Con un giro miracoloso Lewis Hamilton si regala la pole numero 104 in carriera!

(Immagine di copertina: The Race)

L'Hungaroring, si sa, è uno dei circuiti di casa di Lewis Hamilton: con 9 pole conquistate su 17 qualifiche disputate, il pilota inglese ha una strabiliante statistica di oltre il 50% di partenze al palo conquistate in terra Ungherese. Andiamo ad analizzare quanto accaduto nel sabato di Budapest, in una sessione di qualifiche la cui classifica finale è questa:

Analisi telemetrica: dove è maturata la pole numero 104 di Lewis?

Avvalendoci delle analisi telemetriche, possiamo provare a capire dove risieda la microscopica differenza di 3 millesimi che ha separato al traguardo gli storici rivali... Nell'immagine che segue, per riferimento, si tenga conto che il più importante dei 4 grafici mostrati è quello relativo alla traccia di velocità, che alla fine determina il tempo sul giro.

Analisi telemetrica - Lewis Hamilton vs Max Verstappen

Analisi telemetrica - Lewis Hamilton vs Max Verstappen

All'inizio del giro non troviamo sostanziali differenze tra i due, se non a livello di cambi marcia: in ogni fase di trazione, si vede come la Mercedes W14 di Hamilton gli consenta di salire prima di marcia rispetto alla Red Bull RB19 di Verstappen. Il motivo di ciò potrebbe risiedere in modalità di motore più conservative da parte del team anglo-austriaco, che si trova in un momento delicato nella rotazione delle componenti della Power Unit: per evitare rischi inutili e cercare di terminare la stagione senza incorrere in penalità, è probabile che sulla vettura del Campione del Mondo si usino mappature meno spinte, in virtù delle quali la RB19 sale di giri motore (un po') più lentamente che ad inizio stagione.

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Andando avanti con le telemetrie, è il settore centrale la zona nella quale il 7 volte Campione del Mondo costruisce la sua pole... Osservate il grafico relativo all'utilizzo del pedale dell'acceleratore: praticamente in tutte le curve del secondo settore Lewis non alza mai del tutto il piede destro, segno di una profonda confidenza col mezzo a sua disposizione quest'oggi...

"È stata una pole inaspettata, nell’ultimo run ho dato tutto. È stata una grande sfida per ogni persona all’interno del team, su una strada piena di alti e bassi, come sulle montagne russe... Ma siamo rimasti uniti, ci siamo concentrati su come settare la vettura sulla giusta direzione [...] Oggi perdevamo tempo in curva 4 e 11 rispetto agli avversari, ma nell'ultimo tentativo ho dato tutto sperando che la vettura rimanesse in pista. È stato difficile e lo sarà ancora in futuro, ma credo dimostri che siamo sulla giusta strada. Dobbiamo continuare a spingere!”

Lewis Hamilton

Giunto al terzo settore, Lewis può fare buon uso di un "tesoretto" di circa un decimo e mezzo nei confronti di Max, che infatti risulta più veloce sul finire dei 4381 m dell'Hungaroring. L'olandese affronta l'ultima curva con una velocità minima alla corda più alta di quella dell'inglese di quasi 15 km/h, ma per sua sfortuna la linea del traguardo è posta troppo presto per pensare di beffare il suo acerrimo rivale. Come detto, per soli 3 millesimi non c'è stato niente da fare...

Michael Potts / Motorsport Images

Siamo così a raccontare di una striscia consecutiva di 5 pole position interrotta per Max Verstappen, il quale però in vista della gara può contare su una monoposto più performante che in qualifica: il vantaggio in termini di degrado degli pneumatici di cui può godere non pare ancora scalfibile, mentre in qualifica - a quanto pare - non è più del tutto così...

"Non ci aspettavamo di essere così in difficoltà qui, abbiamo sofferto tanto in Q1 e Q2 e abbiamo avuto il peggior bilanciamento in stagione. Tutto questo non è dovuto agli aggiornamenti: il grip andava e veniva anche a parità di mescola. Ho cercato di correggere qualcosa ma l’anteriore era come sul ghiaccio. Le sensazioni erano davvero incostanti, ed era difficile fare progressi oggi [...] In gara farà molto caldo, non sarà semplice superare e probabilmente sarà più difficile anche gestire le gomme posteriori"

Max Verstappen

La McLaren si riconferma a Budapest, e punta a restare tra i top team!

Alla vigilia del Gran Premio di Ungheria un po' tutti avevano espresso - me compreso - perplessità circa le potenzialità del team di Woking su un tracciato così poco congeniale alla MCL60. Anche al termine delle prove libere di ieri, la peculiarità delle condizioni su cui tutti han corso invitava alla calma... Ma, arrivati al sabato, Norris e Piastri non hanno deluso le aspettative, collocandosi rispettivamente in P3 e in P4.

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Gli aggiornamenti introdotti a cavallo tra il GP d'Austria e quello di Gran Bretagna hanno evitendemente stravolto (in positivo) il bilanciamento della vettura inglese, ma nel paddock c'è chi è pronto a scommettere che ci siano altri fattori che hanno messo le ali al team papaya.

Ad esempio, Fernando Alonso (oggi solo ottavo a bordo di una Aston Martin AMR23 in crisi conclamata) ha affermato piuttosto chiaramente che il cambiamento introdotto negli pneumatici a partire dallo scorso GP ha influenzato i valori in campo, aiutando McLaren e Alfa Romeo, e mandando in difficoltà la stessa Aston Martin e - a suo dire - anche la Red Bull.

"Sono deluso, perché quando arrivi ad 0.1 s dalla pole senti che se avresti potuto farla... Certo, nel complesso sono contento per il lavoro fatto dal team, essere terzi e quarti rende questo un buon weekend finora! Nel miglior giro di oggi penso di aver commesso alcuni piccoli errori che però mi sono costati cari. Al tempo stesso, la macchina è veloce ed il passo gara di venerdì è stato piuttosto positivo. Siamo veloci qui come a Silverstone, e questo certamente mi entusiasma. Superare qui è difficile, per questo sono un po’ più frustrato di quanto non lo sarei normalmente per un terzo posto... In ogni caso spero di fare buoni punti domani"

Lando Norris

Quel che è certo è che se la McLaren dovesse riuscire nuovamente a convertire in punti il doppio piazzamento artigliato in qualifica, potrebbe mettere quasi al sicuro la quinta posizione nel Mondiale Costruttori, un risultato che alla luce della prima metà di Campionato non può essere considerato del tutto insoddisfacente...

Tra i motorizzati Ferrari la sorprendente Alfa Romeo batte il team di Maranello

Tra la quinta e la settima posizione, appartenute rispettivamente a Guanyu Zhou e a Valtteri Bottas, troviamo - a sandwich tra le due Alfa Romeo in stato di grazia - la Ferrari di Charles Leclerc, solo sesto. Il monegasco, per essere precisi, paga un gap di +0.383 s dal poleman Hamilton: un distacco non abissale, ma nel quale si sono infilate diverse altre monoposto.

Michael Potts / Motorsport Images

Ormai lo diciamo da varie gare, ma è sempre più palese come il talento al volante di Charles Leclerc venga sistematicamente mortificato dalle ambizioni irrealistiche a cui la SF-23 dà luogo, essendo così tanto performante al simulatore quanto problematica in pista. Per evitare di rivedere al ribasso gli obiettivi, sarà meglio che a Maranello calibrino nuovamente gli strumenti di simulazione, troppo distanti dalla realtà e che - in quanto tali - più di una volta hanno fatto perdere la bussola in fase di sviluppo.

"Facciamo fatica con la performance della macchina in questo momento, e in più abbiamo una McLaren che ci ha sorpreso anche oggi. Ci aspettavamo che avessero fatto uno step in avanti solo nelle curve veloci, invece su una pista così si vede che hanno fatto un passo avanti in generale. Speriamo che i prossimi upgrade ci portino a lottare con loro [...] Nel mio miglior giro ho messo tutto insieme, tranne l'ultimo settore, nel quale avrò perso 5 centesimi di secondo per uno ‘snap’ che mi ha fatto perdere il posteriore. La gara domani sarà una sorpresa per tutti, ma se facciamo un buon lavoro sulla gestione gomme tutto è possibile. Qui è questo che fa la differenza!"

Charles Leclerc 

Ancor peggio è andata al suo compagno di squadra Sainz, eliminato in Q2 per soli 2 millesimi ad opera del connazionale Fernando Alonso! Il tema dell'Hungaroring quest'oggi è parso proprio quello dei distacchi minimi, se si pensa che davanti ai due spagnoli c'era la C43 di Zhou, più veloce di... 1 millesimo!

"Due millesimi sono pochissimi, anche solo con un decimo in più mi sarei potuto trovare molto più avanti, ma purtroppo la situazione è questa. Un vero peccato che le nuove regole ci abbiano costretti ad affrontare la Q2 con la mescola media, con cui sin dall'inizio del weekend non mi sono trovato bene. Nel primo settore fatico tantissimo, anche più che con la dura! Se il format delle qualifiche fosse stato normale avremmo potuto fare sicuramente meglio [...] Oggi c'era vento e nelle curve più lunghe soffriamo la mancanza di bilanciamento: non è il massimo e lo sappiamo, specialmente quando siamo tutti così vicini. Ci sono rivali che hanno migliorato tantissimo rispetto all'anno scorso, come McLaren e Alfa Romeo"

Carlos Sainz

Nonostante la P11 di partenza, ritengo che Sainz abbia il potenziale per recuperare qualche posizione in gara: in fondo, il ritmo mostrato sin dalle prove libere pare in linea con il suo compagno di squadra Leclerc, finora solo marginalmente più rapido. Tutto starà nell'evitare di finire in un "treno DRS", dove una sfilza di piloti resta incolonnata senza la possibilità virtuale di sorpassare.

Zak Mauger / Motorsport Images

D'obbligo quest'oggi spendere delle parole di elogio per Alfa Romeo, coi suoi due piloti a firmare la miglior qualifica per il team elvetico dal 2012 a questa parte... Il connubio tra il tortuoso tracciato ungherese e la C43 pare simile a quanto abbiamo osservato due settimane fa a Silverstone, dove erano state McLaren e Williams a fare un salto avanti mostruoso.

"Siamo decisamente noi la sorpresa di oggi... Già ieri avevamo dimostrato di avere buon passo, ma al massimo ci saremmo aspettati di entrare in Q3, non certo di trovarci in P5! Sono molto contento, specialmente per il primo posto nel Q1. Sapevo di dover fare un giro speciale in quella circostanza per essere al sicuro, ma addirittura essere primo mi ha dato tanta fiducia nei giri successivi. Sono andato bene anche laddove contava, nel Q3. Abbiamo una macchina forte qui, speriamo di gareggiare bene domani"

Guanyu Zhou

Con due posizioni di partenza così elevate e la possibilità di giocare di strategia, un piazzamento a punti non è assolutamente da escludere per Bottas e Zhou, i quali peraltro sono stati titolari di un passo gara devastante nella seconda sessione di prove libere del venerdì. A questo punto l'esecuzione di una gara senza errori diventa cruciale per incamerare punti fondamentali nella lotta contro Williams, Haas e Alpha Tauri nel Mondiale Costruttori.

Nelle retrovie un ottimo Ricciardo, anche grazie al passo indietro delle due Williams!

Concludendo l'analisi del sabato dell'Hungaroring con le posizioni di bassa classifica, come non menzionare l'ottima P13 di Ricciardo, che addirittura batte al primo tentativo il neo-compagno di squadra Tsunoda, eliminato invece in Q1.

Zak Mauger / Motorsport Images

In un contesto frenetico come la ricerca di un posto lontano dal traffico per mettere a segno un buon giro, Daniel ha fatto valere tutta la sua esperienza, riuscendo nell'intento di tenere gli pneumatici alla giusta temperatura: ricordiamo che a causa del format che ha previsto l'Alternative Tyre Allocation, il Q1 si è disputato interamente su pneumatici Hard, di per sè molto difficili da "accendere". Ne sa qualcosa George Russell, che dovendo rallentare per colpa del traffico ha dovuto percorrere un giro insoddisfacente, che lo mette nella scomoda posizione di dover partire in P18 domani.

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Piccolo inciampo invece per la Williams, che nel momento cruciale della Q1 non riesce a progredire in Q2 nè con Alex Albon, nè col rookie Logan Sargeant. Al contrario degli storici rivali della McLaren, il team di Grove ha messo a disposizione dei suoi piloti una FW45 meno incisiva nelle curve lente di quanto ammirato tra i veloci curvoni di Silverstone.

Detto delle qualifiche, i 70 giri di gara sull'Hungaroring prenderanno il via alle ore 15.00 italiane: le simulazioni fornite da Pirelli prospettano una gara a 2 o addirittura 3 soste ai box, con il caldo torrido a fare da contorno allo spettacolo in pista. Buona gara!

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