GP Las Vegas: Max e Charles regalano spettacolo vero nella cornice di Las Vegas

Il GP di Las Vegas segna, ed è incredibile dirlo, la vittoria numero 18 in stagione per Max Verstappen, nonchè la 53esima in carriera. Il Campione del Mondo si porta quindi alla pari con Sebastian Vettel nella classifica all time di successi in Formula 1, e davanti a sè - distanti ma non irraggiungibili - ha solo Lewis Hamilton (a quota 103) e Michael Schumacher (a quota 91).

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Quest'oggi salgono sul podio con lui Charles Leclerc, strepitoso nel restare in lotta per la vittoria fino alla fine, e Sergio Perez, per la verità molto aiutato dal timing con cui si è dovuta neutralizzare la gara con Safety Car per ben due volte. A seguire la classifica finale, poi - come al solito - partiamo con la nostra analisi!

Una gara decisa dalle velocità di punta più che dal passo?

Il via della gara è stato contrassegnato dal caos, con Verstappen che ha affiancato e portato larghissimo il poleman Leclerc, beccando una penalità di 5 secondi corretta a mio parere. Ma è a metà gruppo che sono avvenuti i colpi di scena più importanti, con Alonso e Sainz in testacoda (sempre in curva 1) ognuno per conto proprio, e Lewis Hamilton in coda al gruppo. Da quel momento in poi, le vicissitudini dei 50 giri di Las Vegas e un passo gara simile hanno tenuto gli ultimi tre piloti menzionati molto vicini tra loro fino alla bandiera a scacchi.

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Più avanti nel corso del primo giro, un incidente piuttosto violento ha messo fine alla gara di Lando Norris, conseguentemente trasportato al centro medico per ulteriori accertamenti ma - a quanto pare - senza problemi fisici rilevanti.

In quel frangente di gara si è resa necessaria la prima delle due Safety Car entrate in pista oggi: l'occasione di effettuare un pit stop senza perdere tempo totale di gara è stata colta da vari piloti, ma alla fine dei conti chi ne ha beneficiato maggiormente sono stati Perez e Stroll. Oltre a loro, come vedete dal grafico fornito da Pirelli, sono transitati in corsia box anche Sainz, Alonso e Bottas: tutti i piloti in questione hanno montato pneumatici Hard, col duplice intento di smarcare l'uso di almeno due mescole diverse in gara e - qualora fosse stato conveniente - provare a completare i 50 giri senza fermarsi nuovamente ai box.

La storia della gara ci ha detto che non è stato il caso, poiché al giro 26 un nuovo ingresso della vettura di sicurezza ha riproposto lo stesso scenario, con la differenza che questa volta a rientrare in pit lane e cambiare le gomme sono stati ben in 10; ma prima di arrivare a questo punto, il primo stint non è stato certo esente da momenti emozionanti...

Il primo di questi è avvenuto quando Verstappen - già edotto della penalità di 5 secondi che avrebbe scontato in occasione della prima sosta ai box - è entrato in crisi coi suoi pneumatici, accusando del fastidioso graining soprattutto sulla anteriore sinistra. Il graining, probabilmente indotto dal ciclo termico a cui le Medium montate sulla RB19 sono andate incontro in occasione della neutralizzazione, non si è ripulito col passare delle tornate: al giro 16 Charles Leclerc lo ha addirittura attaccato e sorpassato, prendendosi la leadership della corsa.

Zak Mauger / Motorsport Images

Il sorpasso subito ha immediatamente fatto capire al muretto Red Bull che era arrivato il momento di rientrare ai box, e così è stato, solo poche curve dopo. Il problema per Max è stato che la penalità scontata lo ha fatto retrocedere anche alle spalle della Mercedes di George Russell, in quel momento dotato di un passo peggiore ma comunque non semplice da sopravanzare: arriviamo così al giro 25, in cui Max e George vanno al contatto!

Jake Grant / Motorsport Images

Nessuno dei due riporta danni estesi alla propria vettura, ma la dinamica dell'incidente mostra come Russell, all'esterno di Verstappen nella curva a sinistra che introduce alla lunghissima "Vegas strip", abbia chiuso il rivale senza dargli lo spazio necessario per evitare la collisione. I commissari di gara, palesemente dello stesso avviso, hanno comminato 5 secondi di penalità al pilota inglese. Ma l'effetto più importante di questo contatto ai fini della storia del Gran Premio è stata la Safety Car innescata dai conseguenti detriti: chi ne ha beneficiato maggiormente è stato ancora una volta Perez, mentre il pilota che ha più da recriminare sul timing della neutralizzazione è Leclerc.

Aggrappato fino a quel momento alla potenza della Power Unit Ferrari e a pneumatici Hard ancora in buono stato, Charles ha dovuto fare i conti non con una, ma con ben due Red Bull dotate di coperture (sempre Hard) appena montate. L'offset di 5 giri sulla vita di queste gomme ha fatto sì che la lotta con Verstappen fosse appannaggio di quest'ultimo, che si è ripreso il comando delle operazioni solamente grazie a una staccata micidiale nei confronti del monegasco.

La lotta per il secondo posto tra Leclerc e Perez, invece, ha avuto un esito completamente diverso: dopo che un errore del pilota Ferrari al giro 43 lo ha relegato al terzo posto, lui ha continuato a spingere, e solamente all'ultimo giro, con una manovra decisa, ha soffiato la piazza d'onore al messicano. Possiamo dire che il setup più scarico della SF-23 (quindi la maggiore velocità di punta) e la lunghezza delle zone DRS abbiano aiutato Leclerc in quest'impresa, e certamente non si tratterebbe di una chiave di lettura errata. Ma la verità è che la parte difficile per Charles è stata la costruzione del sorpasso, più che l'esecuzione: recuperare il gap di 2.3 s che si era creato da Perez non è stato per nulla facile, e credo che solo un Leclerc in stato di grazia come era oggi avrebbe potuto riuscirci...

"La gara è stata divertente e bella, anche perché riuscivamo a restare in zona DRS piuttosto facilmente. Per me è stata una gara movimentata, ma mi sono divertito. Ho sempre pensato che sarebbe stata una bella gara per via del lungo rettilineo, e questo non è mai stato un dubbio per me. Non è stata una delle vittorie più semplici perché ho dovuto spingere sin dall’inizio, ma per fortuna siamo tornati davanti alla fine"

Max Verstappen

"Da un lato c’è l’adrenalina dell’ultimo giro e del sorpasso al limite all’ultima curva, dall’altro la delusione per il fatto che oggi poteva arrivare la vittoria in termini di passo. Eravamo i più veloci, ma abbiamo avuto questa Safety Car al momento sbagliato. Oggi non credo che ci siano stati errori, ed è per questo che comunque c’è un po’ di sorriso, come squadra abbiamo fatto tutto bene. Credo che oggi sia stata la miglior Ferrari dell'anno come passo gara"

Charles Leclerc

"Sono rimasto piuttosto sorpreso da Charles, la loro velocità era davvero elevata specialmente verso la fine, e ciò ci ha reso vulnerabili. Quando l’ho superato [giro 43, ndr] pensavo che sarei stato in grado di distanziarlo, ma non ci sono riuscito: sono rimasto bloccato lì e questo ha significato che ho perso la posizione su Charles e anche su Max"

Sergio Perez

Leclerc avrebbe potuto vincere se la Safety Car non avesse ricompattato il gruppo dietro di sè?

Veniamo quindi alla domanda clou della gara: che chances di vittoria avrebbe avuto oggi Leclerc se la Safety Car non lo avesse reso preda delle due Red Bull? Per scoprirlo ci viene in aiuto il grafico coi tempi sul giro, nel quale abbiamo incluso i tre piloti poi finiti sul podio, assieme alla Mercedes di George Russell e alla McLaren di Oscar Piastri, a lungo in quarta posizione ma poi costretto ad un pit stop nelle fasi finali, per smarcare l'uso delle Medium dopo ave percorso l'intera gara sulle Hard.

GP Las Vegas - Analisi del passo gara tenuto da Verstappen, Leclerc, Perez, Russell e Piastri

GP Las Vegas - Analisi del passo gara tenuto da Verstappen, Leclerc, Perez, Russell e Piastri

Come si osserva dal grafico, i tempi tenuti da Leclerc - ad eccezione dei giri in cui subiva dei sorpassi, visibili come degli "spike" - sono stati mediamente 0.2 s più lenti del vincitore. Considerando che il gap su quest'ultimo era di circa 4.0 s a metà gara, ipotizzando uno svolgimento lineare della gara si può immaginare che Max avrebbe avuto abbastanza giri per andare a riprendere il monegasco.

Quel che però i dati non potranno mai dirci è cosa sarebbe successo dopo: Charles avrebbe potuto strategicamente dosare le risorse a sua disposizione per difendersi dall'olandese una volta raggiunto, ad esempio. O, considerando com'era iniziata la gara, non è da escludere nemmeno un contatto tra i due! Insomma, come spesso accade, ragionare su scenari ipotetici apre la strada a mille possibili esiti diversi da quanto accaduto.

"In partenza ho fatto vari bloccaggi e ho trovato aria sporca davanti, non avevo aderenza all’interno della pista, che era molto sporca. Ripartendo praticamente ultimi siamo riusciti a rimontare fino alla P6, ma non sono molto contento perché ho visto che la macchina aveva il passo per poter lottare per il podio o per la vittoria. Purtroppo è andata così. Un weekend da dimenticare, ma almeno abbiamo ottenuto 8 punti per la squadra... Adesso siamo solo a 4 punti dalla Mercedes, andremo ad Abu Dhabi con la volontà di batterli anche dopo quello che è successo questo weekend“

Carlos Sainz

Quel che resta di questo GP, tuttavia, è il buon passo gara mostrato dalla Ferrari: ed è un peccato che anche Carlos Sainz non sia stato della partita, perchè credo - come lui stesso peraltro - che la lotta per il podio lo avrebbe visto come quarto protagonista... Ma del suo weekend si è detto e scritto molto, e anche nel suo caso non si può cambiare l'esito del suo fine settimana a Las Vegas.

Giù dal podio Ocon e Stroll, ma autori di una gara superlativa!

Dopo aver ampiamente discusso della gara dei primi tre, è bene spendere qualche parola (d'elogio in questo caso) per chi è finito immediatamente ai piedi del podio. Esteban Ocon, ad esempio, ha condotto una gara magistrale ma passata molto sottotraccia. Il francese è partito in P16 e ha recuperato fino alla P4, il che fa una cattiva pubblicità al suo compagno di box, partito invece in P4 e solamente in P11 alla bandiera a scacchi.

"Questa pista è molto adatta ai sorpassi, sapevamo di poter sfruttare il nostro ritmo in rettilineo per passare ed è quello che abbiamo fatto. Sono super orgoglioso del team, quello che hanno fatto questo fine settimana è stato straordinario, sia in qualifica che in gara... Spero che riusciremo a continuare così fino alla fine della stagione, finendo ad Abu Dhabi con un risultato positivo"

Esteban Ocon

La cosa positiva del GP di Esteban è stata che il risultato ottenuto, a differenza di Perez, è stato frutto interamente del passo tenuto, e non di pit stop avvenuti in momenti propizi... Credo che questo genere di performance siano un asset importante per Alpine, che in questo 2023 non si ritrova a lottare per nulla di importante, ma che può contare su un pilota coriaceo qualora serva "sgomitare" alla domenica.

Mark Sutton / Motorsport Images

Anche Lance Stroll (da P19 a P5) non ha disputato una brutta prova, anzi: complice una strategia favorevole, ha girato su tempi sufficientemente buoni da portare a casa 10 punti per il suo team, nel giorno in cui il suo compagno di squadra Fernando Alonso ha dovuto accontentarsi della nona posizione al traguardo. Il canadese si sta rivelando efficace in questo finale di stagione, ma ad essere onesti il suo 2023 è stato globalmente fallimentare, seppur il confronto interno si sia svolto contro un 2 volte Campione del Mondo come l'asturiano...

Concludono infine fuori dai punti entrambe le Williams, le Haas, le Alfa Romeo e la Alpha Tauri, fanalino di coda per quasi tutto il weekend dopo prove incoraggianti nel back to back che avevamo vissuto tra Austin, Città del Messico e Interlagos. Con una sola gara al termine, pare verosimile che le posizioni in Classifica Costruttori tra questi ultimi team resteranno cristallizzate, a beneficio del team di Grove.

Un lunghissimo Mondiale giunge alla sua conclusione, con l'ultimo appuntamento ad Abu Dhabi

Il prossimo fine settimana segnerà il termine di un Campionato Mondiale lunghissimo, articolato su 22 gare (che sarebbero state 23, se l'alluvione nei pressi di Imola non avesse costretto alla cancellazione del GP dell'Emilia Romagna). Come di prassi da quasi quindici anni, l'ultimo Gran Premio si disputerà nella cornice un po' anonima di Yas Marina, ad Abu Dhabi.

Come al solito, vi do appuntamento su queste pagine per analizzare quanto avverrà negli Emirati Arabi, e vi invito a seguire Race Analysis anche attraverso le pagine social su Instagram, X e YouTube. A presto!

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