Inarrestabile Max Verstappen: dopo Imola e Montreal, sbanca anche Barcellona!

(Immagine di copertina: F1)

Anche a Barcellona Max Verstappen applica la legge del più forte, e conquista la vittoria numero 61 della sua carriera in Formula 1. Così come accaduto a Imola e a Montreal, l'olandese è stato magistrale nel capitalizzare su ogni minimo errore dei suoi avversari, che quest'oggi rispondevano al nome di Lando Norris: il pilota McLaren non sfrutta così la sua pole position, e deve accontentarsi della piazza d'onore per la quarta volta in questo Mondiale 2024...

A seguire la classifica finale del Gran Premio di Spagna, sulla cui falsariga possiamo analizzare quanto accaduto oggi:

Seconda gara di fila "buttata via" dal muretto box McLaren, e Max ne approfitta!

Descrivere questo Gran Premio di Spagna come una gara vinta da Max Verstappen o persa da Lando Norris è un compito arduo, perché sarebbe sbagliato minimizzare da un lato i meriti del Campione del Mondo, che in questa fase della stagione sta sopperendo alla grande alle mancanze di una vettura che - si può dire - ha ormai perso il vantaggio prestazionale mostrato nel 2023; dall'altro lato, così come visto a Montreal, ci sono grosse colpe da attribuire agli strateghi McLaren, che molto probabilmente hanno privato il loro pilota di punta di quello che oggi sarebbe stato un successo meritatissimo.

Steven Tee / Motorsport Images

Ma entriamo nel vivo della gara, e capiamo in quale circostanza quest'ultima sia scivolata tra le mani di Max Verstappen: per farlo ci è molto utile il grafico a seguire, dove sono diagrammati i tempi sul giro tenuti dai due nell'arco dei 66 giri previsti. Prima di trarre le nostre conclusioni, è bene specificare che la sequenza di mescole di pneumatici scelta dai due contendenti nella loro strategia di gara (per entrambi a due soste ai box) è stata la medesima, vale a dire Soft - Medium - Soft.

GP Spagna - Analisi del passo gara tenuto da Verstappen e Norris

GP Spagna - Analisi del passo gara tenuto da Verstappen e Norris

Il primo stint è a favore di Verstappen, che mediamente gira poco meno di 0.2 s/giro più rapido dell'inglese della McLaren (nei successivi due la situazione si ribalterà specularmente): ai numeri però bisogna associare una lettura di gara allo stesso tempo attenta e spavalda da parte del campione della Red Bull, che in partenza ha bruciato Norris (anche mettendo due ruote sull'erba prima di arrivare in Curva 1, e che dopo un paio di tornate ha avuto ragione anche di George Russell, il quale allo stacco frizione era riuscito sorprendentemente a bruciare entrambi.

Sam Bloxham / Motorsport Images

Il sorpasso su Russell è riuscito con molta più difficoltà a Norris, che per sbarazzarsi del pilota Mercedes (nel momento in cui quest'ultimo è rientrato ai box per il suo primo pit stop) ha impiegato ben 16 giri. Sedici giri nei quali il gap dal leader Verstappen è salito a 5.1 s, un margine non incolmabile ma che ha messo l'olandese al riparo da un possibile undercut: con 50 giri ancora da percorrere, Lando avrebbe potuto riprendere Max con relativa calma pur senza ricorrere a strategie particolari, e invece è proprio in questo frangente che il muretto box McLaren lo ha messo in una condizione di svantaggio...

GP Spagna - Passo gara tenuto dai primi 8 classificati

GP Spagna - Passo gara tenuto dai primi 8 classificati

Come si vede dal grafico in alto, nei giri immediatamente successivi al sedicesimo tutti i front runners si sono fermati per cambiare pneumatici, tranne Norris e Leclerc, che hanno allungato il loro stint rispettivamente fino al giro 23 e al giro 24: per districarvi tra le tracce presenti nel grafico, quanto detto può essere dedotto osservando i primi picchi verso il basso, che rappresentano il giro veloce ottenuto da ciascuno a gomme fresche, nella tornata successiva all'out lap.

Tornando al caso specifico di Norris, il pit stop posticipato ha fatto sì che non solo il gap da Verstappen fosse passato da 5.1 s a 9.0 s, ma che tra i due si andassero a frapporre Russell, Hamilton e addirittura Sainz: in altre parole, gli strateghi del team di Woking hanno barattato un "tyre life delta" di 6 giri con una perdita di quasi 4.0 s e tre posizioni, il recupero delle quali ha fatto perdere ulteriore tempo prezioso a Lando (anche se ci ha regalato un duello a dir poco spettacolare con George, fatto di scambi di posizione ripetuti e sequenze di curve percorse side by side...). Una strategia poco lucida che onestamente non comprendo, ma sulla cui analisi dovranno lavorare in McLaren per evitare che errori simili si ripetano nei prossimi weekend.

Il resto dei giri fino alla bandiera a scacchi hanno visto un riavvicinamento di Norris a Verstappen frutto da un lato di una McLaren MCL38 più rapida della Red Bull RB20 al momento, dall'altro della gestione di gara del Campione del Mondo, che in caso di ricongiungimento del rivale voleva essere sicuro di avere ancora qualcosa da chiedere alle proprie gomme e alla propria vettura nei giri finali. Tutto è andato secondo i suoi piani, e come detto può festeggiare la 61esima vittoria in carriera: tra le 7 di quest'anno, le ultime tre testimoniano a pieno quanto Max sia per la sua squadra un valore aggiunto, il che è utile a smentire le voci che lo scorso anno attribuivano unicamente alla macchina guidata tutti i successi ottenuti!

Gara movimentata per Mercedes e Ferrari, ma concludono nelle stesse posizioni di partenza!

La lotta per il terzo gradino del podio è stata affare privato tra Mercedes e Ferrari, che dopo 66 giri tra strategie diversificate e frequenti cambi di posizione, hanno incredibilmente terminato la gara nelle stesse posizioni in cui erano partiti!

Al via, come menzionato in apertura, è stato George Russell a mettersi in una posizione dominante, sfilando addirittura primo in Curva 1... Anche se la leadership della corsa è stata persa al giro 3, in ottica podio le chances migliori erano senza dubbio in mano a lui: allora come mai è stato sopravanzato dal compagno di squadra?

Simon Galloway / Motorsport Images

Per dare la risposta a questa domanda, bisogna riavvolgere il nastro della gara in occasione della prima tornata di pit stop e capire quali siano state le scelte dei muretti box dei due team oggetto di questa analisi... Nello specifico, entrambi hanno deciso di diversificare le strategie dei loro piloti come segue:

  • Hamilton: Soft (16 giri) - Medium (27 giri) - Soft (23 giri);
  • Russell: Soft (15 giri) - Medium (21 giri) - Hard (30 giri);
  • Leclerc: Soft (24 giri) - Medium (23 giri) - Soft (19 giri);
  • Sainz: Soft (15 giri) - Medium (21 giri) - Hard (30 giri);

In retrospettiva, è facile dire che la sequenza di pneumatici corretta era quella per cui hanno optato Hamilton e Leclerc, esattamente come Verstappen e Norris in testa alla gara; tuttavia, con il degrado gomme che a quel punto del GP era ancora un'incognita, reputo corretta la decisione di splittare le strategie in entrambi i team. L'unico aspetto da migliorare probabilmente può essere visto nella lunghezza del primo stint di Hamilton e Leclerc, rispettivamente troppo corto e troppo lungo: se l'inglese è stato costretto poi ad allungare lo stint successivo con le Medium, il monegasco ha invece dovuto correre in maniera conservativa per i primi 24 giri...

Steven Tee / Motorsport Images

Col senno di poi, considerando che la strategia affidata da Ferrari a Leclerc era la più premiante, spiace che al termine del primo giro ci sia stato il duello (e il successivo contatto) con il compagno di squadra Sainz, a seguito del quale il pilota spagnolo ha tenuto la quinta posizione davanti a Charles. Da parte sua, Leclerc ha probabilmente pagato i secondi persi in questa circostanza con l'impossibilità di attaccare Russell nel finale, quando l'inglese era in crisi di gomme e il Ferrarista stava rinvenendo furiosamente su di lui. AI microfoni della stampa Leclerc ha espresso il suo disappunto per la manovra effettuata da Sainz, ma quest'ultimo ha rimandato le accuse al mittente...

"La lotta non è stata corretta, ma soprattutto non giusta in quel momento, perché sapevamo che dovevamo salvare la gomma tutti e due, soprattutto nell’ultima curva: ovviamente a quel giro in particolare io ho salvato come dovevo nell’ultima curva, ma ho visto Carlos che non ha salvato per niente e mi ha sorpassato la fine del rettilineo [...] È anche il suo Gran Premio di casa, credo che sia un momento importante per la sua carriera. Ha voluto fare qualcosa di spettacolare, ma non era il momento e ci è costato una posizione: non è stato un momento molto bello"

Charles Leclerc

"Per me la situazione era chiara, avevamo gomme Soft nuove e la Mercedes le aveva usate, per cui dovevamo andare all’attacco. Questo è quello che ho fatto. Non so cosa sia successo a Charles al primo giro, non so se abbia fatto un errore, ma ho avuto l’opportunità di sorpassarlo e non è che posso stare dietro per tutta la vita. Soprattutto perché da lì in poi sono andato all’attacco dalle Mercedes, ed ero vicino a superarle nel primo stint"

Carlos Sainz

A livello prestazionale, possiamo suddividere la lotta tra Ferrari e Mercedes "a coppie", esattamente con lo stesso criterio con cui le strategie sono state applicate alla gara: in questo modo possiamo ragionare a parità di condizioni, e comparare la gara di Hamilton con quella di Leclerc, e quella di Russell con quella di Sainz. Quest'ultimo confronto è ancor più veritiero, perché - come visto prima - i due hanno percorso stint della medesima durata.

GP Spagna - Passo gara tenuto da Norris, Hamilton e Leclerc

GP Spagna - Passo gara tenuto da Norris, Hamilton e Leclerc

Nella prima delle due comparative ho voluto aggiungere anche Lando Norris, per dare una misura di quanto sia il deficit cronometrico di Ferrari e Mercedes dalla McLaren, che - strategie sbagliate a parte - quest'oggi si è confermata il benchmark prestazionale per tutti.

Il confronto in questione vede un primo stint pressoché identico, con l'attenuante che il passo gara in quella circostanza era dettato molto dal traffico della Mercedes di George Russell; nel momento in cui Lewis esegue il suo primo pit stop, si può notare bene la fase (di 8 giri) in cui l'inglese gode di un vantaggio di oltre 1.0 s/giro sul monegasco dellla Ferrari; a ruoli invertiti, cioè con Leclerc a "indossare" le gomme più fresche, il vantaggio non viene replicato... Questo spiega come mai il secondo stint si concluda con un passivo per Hamilton di "soli" 0.4 s/giro. Nel finale di gara, con l'inglese senza ulteriori traguardi se non quello di mantenere la terza posizione sul podio guadaganata ai danni di Russell, il passo gara è ancora in favore di Charles, questa volta con un gap di 0.3 s/giro

GP Spagna - Passo gara tenuto da Russell e Sainz

GP Spagna - Passo gara tenuto da Russell e Sainz

Nel confronto tra i due piloti che hanno terminato la gara su pneumatici Hard, la scansione dei tre stint percorsi ci permette di stilare rigorosamente una progressione del passo gara su ciascuna delle mescole di gomma utilizzate nell'arco dei 66 giri, il che fornisce la "fotografia" che segue:

  • Stint 1 (Soft): +0.025 s/giro in favore di Sainz;
  • Stint 2 (Medium): +0.178 s/giro in favore di Russell;
  • Stint 3 (Hard): +0.202 s/giro in favore di Russell;

A beneficio di un'analisi più dettagliata, di seguito vi fornisco un istogramma che raccoglie i dati sul passo medio non solo dei due piloti appena comparati, ma di tutti i primi 8 classificati (che, numeri alla mano, oggi hanno fatto "un altro mestiere" rispetto alla concorrenza...).

GP Spagna - Analisi dei singoli stint dei primi 8 classificati

GP Spagna - Analisi dei singoli stint dei primi 8 classificati

La gara nel midfield premia le Alpine, che chiudono la zona punti

Per quanto riguarda le posizioni di rincalzo, la domenica di Barcellona sorride alla Alpine, che come predetto ieri dopo le qualifiche, conduce una gara lineare e porta a casa 3 punti, frutto della nona posizione al traguardo di Pierre Gasly (a +1'02"025 dal vincitore Verstappen) e della decima di Esteban Ocon (a +1'11"889 di distacco).

Sam Bloxham / Motorsport Images

Ai piedi della zona punti terminano Nico Hulkenberg, al quale sarebbe stato difficile chiedere di più in virtù del mezzo meccanico a sua disposizione, e Fernando Alonso, che al suo 21esimo Gran Premio di Spagna in carriera termina con un'anonima P12: in casa Aston Martin essere stati battuti sonoramente dalla stessa Alpine che a inizio stagione chiudeva le gare in coda alla classifica non è un buon segnale, ma pare che in occasione del Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone debutterà una monoposto profondamente evoluta rispetto alla AMR24 che poche soddisfazioni sta regalando a Fernando e a Lance Stroll...

Sam Bloxham / Motorsport Images

In conclusione, la corsa odierna conferma - purtroppo - le difficoltà palesate in qualifica sia da Visa CashApp RB che da Williams, con i piloti di queste due scuderie a contendersi poco più che le ultime 4 posizioni al traguardo. Anche qui possiamo leggere dei segnali preoccupanti, soprattutto per il team di Faenza, che proprio a Barcellona portava un esteso pacchetto di aggiornamenti: la speranza per loro è che nelle prossime tappe di questo Mondiale possa aumentare la comprensione del funzionamento di queste parti, e con essa la prestazione fornita a Ricciardo e Tsunoda!

La situazione di classifica nel Mondiale in vista del GP d'Austria

Chiudiamo questa nostra analisi post-gara con una rapida occhiata alle classifiche del Mondiale, che vedono pochi stravolgimenti quanto, piuttosto, un quadro che si va via via delineando...

Eh sì, perché se Verstappen comanda saldamente in Classifica Piloti, alle sue spalle si materializza il sorpasso di Norris ai danni di Leclerc: per il Ferrarista le ultime due gare hanno portato solamente 10 punti in dote, mentre le migliori prestazioni e la grande consistenza di Lando e della sua McLaren fanno sì che il primo inseguitore del Campione del Mondo sia ora proprio l'inglese... 

Anche in Classifica Costruttori il trend è simile, e seppur Red Bull sia ancora in testa, le mancate prestazioni di Perez (oggi solo ottavo al traguardo) fanno sì che la McLaren (assieme alla Ferrari) possano rappresentare delle minacce concrete per il team di Milton Keynes. Nelle posizioni di bassa classifica, invece, è avvenuto il pronosticato sorpasso di Alpine ai danni di Haas, adesso indietro di una sola lunghezza... L'unica squadra ancora a quota zero punti è la Kick Sauber (o Stake che dir si voglia).

Il prossimo fine settimana vedrà le squadre tornare subito in pista per il Gran Premio d'Austria a Spielberg, su quel Red Bull Ring che costituisce l'appuntamento di mezzo all'interno del trittico di weekend di gara che stiamo vivendo. Ci ritroviamo quindi su queste pagine sabato prossimo per il nostro articolo post-qualifiche, nella speranza che questo Mondiale di Formula 1 continui a offrirci lo spettacolo che è tornato a regalare negli ultimi mesi...

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