Considerazioni sui Test Prestagionali: Red Bull ancora in testa, Ferrari guida il gruppo degli inseguitori!

(Immagine di copertina: Scuderia Ferrari)

Ciao a tutti!

I test prestagionali in Bahrain si sono conclusi ormai da qualche giorno, e ancor meno ne mancano all'avvio del primo Gran Premio stagionale, sempre in Bahrain. Come sempre, eseguire un'analisi dei responsi che emergono dai test è un esercizio complicato, considerando tutte le incognite legate al lavoro svolto dai team: setup aero-meccanici, carichi di carburante, mappature motore e aggressività del pilota durante i propri giri sono solo alcuni dei punti di domanda che la semplice classifica dei tempi ci lascia al calar del sole sul circuito di Sakhir.

Steven Tee / Motorsport Images

Per questo motivo (e data l'imminenza del GP del Bahrain, che ci darà riscontri molto più veritieri), in luogo della nostra canonica analisi prestazionale, vorrei lasciare qui alcune considerazioni su quanto visto in ognuno dei 3 giorni di test: certo, le conclusioni che andremo a trarre sono comunque legate all'analisi dei risultati emersi, ma il taglio di questa analisi vuole essere - date le circostanze peculiari - un po' più qualitativo e un po' meno quantitativo del solito.

Giorno 1: Red Bull inarrestabile, ci vediamo il prossimo anno!

Il primo dei tre giorni in programma ha visto un avvio deciso da parte di tutte le squadre, che in queste prime 8h di prove han voluto perdere meno tempo possibile: rischiare di incorrere in un problema tecnico importante avrebbe significato rinunciare a un terzo del chilometraggio complessivo a disposizione, il che - in una Formula 1 sempre più ostaggio delle simulazioni - è inammissibile per qualunque reparto tecnico.

Da questo punto di vista, però, a parte il ridotto numero di giri da parte dei due piloti della Williams, tutti gli altri hanno percorso un quantitativo di giri tale da validare le configurazioni di monoposto portate a Sakhir, iniziando da quel momento in poi una primissima fase di sviluppo aerodinamico. A livello di programmi di lavoro, è interessante notare come in ogni box si sia adottata una metodologia diversa: qualcuno ha da subito provato dei time attack (pur con tutte le incognite di cui sopra), altri si sono cimentati in vere e proprie simulazioni di gara, altri ancora - vedi Verstappen su Red Bull - sono rimasti un po' coperti e hanno "spezzettato" la simulazione di gara in tanti piccoli stint, con rifornimenti di carburante tra uno e l'altro per falsare i riscontri agli occhi degli avversari.

Tempi sul giro ottenuti nel Day 1 dei test in Bahrain

Tempi sul giro ottenuti nel Day 1 dei test in Bahrain

Nonostante questo volersi nascondere, la facilità di guida da parte di Verstappen e i conseguenti tempi sul giro ottenuti hanno da subito scavato un solco rispetto alla concorrenza, cosa che ha immediatamente fatto presagire un dominio da parte dei Campioni del Mondo in carica... Come si può vedere nell'immagine in alto, infatti, è palese quanto i tempi di Max e della sua nuova RB20 siano costantemente più bassi - anche su stint non brevissimi - di tutti gli altri.

Steven Tee / Motorsport Images

Ciò che sorprende non è tanto la qualità della nuova monoposto di Milton Keynes, quanto il fatto che la loro base tecnica è da subito apparsa bisognosa di pochissimi correttivi nonostante uno stravolgimento aerodinamico rispetto alla base ben conosciuta che la RB19 dello scorso anno rappresentava. In questo momento, più che in altri, è apparso chiaro quanto sia stato utile per Red Bull congelare lo sviluppo in estate lo scorso anno: da quel momento in poi, le risorse tecniche si sono concentrate sulla nuova vettura, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti...

Foto: Motorsport Images

Giornata meno rosea per la Ferrari, che però è apparsa anch'essa poco interessata alla ricerca di un tempo strabiliante: il lavoro del team di Maranello si è focalizzato su uno scanning delle varie altezze da terra e regolazioni meccaniche della nuova SF-24, andando a creare quella che viene definita "mappa aerodinamica" della vettura. Una mappa di questo tipo serve a definire quali sono i limiti raggiungibili in termini di setup, da un estremo all'altro: in questo tipo di lavoro è vitale ottenere una corrispondenza tra la mappa aerodinamica uscente dalle simulazioni rispetto a quella reale, sancita dalla pista... Solo se questa corrispondenza è verificata (e per la SF-24, a differenza dello scorso anno, pare sia stato così), si può partire con i primi aggiornamenti.

Sam Bloxham / Motorsport Images

Il team che, tolta Red Bull, mi ha stupito maggiormente è stato RB (che a onor del vero sarebbe "Visa CashApp RB", ma d'ora in poi abbrevieremo in "RB"). La VCARB 01, portata in pista al primo giorno sia da Ricciardo che da Tsunoda, si è dimostrata molto competitiva sin da subito: tralasciando il giro veloce di 1'32"599 che è valso a Ricciardo il quarto tempo assoluto, anche in questo caso a colpirmi favorevolmente è stata la facilità di guida che questa macchina ha garantito al pilota australiano. Se è vero che molto è stato ereditato dalla Red Bull RB19 del 2023, credo che nella prima parte della stagione i due alfieri del team di Faenza potranno essere assidui frequentatori della zona punti...

Giorno 2: qual'è la vera performance della Ferrari SF-24?

Il secondo giorno ha visto un importante abbassamento dei tempi sul giro, con più simulazioni di qualifica eseguite e alcuni run su pneumatici di mescola C4, di per sè molto soft (motivo per cui non verranno portati al primo Gran Premio, dove avremo solo C1, C2 e C3). Tra tutti, il miglior tempo assoluto è stato segnato da Carlos Sainz, che ha ottenuto un 1'29"921 che in retrospettiva non è più stato battuto sino alla conclusione dei test.

Steven Tee / Motorsport Images

Un crono importante che non trova termini di paragone a parità di mescola, e che proprio per questo motivo rischia di essere poco indicativo della bontà tecnica della Ferrari SF-24. A rendere onore a quest'ultima, tuttavia, ci ha pensato la simulazione di gara effettuata nel pomeriggio dallo stesso Sainz: tanta velocità unita a una eccellente resa degli pneumatici, che sorprendentemente si sono degradati molto meno di quanto eravamo soliti vedere con la SF-23. Insomma, è stato questo il momento in cui il team di Maranello ha messo in campo le prestazioni più incoraggianti della 3-giorni in Medio Oriente.

Tempi sul giro ottenuti nel Day 2 dei test in Bahrain

Tempi sul giro ottenuti nel Day 2 dei test in Bahrain

Il divario con gli altri top team è stato sorprendente ampio in favore di Ferrari, il che se può significare aver "scoperto le carte" più degli altri, assicura anche un certo cuscinetto di sicurezza nel momento in cui tutti saranno costretti a tirar fuori la prestazione massima consentita dalle loro vetture. Ma come detto per Red Bull a seguito della prima giornata, le incognite che si frappongono in un'analisi oggettiva delle prestazioni sono tante, e se dovessimo giudicare il giovedì della Ferrari solo in base ai tempi ottenuti, potremmo dire che il team di Maranello sarebbe in grado di vincere in scioltezza il Campionato del Mondo... Ovviamente sappiamo bene che non è così, motivo per cui occorre essere oculati nei giudizi, in un verso e nell'altro!

Zak Mauger / Motorsport Images

Altro team in buona forma nel secondo giorno è stato la McLaren, di cui abbiamo parlato sin qui poco, principalmente perchè la squadra con base a Woking è stata molto attenta a passare inosservata, a partire dalla presentazione della MCL38, fino ai test in esame. Nonostante, ciò, mi sento di dire che sia Norris che Piastri sono apparsi in uno stato di gran confidenza con la loro monoposto, soprattutto negli stint più lunghi (quindi con un carico di carburante leggermente più alto). Volendo azzardare una scala gerarchica che tenga conto anche del terzo giorno - sul quale ci soffermiamo subito - direi che McLaren pare un gradino sotto Red Bull e Ferrari, in zone comunque nobili nelle quali dovrebbero esserci anche Mercedes e Aston Martin, forse più in difficoltà con Stroll al volante. 

Giorno 3: i livelli visti nel 2023 si riassestano, tanto rumore per nulla?

Veniamo infine al terzo e ultimo giorno di test a Sakhir, ultima occasione per tutti di scendere in pista prima della sessione di FP1 del Gran Premio del Bahrain.

Anche in quest'occasione a segnare nuovamente il miglior tempo di giornata è stata una Ferrari, questa volta con Charles Leclerc alla guida, in 1'30"322 (ancora su pneumatici di mescola C4). In merito al crono più rapido valgono i soliti disclaimer fatti ormai un milione di volte a questo punto dell'articolo; ben più importante notare che, per la prima volta nel complesso dei 3 giorni, anche in casa Mercedes si siano dedicati a simulazioni di qualifica simili a quelle svolte in Ferrari.

Sam Bloxham / Motorsport Images

Con George Russell alla guida, infatti, le ultime due ore di test sono state dedicate a run da qualifica su pneumatici C4 che hanno portato l'inglese in seconda posizione con 1'30"368. Peccato che, in analogia a quanto fatto da Red Bull, anche in Mercedes non abbiano completato una simulazione di gara dall'inizio alla fine, limitandosi a stint di media lunghezza intervallati da pit stop "strategici" con tanto di rifornimento...

Tempi sul giro ottenuti nel Day 3 dei test in Bahrain

Tempi sul giro ottenuti nel Day 3 dei test in Bahrain

Spostandoci per un attimo dai top team alle squadre di medio-bassa classifica, il run da qualifica di Guanyu Zhou (terzo in 1'30"647) a bordo della sua Kick Sauber C44 è a mio avviso considerabile come un "glory run", vale a dire uno di quei tentativi di attrarre sponsor con tempi molto veloci (ma già ben vicini al limite consentito dalla monoposto) più che una manifestazione di performance "genuina". 

Steven Tee / Motorsport Images

Probabilmente il team elvetico avrà conseguito dei miglioramenti dalla disastrosa stagione dello scorso anno, ma dire che questi possano essere abbastanza per scalare posizioni in Classifica Costruttori mi pare esagerato, specialmente per via di come si stanno disponendo i valori in campo: con 6 team (Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes, Aston Martin e RB) un gradino sopra gli altri 4 (Kick Sauber, Williams, Alpine e Haas), sarà molto difficile per questi ultimi concludere consistentemente gare a punti.

Il Gran Premio del Bahrain ci darà le risposte che tutti attendono da mesi...

Le considerazioni espresse erano doverose per dare un po' la bussola di come le squadre abbiano lavorato nel limitatissimo tempo a loro disposizione prima del via ufficiale al Mondiale 2024. Ribadisco che stilare un pronostico in vista della prima gara è un esercizio ad alto tasso di errore, per cui non ci avventureremo in speculazioni di questo tipo: d'altronde il primo weekend di gara è dietro l'angolo, e non ci sarà molto da attendere per scoprire se la prima griglia di partenza del 2024 sarà tanto diversa da quanto ci hanno mostrato i test.

Appuntamento dunque ai prossimi giorni: ci ritroveremo su queste pagine a parlare di un Mondiale che speriamo possa essere combattuto e avvincente... A presto!

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