Prima pole in stagione per Sainz in Messico, battuti Verstappen e Norris!
(Immagine di copertina: Carlos Sainz)
Alla conclusione della terza sessione di prove libere in Messico, le prestazioni messe in mostra dallle McLaren di Norris e Piastri lasciavano presagire una lotta per la pole position circoscritta solamente a loro due, ma è servito un gran Carlos Sainz per sparigliare le carte e riscrivere l'esito di queste qualifiche.
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— Formula 1 (@F1) October 26, 2024
Come sempre, dopo avervi lasciato qui la classifica finale, andiamo a scoprire come e perchè sia maturata questa pole per il madrileno della Ferrari!
Disastro Piastri in Q1, Ferrari vs McLaren in condizioni di 2 contro 1. Sainz non sbaglia...
Come detto, per McLaren iniziare le qualifiche con la consapevolezza di avere circa 0.3 s di vantaggio sul team a loro più vicino (vale a dire Ferrari) significava principalmente evitare errori di guida e di strategia, sapendo che per monopolizzare la prima fila sarebbe stato sufficiente "spremere" un po' di più le MCL38 solo quando conta, e cioè in Q3.
Steven Tee / Motorsport Images
Invece, e sembra incredibile dirlo, già dalla prima manche abbiamo avuto in Oscar Piastri un eliminato eccellente! L'australiano, pagando un giro non all'altezza del compagno di squadra e un altro in cui ha ecceduto i track limits in Curva 12, subisce lo stesso destino che aveva patito Norris a Baku, concludendo in una misera P17... Con un gruppo di vetture le cui prestazioni - come ogni fine stagione - vanno via via compattandosi, per Oscar sarà molto difficile imbastire una rimonta che lo possa portare in top 5.
Steven Tee / Motorsport Images
Ormai in condizioni di 2 contro 1, il duello tra Ferrari e McLaren ha iniziato a prendere una piega più favorevole al team di Maranello, che però ha dovuto "fare gli straordinari" per battere un Norris perfetto solo fino al Q2. Nell'ultima manche, Carlos Sainz è stato semplicemente perfetto in entrambi i tentativi a sua disposizione, stampando alla fine un crono di 1'15"946 più rapido di 0.225 s del primo inseguitore (Verstappen).
Simon Galloway / Motorsport Images
La pole di Carlos assume ancor più valore se si pensa che nel corso delle prove libere e delle qualifiche stesse, la SF-24 non si fosse dimostrata eccellente nel terzo settore, il più tortuoso dell'Hermanos Rodriguez. Invece, proprio in Q3 Sainz è riuscito ad ottimizzare ogni traiettoria e tenere a bada vetture più rapide della sua Ferrari. In particolare, degna di nota l'inventiva che l'ha portato a tagliare strettissimo sull'ultima curva a destra prima del traguardo, al fine di percorrere anche solo qualche metro in meno: un segno che in fase di preparazione della sessione lo spagnolo non ha lasciato nulla di intentato, tenendosi al contempo questo asso nella manica solo nelle fasi finali, per evitare che qualcun altro potesse copiare la sua traiettoria!
Verstappen oltre i limiti della sua Red Bull RB20!
Dietro Sainz, a sorpresa, non troviamo Norris (invece in P3) ma uno straripante Max Verstappen. L'olandese, dopo un paio di appuntamenti (Monza e Baku) in cui è parso gravemente in difficoltà, da Singapore in poi ha ripreso a dimostrare al mondo che Campione sia, e anche qui in Messico è riuscito nell'impresa di mettersi davanti al suo rivale nel Mondiale nonostante le premesse della vigilia.
Dom Romney / Motorsport Images
Gli aggettivi per Max sono finiti da tempo, e credo che se al termine della stagione ad Abu Dhabi dovesse laurearsi Campione del Mondo per la quarta volta, si tratterebbe del Titolo più importante della sua carriera. Sarebbe infatti il primo (assieme al 2021, ma senza le polemiche annesse) in cui è incontrovertibile che siano state le sue qualità di guida, e non il mezzo guidato, a dargli l'occasione di primeggiare. Ma per arrivare a quel punto ci sono ancora 5 gare da disputare, la prima delle quali sarà proprio stasera, alle ore 21.00 italiane...
Leclerc quarto davanti alle Mercedes, ma stasera in partenza...
In quarta posizione c'è Leclerc, che - concedeteci la battuta - dopo le vittorie a Monza e ad Austin (in cui partiva proprio dalla quarta casella) ha deciso di terminare così i suoi sabati, chiudendo la seconda fila e attendendo una partenza che lo catapulti davanti a tutti!
Battute a parte, è ironico che proprio questo circuito si presti a delle partenze in cui c'è la concreta possibilità di recuperare tante posizioni: negli anni abbiamo visto tante occasioni in cui ad essere avvantaggiati erano i piloti che scattavano dalla seconda fila, e non dalla prima! Questo perché, come a Sochi o a Barcellona, la prima casella di partenza (e la linea del traguardo) sono poste molto lontante dal punto di staccata in Curva 1, per cui chi ha la leadership in seguito ad un buono stacco frizione non è sicuro di poter affrontare la prima frenata davanti a tutti, tale è la potenza dell'effetto scia...
Zak Mauger / Motorsport Images
Per il monegasco, quindi, trovare una linea favorevole in partenza sarà cruciale: tanti punteranno l'interno, ma anche in questo caso non è detto che si tratti della scelta migliore: qualunque sia la scelta del pilota Ferrari e dei suoi colleghi, l'importante sarà evitare incidenti (come quello che lo scorso anno mise fuori gioco la Red Bull di Perez) in vista di una gara lunga ben 71 giri, quindi dove la pazienza sarà cruciale nelle prime fasi.
Questi discorsi, tuttavia, non devono distogliere l'attenzione dal fatto che Charles abbia incamerato un gap di 0.319 s dal compagno di squadra nel loro giro migliore, un distacco che raramente vediamo in qualifica (specialità di casa Leclerc): nulla di cui preoccuparsi, ma un segnale del fatto che lo spagnolo veda concretamente in questo Gran Premio del Messico la possibilità di vincere un'altra (ultima?) volta a bordo della sua Ferrari. Ci riuscirà?
Simon Galloway / Motorsport Images
Andando avanti, la terza fila è monopolizzata dalle due Mercedes di Russell e Hamilton, con le due W15 in condizioni di essere la quarta forza al momento, ma fortunate ad approfittare delle eliminazioni in Q1 di Piastri e Perez (addirittura in P18 nel GP di casa). Trovo che in circostanze normali, per il team anglotedesco sarà impossibile fare meglio di così, al termine di una stagione che per loro ha poco altro da dire in termini di classifiche Mondali.
Errore grave per Tsunoda: occasione persa?
Mentre Magnussen (P7), Gasly (P8), Albon (P9) e Hulkenberg (P10) chiudono la top ten, uno dei team che ha più da recriminare per l'esito finale del sabato messicano è la VCARB: i suoi due piloti si classificano proprio nelle prime due posizioni fuori dal gruppo d'elite della Q3, e lo fanno proprio a causa di un errore di Yuki Tsunoda mentre era in procinto di concludere il suo ultimo tentativo di giro veloce in Q2.
Zak Mauger / Motorsport Images
A causa della bandiera rossa scaturita dalla presenza della sua vettura in barriera, neppure il compagno di squadra Liam Lawson ha potuto migliorare il proprio crono, cosa che ieri era ampiamente alla portata di una monoposto che - come lo scorso anno - in Messico trova condizioni favorevoli per andar forte: senza l'incidente del giapponese, credo che quest'ultimo avesse la possibilità di classificarsi addirittura davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton. Insomma, davvero uno spreco per un team che dovrebbe massimizzare ad ogni weekend il proprio bottino di punti, essendo in lotta serrata con Haas per la sesta posizione nel Mondiale Costruttori.
Sorpassi difficili in gara, il via sarà fondamentale!
In ottica gara, siamo alle prese con un circuito che - nonostante un rettilineo lunghissimo - presenta poche opportunità di sorpasso: colpa principalmente dell'aria rarefatta di Città del Messico, dove la minor densità va ad abbattere drammaticamente (circa del 25%) la resistenza all'avanzamento. Questo significa che l'effetto DRS è molto minore, per cui gli "hotspot" per sopravanzare gli avversari saranno limitati a Curva 1 e Curva 4, peraltro con tutte le difficoltà del caso qualora non ci dovesse essere una netta differenza di passo in favore di chi segue su chi precede.
Zak Mauger / Motorsport Images
Ciò detto, risulta chiaro che in mancanza della possibilità di sorpassare facilmente, un ruolo chiave lo assumono le strategie. Anche in questo caso, però, c'è poco da fare: con una optimal strategy basata su una sola sosta ai box, ci sarà poco da inventarsi se non il giro nel quale andare ad effettuarla... Che dire, immagino lo abbiate capito: con grande probabilità, c'è il rischio che la vittoria nel GP del Messico si giocherà in partenza!
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Prima pole in stagione per Sainz in Messico, battuti Verstappen e Norris!