Qualifiche GP Canada - La pioggia di Montreal eleva Verstappen e lascia Leclerc in Q2

L'esito delle qualifiche sul Circuit Gilles Villeneuve non manca di regalare molte sorprese, fuorché il nome del pole sitter: ancora una volta - per la 25esima in carriera - Max Verstappen...

Parlando di sorprese e colpi di scena, intanto, si rende necessario allegare sia la classifica finale che la griglia di partenza per la gara. Infatti nella notte italiana ci sono state delle penalizzazioni che hanno stravolto l'ordine di partenza stabilito dai risultati in pista...

  • Hulkenberg retrocesso dalla P2 alla P5 per non aver rispettato il delta time in condizioni di pericolo (ad inizio Q3, quando Oscar Pistri era finito contro le barriere provocando poi una bandiera rossa);
  • Sainz retrocesso dalla P8 alla P11 per impeding su Gasly, che per colpa di questa azione si è ritrovato addirittura eliminato nella prima porzione di qualifica;
  • Stroll retrocesso dalla P13 alla P16 per impeding sull'altra Alpine, quella di Esteban Ocon (episodio avvenuto in Q2);
  • Tsunoda retrocesso dalla P16 alla P19 per impeding su Nico Hulkenberg (dopo aver fatto lo stesso con Charles Leclerc, aggiungerei) nel finale del Q1;

Veniamo quindi all'analisi di quanto successo, provando a classificare le prestazioni mostrate in qualifica tra chi ha massimizzato (o addirittura ecceduto) il potenziale della propria vettura e chi invece non ha raccolto quanto avrebbe potuto sperare.

Mark Sutton / Motorsport Images

Nota a margine: quello di promuovere o bocciare i piloti resta un "esercizio" valido solo nella misura in cui si prova a dare una chiave di lettura alla singola sessione o al singolo weekend; sappiamo benissimo che ci sono una miriade di fattori, spesso non sotto il loro controllo, che possono trasformare un ottimo weekend in un disastro. Niente "pagelle" o "timbri" quindi, solo un'analisi su quella che è stata la capacità di finalizzazione di questo o quell'altro pacchetto pilota/squadra.

Verstappen, Hulkenberg e Albon tra le eccellenze del sabato a Montreal

La 25esima pole position della carriera in Formula 1 di Max Verstappen è frutto di una situazione mai sfuggita di mano al Campione del Mondo e al suo team. Consci del loro potenziale, prima di ognuna delle sessioni dal Q1 al Q3 hanno deciso di attendere anche parecchi minuti davanti al semaforo rosso in uscita dalla pit lane: questa strategia, che porta con sè lo svantaggio di far calare la temperatura degli pneumatici, ha permesso all'olandese di avere pista libera in ogni circostanza.

Andy Hone / Motorsport Images

E questo, in una sessione caratterizzata da una pioggia di intensità variabile, gli ha dato un vantaggio strategico non da poco: intendiamoci, un giro al limite bisogna comunque portarlo a termine anche se si parte dai migliori pressupposti strategici, ma per Verstappen questo non è mai un problema. Anche per questo parliamo di un 2 volte Campione del Mondo, che con molta probabilità tra qualche mese raggiungerà quota 3.

"Ieri non era stata una sessione fantastica. Abbiamo cambiato un po’ la macchina, ma oggi la pista era bagnata ed è stato tutto diverso: in queste condizioni bisogna sempre restare sul pezzo mantenendo la massima attenzione... La pista era scivolosa in alcuni punti, ma ho preso le decisioni giuste al momento giusto per fare i tempi e siamo molto contenti. Domani magari sarà asciutto e sarà tutto diverso, però abbiamo una buona macchina per la gara"

Max Verstappen

Il secondo miglior tempo è stato firmato da Nico Hulkenberg, bravo ad inizio Q3 a mettere in temperatura gli pneumatici quando più serviva... Tant'è vero che, a seguito della bandiera rossa per l'incidente di Oscar Piastri, le condizioni meteo sono peggiorate e nessuno è più riuscito a migliorare il proprio miglior tempo.

Jake Grant / Motorsport Images

L'ingenuità che gli è costata 3 posizioni non incide comunque più di tanto, perché in condizioni di gara normali Nico è destinato a retrocedere, per lasciare il passo a vetture ben più competitive della sua Haas...

“Mi sono divertito! Sono state qualifiche pazzesche, in condizioni variabili davvero complicate, soprattutto qui con i muri così vicini alle uscite a velocità alte. Prima con le gomme da asciutto, poi da bagnato, poi ancora da asciutto e nuovamente da bagnato. Bisogna sempre adattarsi, ma è stato divertente e con un risultato inatteso: sono felicissimo ed è stato un super lavoro del team. Credo che ce la siamo cavata piuttosto bene, senza fare nessun errore clamoroso: credo che alla fine sono qui per questo. Secondo le previsioni sarà molto difficile tenere una buona posizione, la gara sull’asciutto sarà una storia del tutto diversa, ma cercherò di fare il possibile per ottenere un buon risultato"

Nico Hulkenberg

Alle spalle di Verstappen troviamo quindi la Aston Martin di Fernando Alonso, presenza costante ieri nelle prime posizioni, e le due Mercedes (rispettivamente di Hamilton e Russell). Le loro qualifiche sono state ottime, soprattutto considerando che il duo Mercedes non si era distinto sotto la pioggia delle FP3: partendo da questa prospettiva, partire con entrambe le macchine in seconda fila può essere considerato il massimo risultato auspicabile per il team anglo-tedesco. 

Mark Sutton / Motorsport Images

Cosa potranno riuscire a fare in gara Lewis e George? Molto dipenderà dal meteo, ma se non ci dovesse essere pioggia è verosimile immaginare un podio come possibile risultato: le uniche minacce alle loro spalle (le due Ferrari e la Red Bull di Perez) partono molto indietro, per cui i due piloti Mercedes dovranno costruire un margine di sicurezza nei loro confronti, approfittando del traffico alle proprie spalle.

Patrick Vinet / Motrosport Images

Menzione d'onore per Alex Albon, che porta la sua Williams in Q3 dopo aver concluso il Q2 in prima posizione! Fondamentale è stata per lui la scelta di montare nella sesonda tranche di qualifica gli pneumatici da asciutto (Soft, nella fattispecie) prima di tutti gli altri: questo ha determinato una maggiore facilità nel trovare confidenza su una pista ancora infida, e Alex è stato premiato con l'ingresso nella top 10 di giornata.

Personalmente sono convinto che senza la bandiera rossa in Q3, Alex avrebbe potuto migliorare ancor più quella che è la sua nona posizione di partenza, perché il passo mostrato al sabato fa pensare che abbia davvero fatto la differenza (non solo rispetto al suo compagno di squadra Sargeant, per il quale c'è l'attenuante dell'inesperienza sul bagnato, ma anche contro colleghi che guidano vetture con più carico aerodinamico).

Leclerc "comanda" il gruppo dei delusi: con lui Perez, Stroll e... Tsunoda!

Chi invece ha più da recriminare è Charles Leclerc, che partirà solo decimo dopo un weekend che fino al momento del Q2 non aveva azzerato le sue velleità di pole position. Nell'analisi delle prove libere avevamo detto come la Ferrari SF-23 si trovasse molto bene sull'asciutto ma l'arrivo della pioggia potesse costituire un problema: in FP3, in realtà, Charles aveva guidato molto bene e una buona posizione era ampiamente alla sua portata. Cos'è successo allora?

Mark Sutton / Motorsport Images

Beh, è successo l'ennesimo problema di comunicazione tra pilota e muretto box: mentre Albon girava (bene) con le Soft, tutti gli altri - tra cui Charles stesso - erano sulle Intermedie. Il monegasco ha provato a chiedere di passare immediatamente alle Soft, ma il box gli ha detto di completare almeno un giro lanciato con gli pneumatici "calzati" in quel momento.

Non è una chiamata strategica del tutto sbagliata, perché se Leclerc avesse montato le Soft in concomitanza con un aumento dell'intensità della pioggia, adesso saremmo a parlare di un disastro strategico. Invece, completando quel che in inglese viene detto "bunker lap", ci si è assicurati di avere almeno un tempo sul giro decente all'attivo.

Il problema è stato che, trascorso il tempo di completare un giro e tornare ai box nel successivo, a Charles è rimasto un solo vero giro in condizioni di "semi-asciutto": in quel giro ha commesso un errore, e ciò lo ha tagliato fuori dal Q3...

“Io non ho fatto un bel lavoro: eravamo in tanti con questo piano e alla fine non ce l’ho fatta io rispetto agli altri. Parleremo con la squadra per migliorare, perché non è stata una giornata bella. Io mi sono lasciato un po’ andare, ma c’è tanta passione e voglia di fare bene, e oggi non è andata come volevamo noi. Guardando alla gara, se sarà asciutto si potrà fare una bella rimonta. Dove poter arrivare lo vedremo, ma abbiamo una macchina che è stata competitiva venerdì: le sensazioni sono state molto buone ieri, questo è un aspetto positivo”

Charles Leclerc

Le "colpe" di questa eliminazione quindi sono da dividere tra pilota (che ha commesso un errore di guida) e squadra, che ascoltando le sue indicazioni avrebbe potuto abbattere il rischio di rimanere fuori copiando la strategia usata dalla Williams con Albon. Trascorso del tempo dopo un'iniziale rabbia agonistica, Leclerc ha poi ammesso che effettivamente se ci sono delle colpe, sono da distribuire tra lui e la squadra.

Gli altri delusi di giornata, come anticipato, sono Perez e Stroll (con prestazioni non a livello di ciò che la RB19 e la AMR23 mettono a loro disposizione). Solo fino a 2 o 3 Gran Premi fa si parlava di Checo come avversario di Max Verstappen per il Mondiale, ma tra Monaco, Barcellona e Montreal siamo ormai a tre qualifiche fuori dalla top 10 per lui: che si tratti di non reggere l'enorme pressione di sentirsi in lotta per il Mondiale oppure semplicemente di problemi tecnici, il solco in casa Red Bull è ormai segnato.

"È stato un disastro: quando siamo passati alle gomme da asciutto era troppo tardi, ed eravamo anche in una posizione sbagliata in pista con un’Alfa Romeo davanti. Una volta che abbiamo preso la temperatura ha cominciato a piovere più forte ed era troppo tardi, quando siamo passati alle intermedie la pista era troppo bagnata. Ieri era stata una giornata positiva, e anche oggi sul bagnato andavamo abbastanza bene prima delle qualifiche, ma non siamo riusciti a mettere in pista il nostro potenziale. Domani sarà dura rimontare, perché abbiamo visto un passo gara molto forte da parte di altri team, come Ferrari, Aston Martin e Mercedes...”

Sergio Perez

Infine, tra i delusi mi sento di includere anche Yuki Tsunoda, perché a Montreal ha guidato bene per tutto il weekend, e nonostante un Alpha Tauri non in palla (anche De Vries è stato eliminato in Q1) avrebbe potuto ottenere un buon piazzamento di partenza. Invece una serie di errori procedurali, tra cui gli impeding su Leclerc e su Hulkenberg in Q1, hanno compromesso il sabato di Yuki. Anche lui, insomma, dimostra la tesi di partenza: essere veloci non basta, bisogna anche saper finalizzare.

Cosa può accadere in gara?

La gara scatterà alle ore 20.00 italiane: molto del suo andamento sarà dettato - come già ribadito - dalle condizioni meteo, ma in caso di svolgimento lineare sarà interessante vedere con quanta facilità le due Ferrari potranno rimontare dalla P10 di Leclerc e dalla P11 di Sainz.

Volendo chiudere con un pronostico circa il podio al quale potremmo assistere, mi sento di dire che Verstappen, Alonso e Hamilton hanno tutto per risucire a conservare le loro posizioni di partenza.

Tempo di lettura: minuti