli stint più lunghi di 20 giri finiamo per soffrire il degrado“

Carlos Sainz

L'unica parziale consolazione per Ferrari è che al momento in casa Aston Martin lo stato di forma è ancora peggiore, il che dà qualche speranza di poter recuperare la posizione nei loro confronti nel Mondiale Costruttori. Si tratterebbe comunque di un contentino, poiché con l'attuale passo anche McLaren è destinata a passare Ferrari in classifica...

La Formula 1 si sposta subito a Spa-Francorchamps per il Gran Premio del Belgio

Neanche il tempo di metabolizzare i verdetti del GP di Ungheria e la Formula 1 si sposta subito verso la mitica Spa, teatro del Gran Premio del Belgio. Una pista mitica che ha regalato gare entrate nella storia di questo sport, che segnerà l'ultimo appuntamento prima della sosta estiva.

Da un punto di vista tecnico, la bellezza di Spa sta nel compromesso di setup richiesto: se il primo e il terzo settore prediligono la velocità di punta, una generosa quantità di carico aerodinamico è altresì necessaria per affrontare i curvoni del secondo settore, Pouhon e Stavelot su tutti. Vi do appuntamento a venerdì per l'analisi delle prove libere, e nel frattempo vi ricordo che trovate Race Analysis anche su Instagram, Twitter e YouTube.

A presto!

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