GP Singapore: un paio di brividi, ma poi Norris la porta a casa...
(Immagine di copertina: XPB)
Al contrario di molte altre gare quest'anno, il Gran Premio di Singapore è stato molto semplice nel suo svolgimento, con 62 giri nei quali la mancanza di Safety Car (prima volta nella storia di questo GP) e un allineamento strategico da parte dei vari team hanno ridotto al minimo il numero di potenziali variabili tattiche. A livello sportivo, poi, la cornice di Marina Bay ha sancito il dominio di Lando Norris su Max Verstappen, mentre a bordo dell'altra McLaren Oscar Piastri è riuscito a salire sul terzo gradino del podio, dopo aver perso un sacco di tempo dietro le due Mercedes nella prima metà della corsa...
RACE CLASSIFICATION
— Formula 1 (@F1) September 22, 2024
Norris finishes 21 seconds ahead of Verstappen 😮 #F1 #SingaporeGP pic.twitter.com/H68se4wI5C
A third win for @LandoNorris , who led from lights out to chequered flag. It marked McLaren’s return to the top step of the #SingaporeGP podium, after a break of 15 years since @LewisHamilton won in 2009. 👇 pic.twitter.com/zpz1usj9Yc
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) September 22, 2024
Vittoria del Gran Premio mai in discussione per Norris, ma quei due errori...
Dopo una partenza finalmente all'altezza in cui è riuscito a mantenere la pole position conquistata ieri, per Lando Norris il trionfo non è mai stato in discussione: il vantaggio di passo di cui godeva su tutti gli avversari gli ha permesso di aprire un gap enorme nel primo stint su pneumatici Medium, mentre nello stint finale su Hard per lui si è trattato di gestire le risorse. Oltre a vettura, gomme e carburante, infatti, oggi a Marina Bay le alte temperature raggiunte all'interno del cockpit hanno messo in crisi molti piloti dal punto di vista della tenuta del fisico, un po' come accadde lo scorso anno in Qatar.
Lionel Ng / Motorsport Images
Forse anche per questo motivo, la domenica di Lando è stata resa imperfetta da due errori che - beffardamente - hanno rischiato di portarlo al ritiro:
- Al giro 29, quando in Curva 14 ha calibrato male la frenata, colpendo le barriere solamente in maniera lieve: considerando le risicate vie di fuga di questo circuito, una staccata di solo qualche centimetro più profonda avrebbe significato buttare via 25 punti...
⏪ Rewind to the moment Norris damaged his front wing brushing the barriers after locking up on the entry to Turn 14 #F1 #SingaporeGP pic.twitter.com/XaTlbuXiTw
— Formula 1 (@F1) September 22, 2024
- Al giro 45, in cui l'errore è arrivato in Curva 10: similmente a quanto fatto da George Russell nell'ultimo giro dell'edizione dell'anno scorso, Lando ha toccato le barriere esterne (sulla destra) poste alla fine di quel breve rettilineo... Anche in questo caso, poter continuare la gara senza riportare danni alla sospensione posteriore destra è stato solamente un colpo di fortuna che, tra qualche mese, potrebbe fare la differenza tra portare a casa il Titolo Mondiale oppure no!
LAP 48/62
— Formula 1 (@F1) September 22, 2024
Norris has brushed the barriers again! 💥
That's exactly where Russell's race came to an end last year 😵
No damage done it seems and the McLaren driver continues on his way#F1 #SingaporeGP pic.twitter.com/lVBf1X4w6u
GP Singapore - Analisi degli stint completati dai top team
Al di là di questo, oltre a evidenziare quelli che sono stati gli errori di Norris oggi, è giusto anche celebrare una performance che - come anticipato - non ha avuto eguali: il confronto più significativo è quello con Verstappen e con Charles Leclerc, con il Ferrarista che ha concluso al quinto posto un GP in cui lui e il suo team avranno moltissimo da recriminare per la qualifica di ieri.
GP Singapore - Analisi dei tempi sul giro tenuti da Norris, Verstappen e Leclerc
Come si può osservare dai tempi sul giro dei tre, il solco vero e proprio è stato scavato da Norris nel primo stint: una media sul giro di 0.7 s più rapida di Verstappen e addirittura 1.5 s rispetto a Leclerc. A onor del vero, il primo stint del monegasco è stato all'insegna del perder tempo alle spalle di Hulkenberg e Alonso, con il tedesco che aveva tutto l'interesse a tenere un ritmo lento per massimizzare le chances di conservare un sesto posto insperato. Ma se questo vale per il pilota Ferrari, altrettanto non si può dire per Max, che sulla sua RB20 ha pagato un gap "genuino" da Norris, non viziato da offset strategici o problemi particolari!
Alastair Staley / Motorsport Images
L'unica attenuante che possiamo concedere al Campione del Mondo per giustificare il perché di un divario tanto ampio è una sua volontà di correre meno rischi possibili e portare a casa 18 punti fondamentali in ottica Mondiale, soprattutto dopo due battute a vuoto come quelle di Monza e Baku.
Nel secondo stint, al contrario del primo, i due errori commessi da Lando lo hanno riportato un po' più a miti consigli, imponendogli sulle Hard un passo meno forsennato che - col senno di poi - è risultato virtualmente identico a quello dei due rivali menzionati, oltre che al compagno di squadra Piastri.
"Clean air is king": così matura il podio per Oscar Piastri
Parlando di Piastri, nel giudicare la sua gara viene in mente una sua frase pronunciata via radio durante lo scorso Gran Premio del Belgio, quando - stupitosi del vantaggio che gli stava dando il girare in aria pulita - esclamò: "Clean air is king!". Proprio questi stessi benefici del non avere le turbolenze del pilota che precede sono stati il fattore che oggi gli ha concesso di battere le due Mercedes e issarsi sul podio con Norris e Verstappen, come si può osservare nel grafico a seguire...
GP Singapore - Analisi dei tempi sul giro tenuti da Verstappen, Piastri e Russell
Come si evince dalla traccia di Piastri rispetto a quella di Russell (tenendo a mente che Verstappen è inserito solo come riferimento, dato che non è stato in nessun frangente della gara un reale obiettivo per Oscar), i tempi sul giro dell'australiano della McLaren si sono abbassati solamente quando la strategia messa a punto dai suoi uomini l'ha liberato della presenza delle due Mercedes. Da quel momento in poi si è creato un offset prestazionale importante, col quale la sua MCL38 ha avuto la meglio della W15 di George nello spazio di un paio di giri dopo il riaggancio!
Sam Bloxham / Motorsport Images
Come se non bastasse, negli ultimi 10-15 giri la gara di Russell lo ha visto più preoccupato di difendere la propria quarta posizione dalla rimonta di Leclerc che di attaccare quella appena persa dalla McLaren, per cui siamo sicuri che il nativo di King's Lynn non avrà nulla da recriminare...
Gara in salita per le due Mercedes, coi due piloti sfiniti dopo la bandiera a scacchi!
Due tra i piloti che al termine della gara hanno accusato le maggiori difficoltà fisiche sono stati i due alfieri della Mercedes, che probabilmente è tra le vetture che meno dissipa il calore nella zona dell'abitacolo: nel post gara, addirittura, i due hanno chiesto e ottenuto di saltare le canoniche interviste per recuperare dallo sforzo compiuto!
Venendo alla cronaca della loro domenica, se per George Russell le maggiori preoccupazioni sono provenute da chi lo seguiva, lo stesso discorso vale per il suo compagno di squadra Lewis Hamilton: per il 7 volte Campione del Mondo, inoltre, c'è stato l'aggravante di una strategia subottimale scelta dal muretto della Mercedes, che lo ha visto partire - unico tra i piloti dei top team - con pneumatici Soft.
Steven Tee / Motorsport Images
Questo ha compromesso molto la sua domenica, perché il primo stint non ha potuto che essere più breve (e più in difesa) di chi invece è partito sulle Medium; oltre a ciò, la necessità di dover coprire una seconda parte di gare su pneumatici Hard della durata di 45 giri lo ha esposto a un calo prestazionale nel finale, come certificato da una perdita di circa 20 secondi rispetto a Russell a partire dal momento in cui nessuno dei due si ritrovava con ulteriori pit stop da eseguire.
GP Singapore - Analisi dei tempi sul giro tenuti da Hamilton, Sainz e Perez
Andando a paragonare i cronologici di Lewis con due dei piloti che più han dovuto patire il traffico per gran parte dei 62 giri in programma (vale a dire Carlos Sainz e Sergio Perez), quel che emerge è che Hamilton non ha praticamente fatto la differenza rispetto a loro, se non nei primi frangenti, in cui era addirittura in terza posizione! Andando maggiormente in dettaglio, l'analisi del grafico in alto vede:
- Nel primo stint Hamilton guadagna 0.828 s su Sainz e 0.877 s su Perez;
- Nel secondo stint Hamilton perde 0.081 s da Sainz e 0.272 s da Perez;
Insomma, com'è facile capire, se Sainz non avesse perso tempo dietro a Yuki Tsunoda nei primi giri, molto probabilmente avrebbe soffiato a Hamilton la sesta posizione al traguardo, il che - considerando la P10 di partenza - fa capire ancora una volta quanto il potenziale della Ferrari oggi avrebbe permesso ai suoi due piloti di lottare per il podio.
Punti preziosi per Hulkenberg, gran gara in difesa per il pilota Haas
Nelle posizioni di rincalzo, con un nono posto Nico Hulkenberg conquista due punti preziosi per la sua squadra, che di conseguenza si ritrova a sole 3 lunghezze dalla VCARB nel Campionato Costruttori. Continuando con il trend delle ultime gare, appare quantomeno verosimile che ci possa essere il sorpasso tra le due scuderie menzionate, il che - come sappiamo - è cruciale sia da un punto di vista sportivo che economico, dal momento che i premi FIA vengono assegnati proprio in base a questa classifica.
Alastair Staley / Motorsport Images
I due piloti invece più vicini a conquistare un punto (senza però riuscirci) sono Franco Colapinto in P11 e Yuki Tsunoda in P12; ma oggi il pilota VCARB più in mostra è Daniel Ricciardo, che a un'anonima P18 accosta la magra consolazione del giro veloce - ottenuto con un pit stop tardivo per togliere il punto addizionale a Lando Norris, che lo deteneva fino a quel momento, e la nomina di "driver of the day".
Lionel Ng / Motorsport Images
Considerando che quest'ultima è più un tributo alla carriera dell'australiano che un riconoscimento degli sforzi di oggi, c'è da essere sicuri che Daniel - prossimo ad essere sostituito in VCARB da Liam Lawson - avrebbe fatto a meno di questa consolazione per allungare una carriera che, a sua detta, gli ha regalato tutto quel che desiderava meno un Titolo Mondiale...
Quattro settimane di pausa per un'insolita "pausa autunnale"...
Con la bandiera a scacchi che certifica la fine del Gran Premio di Singapore inizia un periodo di pausa insolito in questa fase della stagione, una specie di "pausa autunnale" che durerà quattro settimane e si concluderà nel weekend del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin - in programma dal 18 al 20 ottobre.
Alastair Staley / Motorsport Images
In vista di allora vi saluto e vi do appuntamento su queste pagine. A presto!
Indice
GP Singapore: un paio di brividi, ma poi Norris la porta a casa...
- Vittoria del Gran Premio mai in discussione per Norris, ma quei due errori...
- "Clean air is king": così matura il podio per Oscar Piastri
- Gara in salita per le due Mercedes, coi due piloti sfiniti dopo la bandiera a scacchi!
- Punti preziosi per Hulkenberg, gran gara in difesa per il pilota Haas
- Quattro settimane di pausa per un'insolita "pausa autunnale"...