Prove Libere: Ferrari punta alla vittoria nella caotica Las Vegas?

(Immagine di copertina: Scuderia Ferrari - X)

Bentornati su Race Analysis! E' passato molto tempo dall'ultimo articolo, ma a partire da questo GP di Las Vegas (penultimo appuntamento del Mondiale) cerchiamo di riprendere il discorso dal punto in cui l'avevamo lasciato. Le ultime 5 gare, totalmente appannaggio di Max Verstappen e della sua Red Bull, hanno fatto da preludio a un GP nello stato del Nevada in cui - al contrario - il risultato sembra meno scritto del solito. Come mai?

Temperature rigide e layout della pista sfavorevoli a Red Bull, Ferrari può approfittarne

Due fattori, su tutti, suggerivano già alla vigilia di non considerare Las Vegas come la solita pratica da liquidare alla svelta per Max Verstappen:

  • Il layout del tracciato ricavato sulle strade di Las Vegas, a dire il vero tanto semplice da definirlo addirittura banale, non esige compromessi di setup. L'assetto migliore per le monoposto consiste semplicemente nell'usare ali il più scariche possibile, un po' come a Monza! In un contesto del genere, è più difficile che emergano le doti di completezza di una vettura come la RB19;
  • Per favorire il pubblico statunitense, le varie sessioni sono state schedulate nella serata americana, dove in questo periodo le temperature sono solitamente molto basse. Durante le prove libere (ma ci ritorniamo nel prosieguo di questo articolo) i vari posticipi hanno spinto in avanti il termine delle FP2 fino alle 4.00 ora locale, qualcosa di assurdo...

Analisi delle prove libere: la pista sta premiando Leclerc, ma sarà così anche nel resto del weekend?

Ma veniamo alle prove libere disputate quest'oggi: cosa è accaduto?

Carlos Sainz - Ferrari SF-23 / Motorsport Images

Innanzitutto la prima sessione è durata la bellezza di... 8 minuti (!). Già, perché l'inizio sul Las Vegas Strip Circuit non è stato dei migliori: la Ferrari di Carlos Sainz, passando su un tombino in pieno rettilineo, lo ha sollevato colpendolo violentemente, e quindi costringendolo allo stop. I danni alla sua SF-23 sono stati ingenti, estendendosi a Power Unit, telaio e cambio; ma la vera beffa è che, nonostante Sainz e Ferrari siano incolpevoli (nonchè parti lese, aggiungerei) in un incidente del genere, la necessità di sostituire gli elementi danneggiati porterà lo spagnolo ad incorrere in una penalità in griglia, causa lo sforamento del numero massimo di componenti della Power Unit previsti per la stagione 2023.

"Sto bene. Dopo l'incidente ho subito un colpo piuttosto forte alla schiena e al collo. Purtroppo, ovviamente il telaio, la Power Unit, la batteria e persino il mio sedile sono stati danneggiati dopo l'incidente, il che ha comportato un enorme sforzo da parte di tutti i meccanici e del team per mettere insieme una vettura completamente nuova per le FP2 e girare durante la sessione. A mio parere è stato uno sforzo eroico [...] Credo si sia visto bene come in questo weekend siamo competitivi, il layout della pista si adatta meglio alla SF-23, e sembriamo accendere bene le gomme sul giro singolo [...] Al termine delle FP2 il team mi ha comunicato che avrei preso una penalità di 10 posizioni in griglia per qualcosa di cui non avevo alcuna colpa: questo ha cambiato completamente la mia mentalità sullo svolgimento weekend, non mi vedrete molto felice questo fine settimana...”

Carlos Sainz

"È una sensazione strana per noi, perché prima di tutto non abbiamo fatto nulla di sbagliato, madobbiamo pagare un prezzo enorme per questo incidente. E poi c'è la penalizzazione quando si sa che stiamo lottando per il secondo posto in Campionato contro Mercedes, e 10 posizioni sono un danno enorme. Dobbiamo cercare di non pensarci e di fare il possibile per tornare ai vertici. Abbiamo un buon passo, dobbiamo concentrarci sulle qualifiche e poi fare una buona gara. Non abbiamo tempo per discutere di altro"

Frederic Vasseur

Molte ore e contromisure dopo, per la precisione alle 2.30 locali, è andata in scena la seconda sessione di prove libere, per l'occasione allungata di mezz'ora al fine di recuperare il tempo precedentemente perso. Questa sessione, della quale potete vedere la top 10 qui in basso, è stata certamente più rappresentativa se si vogliono capire i valori in campo...

Al di là del miglior tempo di giornata in 1'35"265, Charles Leclerc è parso il pilota più in forma sul nuovo tracciato, in grado di tirar giù decimi di secondo su decimi di secondo ogniqualvolta andava a montare set di pneumatici freschi. Gran parte dei suoi rivali, su tutti Sainz (+0.517 s) e Alonso (+0.528 s) quest'oggi, sono arrivati ad avvicinarsi al monegasco solo dopo vari tentativi di giro lanciato, spesso e volentieri commettendo errori in frenata e - in generale - risultando meno precisi ed efficaci rispetto a Charles.

Jake Grant / Motorsport Images

Ciò detto, non è da minimizzare l'effetto che la simbiosi tra la Ferrari SF-23 e le piste che richiedono basso carico aerodinamico sta avendo sulla classifica. Sappiamo bene che, su tutte le piste in cui non sono presenti curve con lunghi tratti in percorrenza, la vettura del team di Maranello si esalta. Se a ciò aggiungiamo che la mancanza di limitazioni in tal senso possa far ampliare il range di setup (leggasi "altezze da terra") a disposizione degli ingegneri Ferrari, si capisce bene come mai Leclerc e Sainz oggi siano stati micidiali.

"Nei primi due giri la pista era molto scivolosa, ma poi il grip è diventato ok. La pista mi piace, è divertente da guidare, mi sono sempre piaciuti i circuiti cittadini. Sembriamo piuttosto competitivi per ora, ma è difficile capire esattamente dove siamo in termini di passo gara. Penso che in qualifica le Red Bull saranno vicine come spesso accade, mentre in gara sono ancora troppo forti, Max ha fatto un’ottima simulazione gara"

Charles Leclerc

Jake Grant / Motorsport Images

Molto meno veloci, come menzionato in apertura, le due Red Bull. Il livello di competitività di Perez (P4, a +0.820 s) e Verstappen (P6, a +0.918 s) non pare catastrofico come a Singapore, ma di certo è ben lontano dagli standard a cui il team anglo-austriaco ci ha abituati quest'anno. La RB19 è una monoposto sì veloce sul rettilineo e sì dotata di un DRS estremamente efficiente aerodinamicamente, ma questi vantaggi vengono vanificati quando gli assetti non richiedono alcun compromesso: oggi la Ferrari ha esibito un vantaggio medio di +7 km/h alla speed trap. Se ci pensiamo, anche a Monza non avevamo osservato delle velocità massime inconcepibili per la concorrenza, mentre in tutte le piste da "medio carico" la forbice si è quasi sempre ampliata. Discorso diverso per quanto riguarda l'efficacia sul passo gara, ma su questo aspetto ci torniamo subito...

"La pista è stata molto scivolosa non avendo girato in FP1, ma alla fine andava un po’ meglio. Comunque siamo riusciti a completare tutto il programma, il che penso sia la cosa più importante. Credo che la Soft sul giro singolo sia buona, ma sul long run è più difficile, per cui siamo passati subito alle Medium. Anche così, però, ci sono un paio di cose da capire per vedere come possiamo migliorare il degrado [...] Ho girato su circuiti migliori, ma è qualcosa che avevo detto già ieri, non qualcosa di nuovo che ho appena scoperto"

Max Verstappen

“È una pista complessa, mi dispiace molto per i fan per quanto è successo, ma sono certo che metteremo su una bella gara e un bel weekend. Nel complesso credo che sia una pista complessa, il livello di grip è molto basso, ma sta continuando a migliorare [...] Credo che noi abbiamo fatto dei buoni progressi, sono soddisfatto... Vedremo cosa succederà domani, le Ferrari sembrano molto veloci, anche quando si guarda ai video degli onboard sembrano in grado di trovare quel qualcosa in più. Ma credo che in gara saremo lì con loro"

Sergio Perez

Long run: chi svetta nella simulazione di passo gara?

I consueti long run di fine FP2 ci danno l'occasione di dare un'occhiata al comportamento delle monoposto a serbatoio più carico, esattamente come avverrà domenica in gara. Vediamo quindi, relativamente ai top team, cosa dicono i crono:

Simon Galloway / Motorsport Images

  • Verstappen (M): 1'39"659 - 1'39"302 - 1'38"939 - 1'39"178 - 1'38"853 - 1'39"222;
  • Perez (M): 1'39"541 - 1'39"565 - 1'40"268 - 1'40"003 - 1'41"135 - 1'40"921 - 1'41"906;
  • Leclerc (M): 1'40"979 - 1'41"123 - 1'39"683 - 1'38"928 - 1'39"918 - 1'38"912 - 1'39"402 - 1'40"000 - 1'39"545,
  • Sainz (M): 1'40"847 - 1'40"143 - 1'39"682 - 1'39"367 - 1'38"447;
  • Hamilton (M): 1'41"063 - 1'39"997 - 1'39"586 - 1'40"182 - 1'40"605 - 1'40"083 - 1'40"042 - 1'41"359 - 1'40"406 - 1'40"884;
  • Russell (M): 1'40"818 - 1'40"405 - 1'39"654 - 1'39"207 - 1'39"322 - 1'40"304;
  • Alonso (M): 1'41"464 - 1'40"485 - 1'40"150 - 1'40"998 - 1'40"331 - 1'40"295;
  • Norris (M): 1'42"158 - 1'40"941 - 1'41"410 - 1'41"612 - 1'40"681;
  • Piastri (M): 1'41"113 - 1'40"884 - 1'40"616 - 1'40"726 - 1'40"916 - 1'40"861 - 1'41"118 - 1'40"435;

I passi in esame sembrano puntare ad una lotta tra Verstappen e le due Ferrari, che possiamo circoscrivere ai soli Max e Charles a causa della penalità a cui andrà incontro Carlos. Come sempre, oltre al ritmo gara sarà importante contenere il degrado degli pneumatici: a proposito di mescole, pare "bocciata" la Soft come opzione per la gara, che quindi vedrà una prevalenza di Hard e primi stint verosimilmente percorsi sulle Medium.

Tra gli altri front runners, troviamo un Fernando Alonso parecchio costante anche se non su tempi di rilievo, mentre le due Mercedes di Hamilton e Russell paiono soffrire del problema opposto: le W14 sono infatti in grado di scendere sotto la soglia dell'1'40", ma peccano in quanto a costanza e ripetibilità di tali laptimes. Infine, deludenti per ora le McLaren di Norris e Piastri, a maggior ragione se si pensa che negli ultimi appuntamenti prima di Las Vegas i due piloti del team di Woking si erano spesso e volentieri confermati primi inseguitori del Campione del Mondo.

Sam Bloxham / Motorsport Images

Il programma del sabato italiano (o del venerdì sera americano, analogamente) prevede le FP3 alle nostre ore 5.30, con le qualifiche a seguire alle ore 9.00. Volendomi sbilanciare, questa volta punto su una pole position di Charles Leclerc. Sono convinto che il monegasco abbia dalla sua, nonostante una concorrenza agguerrita, la possibilità di prendersi qui a Las Vegas un successo meritato, dopo una stagione che lo vede dietro il suo compagno di squadra in classifica nonostante picchi prestazionali globalmente più alti.

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