Prove Libere GP Singapore: Sainz e Leclerc illuminano di rosso il venerdì a Marina Bay!

(Immagine di copertina: Pirelli Motorsport)

Come ogni venerdì, le prime due sessioni di prove libere ci danno la possibilità di schiarire le idee riguardo i rapporti di forza tra i vari team. Di seguito riportiamo i risultati completi di FP1 e FP2, che andiamo subito ad analizzare.

Ferrari sorprendentemente davanti a tutti su un circuito da alto carico!

La prima sorpresa, inutile girarci attorno, sta nel trovare le due Ferrari di Leclerc e Sainz in cima alla lista dei tempi sia nella sessione mattutina che in quella pomeridiana, disputata sotto l'illuminazione artificiale dell'impianto di Marina Bay.

"Probabilmente questo è stato il nostro miglior venerdì dall’inizio della stagione, un po’ inatteso su una pista di questo tipo ma abbiamo fatto un bel lavoro. La qualifica però è domani, non oggi, e sarà molto una questione di preparazione e gestione delle gomme. In ogni caso è sempre meglio partire da queste posizioni che a centro gruppo!"

Frederic Vasseur

Nonostante la differenza di condizioni - sia ambientali che di "track evolution" - abbiamo potuto osservare un comportamento simile da parte della SF-23, molto stabile in frenata e difficilmente tendente al sottosterzo. Correre su un tracciato da altissimo carico aerodinamico, evidentemente, manda la vettura del team di Maranello molto meno in crisi di quanto non facciano le piste con lunghi curvoni: è in appoggio che emergono i mali della monoposto del Cavallino, e a Marina Bay curve di questo tipo sono veramente poche.

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Oltre a ciò, aver disputato in notturna la sessione di FP2 (dalla quale trarremo la maggior parte delle nostre conclusioni, essendo in queste condizioni che si disputeranno qualifiche e gara) ci ha consentito di osservare la presenza di tante scintille al passaggio delle due SF-23... Pur essendo il manto stradale molto sconnesso in alcune zone, è stato interessante notare come in rettilineo il manifestarsi delle scintille fosse cadenzato: questo, a mio parere, indica che in quei frangenti stava insorgendo del porpoising sulle due Ferrari.

Andy Hone / Motorsport Images

A differenza di altre occasioni, tuttavia, questo fenomeno non è da considerarsi totalmente negativo, in quanto indica che gli ingegneri Ferrari hanno da subito trovato un setup con altezze da terra che garantiscono il miglior compromesso possibile tra generazione di carico aerodinamico e (inevitabilmente) porpoising. Proprio a Monza, nell'ultimo appuntamento, avevamo visto qualcosa di simile sempre in casa Ferrari...

Motorizzati Mercedes con performance simili: può svettare la McLaren?

Alle spalle di Sainz e Leclerc troviamo, racchiusi in pochi decimi, le due Mercedes di Russell (P3) e Hamilton (P5), assieme all'Aston Martin di Fernando Alonso (P4) e alla McLaren di Lando Norris (P6).

Jake Grant / Motorsport Images

Sebbene le prestazioni di tutte queste monoposto motorizzate Mercedes siano state simili - all'appello manca la Williams, la quale si sospettava potesse andare in crisi qui a Singapore - mi aspetto che la McLaren guidata da Norris possa avere qualcosa in più in termini di velocità sul giro secco rispetto agli avversari menzionati. Infatti il pilota inglese ha seguito un piano di lavoro che ha reso il suo venerdì un po' incomparabile rispetto a Mercedes e Aston Martin, per cui una prima grossolana analisi dei suoi tempi sul giro stampati su pneumatici di mescola differente mi fa pensare che Lando non abbia estratto la prestazione massima dalle Soft indossate a metà FP2.

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Hamilton e (soprattutto) Alonso hanno invece dimostrato di poter contare su un passo gara più rapido delle due McLaren, sebbene anche in questo caso non sono da escludere sorprese nel momento in cui tutti quanti si metteranno a parità di condizioni. Un aspetto fondamentale da segnalare, e sul quale ritorneremo a proposito di Red Bull, è che il tracciato di Singapore è storicamente avverso ai sorpassi, per cui il risultato che tutti saranno in grado di cogliere in qualifica assume una rilevanza maggiore che altrove: non stiamo certo parlando di Monaco, ma non siamo nemmeno troppo distanti da uno scenario del genere...

"Credo che come a Monza, la Ferrari sia di nuovo fuori portata per noi. La Red Bull invece sarà veloce domani, quando servirà! Quindi è molto combattuta, puoi essere quinto o sesto o magari finire fuori dalla Q3. Nel giro di due decimi ci sono molte vetture, quindi sarà molto difficile. Dobbiamo essere essere pronti a fare un buon giro in Q2 e Q3"

Fernando Alonso

Mark Sutton / Motorsport Images

Pertanto, a corollario di questo ragionamento, appare chiaro come avere una vettura dal passo gara più competitivo rispetto a un team rivale può servire a poco, se si è costretti a rimanere alle spalle di questi ultimi in aria turbolenta... In uno scenario di gara come quello descritto, le occasioni di sorpasso possono facilmente limitarsi all'adozione di strategie diverse o a qualche elemento di imprevedibilità (leggi Safety Car o Virtual Safety Car).

Come mai Red Bull appare in difficoltà? Quali chance hanno Verstappen e Perez di recuperare?

La sorpresa in negativo delle prove libere tenute oggi è, per una volta, Red Bull. Il team anglo-austriaco è apparso davvero in difficoltà tra le curve di Singapore, specialmente quando è stato il momento di effettuare una simulazione di qualifica su pneumatici Soft: in quel momento abbiamo visto le RB19 in crisi di grip come mai prima d'ora in questa stagione, tanto nelle mani di Verstappen quanto in quelle di Perez.

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Provare a comprendere il motivo di questa carenza di grip non è semplice, soprattutto se si pensa che la RB19 si è distinta per tutto il 2023 come una vettura completa, in grado di performare sia su tracciati che premiavano l'alto carico aerodinamico, sia su quelli - vedi Monza - che invece prediligevano l'efficienza aerodinamica.

L'unica condizione ambientale che aveva dimostrato di poter mettere in ginocchio Red Bull, finora, erano state le basse temperature di Australia e Canada (gare nelle quali, per la cronaca, Verstappen aveva comunque vinto ma con un margine inferiore sugli avversari). Ma oggi a Singapore, persino nella sessione disputata in notturna, le temperature sono sempre state superiori ai 30°C... La spiegazione, evidentemente, deve risiedere altrove: che si tratti di un setup gravemente errato?

"Il risultato ottenuto non è quello che ci aspettavamo oggi, abbiamo faticato molto con il bilanciamento della vettura. Nelle FP2 abbiamo provato alcune cose che funzionavano e altre no, ma non siamo mai riusciti a mettere insieme il tutto. Cercheremo di migliorare, ma il divario è grosso [...] Le Ferrari sono molto veloci, ma siamo noi a non essere dove ci aspettavamo..."

Max Verstappen

"Ci aspettavamo che la Ferrari fosse molto forte qui, ma noi siamo troppo lontani. Speriamo che domani riusciremo a recuperare, ma mi aspetto una sfida piuttosto difficile [...] Abbiamo sofferto parecchio sul posteriore, specialmente nelle FP2, per cui ci sono molte cose da esaminare: speriamo di trovare un buon setup per la gara, sapendo che qui le qualifiche sono molto importanti"

Sergio Perez

Una conferma la potremo avere già domattina in FP3: se le RB19 potranno permettersi di girare con altezze da terra minori senza compromettere il bilanciamento globale, la carenza di grip al posteriore lamentata soprattutto da Perez diventerà un brutto ricordo, e potremo archiviare le difficoltà del venerdì come dovute a un setup di partenza errato; viceversa, è plausibile pensare che per la prima volta in stagione il vincitore non indossi una tuta Red Bull...

Analisi dei passi gara: cosa aspettarci dai 62 giri di gara nella domenica di Marina Bay?

Concludiamo la nostra analisi del venerdì parlando delle simulazioni di passo gara effettuate al termine delle FP2 da un po' tutti i team. Questi i tempi stampati nei long run, con la mescola di pneumatici utilizzata indicata tra parentesi:

  • Alonso (M): 1'37"869 - 1'38"634 - 1'37"902 - 1'38"429 - 1'38"115 - 1'38"170 - 1'38"246 - 1'38"560 (Passo medio: 1'38"2);
  • Perez (M): 1'38"078 - 1'38"428 - 1'38"282 - 1'38"049 - 1'38"259 (Passo medio: 1'38"2);
  • Norris (S): 1'38"031 - 1'37"879 - 1'38"341 - 1'37"894 - 1'38"675 (Passo medio: 1'38"2);
  • Hamilton (M): 1'38"535 - 1'38"422 - 1'38"191 - 1'38"292 - 1'38"224 - 1'38"113 - 1'38"973 - 1'38"339 (Passo medio: 1'38"4);
  • Sainz (M): 1'38"780 - 1'38"559 - 1'38"574 - 1'38"233 - 1'38"099 - 1'38"091 - 1'38"385 - 1'38"825 - 1'38"510 (Passo medio: 1'38"5);
  • Russell (M): 1'38"214 - 1'37"761 - 1'38"386 - 1'38"600 - 1'38"576 - 1'38"600 - 1'39"138 (Passo medio: 1'38"5);
  • Stroll (M): 1'38"437 - 1'38"202 - 1'38"464 - 1'38"817 (Passo medio: 1'38"5);
  • Verstappen (M): 1'38"221 - 1'38"330 - 1'38"567 - 1'38"579 - 1'38"649 - 1'39"165 (Passo medio: 1'38"6);
  • Leclerc (M): 1'38"122 - 1'38"239 - 1'38"091 - 1'38"883 - 1'38"472 - 1'38"978 - 1'39"368 - 1'39"155 (Passo medio: 1'38"7);

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Come si può osservare dai tempi sul giro, tra le 5 migliori monoposto al momento (Red Bull, Ferrari, Mercedes, Aston Martin e McLaren) non ci sono differenze significative: l'unico pattern che si può ricavare, al di là del discorso già affrontato sulla necessità di avere un ritmo decisamente superiore agli avversari se si hanno delle velleità di sorpasso in gara, è che le due Ferrari soffrono un degrado gomme superiore rispetto agli altri. Ma, senza volerci ripetere, se c'è un tracciato sul quale si può far fronte a questa carenza, è proprio quello di Marina Bay. Staremo a vedere...

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