Qualifiche a Spa: Verstappen di un altro pianeta, ma una penalità dà la pole a Leclerc!

(Immagine di copertina: Motorsportweek.com)

Solo una penalità poteva fermare un Max Verstappen in una forma straripante, e così è stato. A dispetto di un giro di qualifica più veloce di 8 decimi rispetto al primo inseguitore - questa volta Leclerc, la penalità di 5 posizioni in griglia per sostituzione del cambio sulla sua RB19 significa che l'olandese partirà solo sesto in gara. Una posizione che comunque non gli preclude nulla, tale è il vantaggio che ha sulla concorrenza qui a Spa-Francorchamps.

Questa la classifica al termine della sessione di qualifiche sullo storico tracciato belga:

Qualifiche bagnate, alla fine il DRS dà una mano a Red Bull

Le qualifiche si sono disputate per larga parte su pista bagnata, fino a quando - poco prima dell'inizio del Q3 - la Direzione Gara ha avvallato l'uso del DRS, circostanza che di solito avviene quando i commissari giudicano la pista sufficientemente asciutta.

Michael Potts / Motorsport Images

Decisione corretta, dato che la traccia asciutta era a quel punto importante, ma che ha comunque dato un vantaggio a Red Bull. Come mai?

Sappiamo che l'assieme "diffusore / beam wing / ala posteriore / DRS" della RB19 è il più efficiente aerodinamicamente quest'anno, per cui ogniqualvolta ci sono le condizioni per usare l'ala mobile, Verstappen e Perez ne traggono gran beneficio. Ciò non si verifica solamente quando gli ingegneri di Milton Keynes decidono di optare per un setup molto carico aerodinamicamente, evidentemente convinti che ci sia più laptime da guadagnare in curva che in rettilineo.

"In Q2 eravamo tutti molto vicini, in condizioni molto difficili perché la pista si stava asciugando rapidamente: nel mio ultimo giro non avevo la fiducia necessaria per spingere di più... Sono stato molto fortunato ad essere in decima posizione. In Q3, con due set di pneumatici, sai che puoi rischiare un po' di più, ed è quello che abbiamo fatto nell'ultimo giro. Domenica dovrò retrocedere con la penalità che ho, ma era il massimo che potessi fare oggi"

Max Verstappen

Lo scorso GP di Ungheria è stato un esempio in tal senso, ma - senza divagare ulteriormente - sarebbe sbagliato pensare che il miglior crono di questo venerdì sia stato solo figlio del DRS: quest'ultimo può aver contribuito per 3 decimi al massimo, ma il restante mezzo secondo che Max ha inflitto a Charles, Lewis e al compagno di squadra Checo lo avrebbero tenuto comodamente in pole in qualunque caso.

Ottima prestazione Ferrari con entrambi i piloti, McLaren si "scioglie" nel finale?

La seconda posizione di Charles Leclerc (poi divenuto primo) e la quinta di Carlos Sainz (poi divenuto quarto) rappresentano un buon punto di partenza per costruire una gara con il podio come obiettivo: il setup scelto per le due SF-23 è da carico medio-basso, il che se in Q1 e in Q2 ha creato dei grattacapi, sull'asfalto asciutto del Q3 è stato un punto di forza.

Steven Tee / Motorsport Images

Anche in gara, stando alle previsioni meteo che escludono pioggia, avere un livello di carico aerodinamico basso può costituire un'opportunità di difesa in grado di neutralizzare il passo anche di vetture più veloci. D'altro canto, come sempre questo significa demandare agli pneumatici la ricerca del grip che il corpo vettura non riesce a fornire, il che si ripercuote negativamente sul degrado degli stessi.

"Non è stata una brutta qualifica per noi, soprattutto in queste condizioni. È sempre difficile mettere insieme tutto, ma ho lavorato molto in queste condizioni, dato che qualche gara fa non mi sentivo molto a mio agio. E sembra che questo abbia dato i suoi frutti, anche se la pole non era certo per noi oggi: Max era troppo veloce. Ciò detto, abbiamo un'ottima posizione di partenza per domenica. Vedremo come andrà, c'è ancora molto lavoro da fare per raggiungere le Red Bull"

Charles Leclerc

Essendo il weekend di Spa uno dei 6 in stagione col formato Sprint, in mattinata si è disputata un'unica sessione di prove libere: se a ciò aggiungiamo che la presenza di forte pioggia ha ridotto al minimo l'azione in pista, si capisce come nessun team abbia in mano dati relativi al passo gara e al consumo delle coperture. Anche per questo motivo la scelta adottata da Ferrari pare quantomeno coraggiosa: se si dovesse rivelare scriteriata, saranno solo i 44 giri di domenica a dirlo...

Zak Mauger / Motorsport Images

Nel confronto tra i due piloti, i quasi due decimi (0.164 s) con cui Leclerc si impone su Sainz paiono un distacco in linea con le prestazioni che i due hanno mostrato nel corso dell'anno, se si escludono condizioni particolari che hanno esaltato o affossato l'uno o l'altro a fasi alterne. Nonostante il gap contenuto, tuttavia, tra i due piloti Ferrari ci sono Perez e Hamilton, con quest'ultimo più efficace del compagno di squadra Russell principalmente per via di un assetto più "da asciutto".

"Le condizioni di pista erano insidiose, ogni volta che siamo usciti dai box abbiamo trovato una situazione sempre diversa. Siamo riusciti a fare dei buoni giri in Q1 e Q2, poi in Q3, ma l'ultimo giro onestamente non è stato uno dei miei migliori: ho avuto uno spavento tra curva 8 e curva 9 che mi è costato probabilmente qualche posizione, però nel complesso sono contento di essere riuscito a essere arrivato in Q3 in condizioni difficili, arrivando peraltro quarto"

Carlos Sainz

"È stato tutto molto frenetico, perché la pista si asciugava in continuazione: ogni giro era più veloce dell’altro, e in termini di setup è stato difficile passare dal bagnato all’asciutto... speriamo di averlo fatto bene! Sentivo molto bene la macchina, anche se nel secondo settore abbiamo perso parecchio tempo. Alla fine, eravamo molto lontani da Max, il suo giro è stato impressionante. Siamo comunque soddisfatti del nostro punto di partenza"

Lewis Hamilton

Chi ha optato per un assetto completamente "da bagnato" (quindi con ali estremamente cariche nella speranza che la pioggia continuasse a cadere anche in Q3) sono state le due McLaren. Complice l'impossibilità di modificare il setup in vista della gara, Piastri e Norris si ritrovano ora con due MCL60 tanto efficaci sui lunghi curvoni di Spa quanto lente in rettilineo.

Steven Tee / Motorsport Images

E vien da dire che è un peccato che la Q3 sia stata disputata in condizioni da asciutto, perché le prime due manches di qualifica avevano mostrato un Oscar Piastri imprendibile: se il tracciato non si fosse asciugato così velocemente, molto probabilmente avremmo assistito alla prima - meritatissima - pole position del giovane pilota australiano anzichè una "misera" P6 (che diventa P5 dopo la penalità a Verstappen).

"Sono contento della P6 in qualifica, anche se penso che potessi estrarre qualcosa in più in Q3. Siamo stati molto veloci fino a quel punto, ma poi la pista si è asciugata molto, e quello è stato il mio prima sul giro sull'asciutto a Spa con una monoposto di Formula 1. Speravo che sarebbe rimasto un po' più bagnato, ma nel complesso non è male. Vedremo cosa possiamo fare da lì"

Oscar Piastri

Meno a suo agio per l'intero pomeriggio è stato Lando Norris, ma questa volta a causa di un suo errore di guida: al termine del Q1 uno "snap" approcciando l'ultimo settore lo ha costretto ad un'escursione in ghiaia, che ha compromesso il suo fondo - e con esso i tempi sul giro nelle manches successive. Essere in P7 immediatamente alle spalle del compagno di squadra Piastri è comunque un buon risultato per Norris, una limitazione dei danni pressoché perfetta.

Le Alpine eliminate in Q2 nel momento peggiore per la squadra

In casa Alpine piove sul bagnato: in mattinata è arrivata una serie di annunci circa il licenziamento di parte del personale senior della squadra. Su tutti, le figure chiave a dover salutare la compagine di Enstone sono il Team Principal Otmar Szafnauer e il Direttore Sportivo Alan Permane. Proprio quest'ultimo era in Alpine (in precedenza Benetton, Lotus e Renault) da 35 anni: mandare via un ingegnere del suo spessore la dice lunga sul momento difficile del team francese.

Queste "epurazioni" fanno parte di un quadro più ampio in cui l'intero team è in fase di ricostruzione: solo poco tempo fa era stato il CEO Laurent Rossi (molto duro ad inizio 2023 nel giudicare l'operato nelle prime gare) ad abbandonare Enstone per far posto a Philippe Krief.

Alla lista dei partenti, per non farsi mancare niente, si aggiunge il Direttore Tecnico Pat Fry. Questi, annusando un clima tutt'altro che sereno, è riuscito a trovare spazio in Williams per proseguire una carriera in Formula 1 che annovera anche dei Titoli Mondiali.

Michael Potts / Motorsport Images

In tale contesto, la qualifica di Esteban Ocon e Pierre Gasly è stata sottotono: entrambi eliminati in Q2, con lo stesso Ocon autore di un'uscita di pista in curva 9 che ha danneggiato la sua Alpine e lo ha estromesso dalla fase finale.

"Non è stata una giornata facile in pista e sono dispiaciuto di non essere entrato in Q3. Le condizioni meteo hanno reso la sessione difficile per tutti, ma sfortunatamente sono andato a muro in Curva 9, il che ha danneggiato la vettura e non non ci ha permesso di fare un secondo giro spinto con gomme Soft quando la pista era al meglio. Domani abbiamo la possibilità di fare punti con la Sprint Race, quindi punteremo sicuramente a un bel risultato, mentre domenica sarà dura partire dalla P15 in griglia, ma daremo il massimo"

Esteban Ocon

Daniel Ricciardo fuori in Q1, ma la confidenza con la sua Alpha Tauri aumenta...

Chiudiamo l'analisi delle qualifiche del Gran Premio del Belgio parlando un attimo della prestazione di Daniel Ricciardo (in P19), questa volta uscito sconfitto dal confronto interno con Yuki Tsunoda (in P11).

Andy Hone / Motorsport Images

Il pilota australiano era riuscito a completare in Q1 un giro che gli avrebbe permesso di progredire in Q2, ma il motivo per cui tale giro sia stato annullato (per taglio della pista in curva 4) ce lo spiega lui stesso...

"Ho provato ad affrontare l'Eau Rouge a tutto gas. Sono entrato in pieno e ho sentito la macchina iniziare a muoversi, per cui ho dovuto alzare un po' il piede e ciò mi ha portato un po' fuori linea... A quel punto mi trovavo nella parte più bagnata della pista, e non potevo davvero fare molto di più: ho dovuto lasciar andare la macchina... Penso che in quel giro, anche senza l'Eau Rouge, probabilmente avrei potuto guadagnare più tempo. Ovviamente il risultato di oggi è frustrante e deludente: ovviamente ci sono ancora cose che possiamo migliorare, ma è un peccato iniziare domenica partendo in fondo"

Daniel Ricciardo

Il sabato belga prevede la Sprint Shootout (alle ore 12.00 italiane) e la Sprint su una distanza di 15 giri, a partire dalle 16.30 italiane. La giornata al momento è minacciata dal rischio pioggia, quindi non è escluso che ci siano delle variazioni di programma in caso di impraticabilità del tracciato.

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