Qualifiche a Zandvoort: pole per Verstappen, ma è Albon il pilota del giorno!

Rispettando le attese della vigilia, Max Verstappen conquista la terza pole position di fila a Zandvoort: lo fa con un margine di poco superiore al mezzo secondo su Lando Norris, che dopo essere passato in Q3 per un soffio (a causa di una scommessa strategica) si conferma il pilota più vicino al Campione del Mondo in questo appuntamento olandese.

Dom Romney / Motorsport Images

A seguire la classifica finale delle qualifiche di Zandvoort:

Q1 e Q2 in condizioni di bagnato, ma gli errori arrivano in Q3!

La sessione di qualifica ha visto le prime due frazioni essere disputate sul bagnato a causa della pioggia caduta fino a pochi minuti prima del semaforo verde. Solo ad inizio Q3 è apparso chiaro che le condizioni della pista fossero tali da permettere l'uso di pneumatici da asciutto (ovviamente Soft): anche i pochi piloti usciti dalla pitlane con ancora le Intermediate si son dovuti ricredere, rientrando in corsia box per passare alle gomme a banda rossa.

Andy Hone / Motorsport Images

Nonostante l'evoluzione meteo descritta, è curioso come le uniche due interruzioni siano arrivate proprio in Q3, ad opera rispettivamente di Logan Sargeant (Williams) e Charles Leclerc (Ferrari). Due incidenti diversi nella dinamica, ma che come effetto comune hanno avuto quello di provocare due bandiere rosse.

Andy Hone / Motorsport Images

Cominciamo con l'incidente del pilota americano: c'è innanzitutto da dire che Logan si trovava per la prima volta in Q3 nella sua ancor breve carriera, motivo per cui è facile immaginare che abbia provato a dare qualcosa in più per ottenere un risultato solitamente fuori dalla sua portata. In verità, però, nel momento in cui lo statunitense giunge in curva 7 la sua unica "colpa" è quella di scegliere una traiettoria lievemente larga. Una linea che in condizioni di asciutto al 100% non comporterebbe una perdita di aderenza, ma che sull'asfalto che andava asciugandosi ha significato mettere la posteriore sinistra su una zona ancora bagnata. La conseguenza di ciò è stata un testacoda che ha spedito Logan - anche piuttosto violentemente - contro le barriere esterne: a giochi conclusi, "solo" un decimo posto per lui.

Andy Hone / Motorsport Images

L'urto di Leclerc contro le barriere è invece avvenuto in curva 9, e questa volta ha poco a che vedere con le condizioni dell'asfalto. L'onboard del monegasco mostra come questi provi disperatamente a far andare la sua SF-23 alla corda, con quest'ultima che - probabilmente per un paio di km/h di troppo - non ne vuole sapere di chiudere la curva. Errore del pilota o limite della monoposto?

"Errore come a Miami? Stavolta no, non ho fatto una cosa fuori dal normale. E' stata una macchina difficile da guidare, in queste condizioni ancor più... Dobbiamo migliorare velocemente, al momento è complicato capire cosa farà la macchina: ci sono curve in cui facciamo fatica sin dall'inizio e non abbiamo trovato la soluzione. Il livello di carico aerodinamico che abbiamo scelto è anomalo, ma è la scelta migliore con quello che abbiamo: dovremo fare un pacchetto che si adatta a queste piste. Sarà una gara in salita, qui è difficile superare"

Charles Leclerc

La mia personale opinione è che Charles, come peraltro ha ammesso ai microfoni, non abbia provato una manovra completamente fuori dalla portata della sua Ferrari; al contrario, credo che il limite di grip ottenibile dalla stessa SF-23 fosse troppo basso rispetto a quanto servirebbe per essere competitivi. Come analizzato ieri, il sottosterzo esibito in curva 9 e un po' in tutto il secondo settore è un problema che accompagna la Rossa da inizio anno, e che si manifesta soprattutto nelle curve molto lunghe .

Il fatto di essere arrivati in Q3 con entrambe le monoposto è spiegabile per Ferrari solamente con una buona esecuzione strategica del Q2, dato che a livello prestazionale il team di Maranello oggi era dietro Red Bull, McLaren, Williams, Mercedes e (parzialmente) Aston Martin... Su altri tracciati è probabile che un copione così scoraggiante non si ripeterà, ma per adesso restano ancora 72 giri di sofferenza da disputare in gara.

Sei vetture diverse nei primi sei posti: è davvero una Formula 1 combattuta?

Come spesso ci ritroviamo a commentare nelle nostre analisi post qualifiche o post gara, il livello di competitività nella Formula 1 odierna vive di tanti alti e bassi, dovuti principlamente a due fattori:

  • L'adattabilità di ciascun progetto alle caratteristiche dei vari circuiti del Mondiale (sia in termini di livelli di carico aerodinamico che di usura degli pneumatici);
  • La difficoltà di comprensione da parte dei team delle proprie stesse monoposto, o per meglio dire dei nuovi Regolamenti Tecnici. Questi ultimi premiano concetti che nella massima serie erano stati esplorati quando ancora non c'erano a disposizione gli strumenti tecnologici odierni, per cui è comprensibile che in questi primi anni di effetto suolo gli ingegneri fatichino a "trovare la quadra";

L'unico team (o meglio, l'unico pacchetto pilota + vettura) che ha risolto l'equazione che lega le incognite appena descritte è il duo Verstappen - Red Bull. Anche quando gli avversari sembrano poter artigliare risultati importanti, Max chiarisce immediatamente di avere qualcosa nel taschino per rimettersi davanti. Proprio le qualifiche odierne sono la riprova di quanto detto, con Norris, Russell e Albon ad accontentarsi dei restanti posti nelle prime due file. Banale (quanto vero) che se non ci fosse l'olandese, il nostro sport vivrebbe molto più sul filo dell'incertezza: ma Max c'è, e da appassionato mi sento di dire che domini come il suo non sminuiscono l'appeal dell'automobilismo. Anzi, agli occhi di chi non cerca solamente azione a tutti i costi lo nobilitano.

"Qualifiche molto complicate: siamo partiti con le intermedie, ma l’asfalto nuovo era veramente scivoloso. Bisognava mettere insieme il giro stando fuori dai guai. In Q3 abbiamo potuto montare le gomme da asciutto ed effettivamente c’era una traiettoria con più grip. Abbiamo corso comunque qualche rischio, ma alla fine l’ultimo giro è stato davvero piacevole. Riuscire a dare il massimo davanti a questa gente è sempre bellissimo"

Max Verstappen

“Il secondo posto è un bel risultato in queste condizioni: speri sempre che Max commetta un errore, ma non lo fa mai. Per certi versi è frustrante. Ma sono felice: il team ha fatto un bel lavoro in qualifiche molto caotiche. Condizioni così insidiose rendono le qualifiche ancora più stressanti del solito: la prima metà del mio miglior giro è stata fantastica, ma la seconda metà è stata una delle peggiori. In ogni caso mi piacciono queste condizioni, dove abbiamo sempre fatto bene... quindi accetto anche questo secondo posto!"

Lando Norris

Dom Romney / Motorsport Images

Tra i tre piloti citati vale la pena soffermarsi sull'anglo-thailandese, le cui prestazioni del 2023 mi convincono ogni volta di più della sua bontà al volante. Anche la P4 di oggi non è frutto di circostanze particolari, quanto conquistata per meriti e velocità pura: primo in Q1, terzo in Q2 e quarto in Q3. Sappiamo che in gara i limiti tecnici della Williams FW46, uniti alle probabili rimonte di piloti meglio attrezzati che partiranno alle sue spalle, renderanno quasi impossibile per Alex conservare la posizione di partenza; ma sperare in un arrivo in zona punti pare invece realistico - oltre che in target con gli obiettivi del team di Grove per questa seconda parte di Campionato.

"È stata una grande qualifica... io e Russell ci siamo provocati a vicenda, anche perché abbiamo avuto ingegneri in comune, ma con il 3° e 4° posto siamo andati piuttosto bene. Finora è stata una giornata e un weekend fantastico, la macchina è andata molto forte sin dalle FP1, ed è un risultato inatteso perché come team normalmente ci consideriamo non molto forti sui circuiti ad alto carico aerodinamico. Oggi è andata diversamente, quindi bene così!"

Alexander Albon

Il pilota #23, con questo risultato (che rapprenta la migliore posizione di partenza dai tempi delle sue stagioni in Red Bull), mette alle proprie spalle anche l'Aston Martin di Fernando Alonso: anche se il gap tra i due è stato di poco inferiore al decimo di secondo, il delta in termini di velocità di punta fra la FW46 e la AMR23 mi fanno pensare che Fernando potrebbe avere dei grattacapi nel cercare di passare Alex qualora questi gli si dovesse trovare davanti dopo la partenza.

Russell ribalta il pronostico in casa Mercedes, Sainz in casa Ferrari...

Il confronto interno in due dei top team, in questo caso Mercedes e Ferrari, vede posizioni in qualifica completamente ribaltate se pensiamo ai riscontri che solo 24 ore fa avevano fornito le prove libere del GP olandese.

Sam Bloxham / Motorsport Images

In Mercedes, al terzo posto di George Russell fa eco solamente il tredicesimo di Lewis Hamiton: quest'ultimo sarà costretto a una rimonta che abbassa le sue possibilità di ottenere un podio - ipotesi che sembrava molto accreditata dopo la prestazione sfoderata ieri. Il motivo della sua eliminazione in Q2 non ha a vedere con errori particolari da parte del pilota (come si è subito affrettato a chiarire), ma dipende da una circostanza strategica che ne ha penalizzato il miglior giro...

"Non ho commesso errori, alla fine ho cercato di spingere per fare il miglior tempo ma ho dovuto fare due giri consecutivi e mi si sono consumate le gomme. La macchina non è più stata la stessa dopo le FP1, avevo avuto tanta fiducia in quella sessione, ma non siamo più riusciti a trovare le stesse sensazioni... Speriamo domani di riscattarci in gara, anche se non possiamo cambiare più di tanto. La situazione è questa"

Lewis Hamilton

"Grande qualifica, sono contento di essere arrivato terzo. All’inizio dell’anno la qualifica era la mia forza, poi ho perso qualcosa...  Domani spero di poter lottare per il podio [...] Il mio è stato un buon giro, dopo che avevamo faticato per mettere le gomme in temperatura con la pista molto bagnata. Sappiamo però che i nostri punti deboli al sabato diventano punti di forza la domenica. Speriamo di fare una bella gara, magari dietro Max, che farà una passerella davanti al suo pubblico"

George Russell

In casa Ferrari, come anticipato, è l'incidente di Leclerc che ha determinato lo stravolgimento dei valori in campo tra il monegasco e Carlos Sainz. Senza l'urto contro le barriere in curva 9, è molto probabile che lo spagnolo avrebbe trovato il compagno di squadra davanti a sè sulla griglia di partenza della gara di domani. Così non sarà, e tra i due sarà Carlos a sfruttare una posizione dalla quale difendere meglio la zona punti.

Andy Hone / Motorsport Images

In ogni caso, per Ferrari la gara di domani sarà un bel banco di prova per verificare il livello di degrado degli pneumatici (assumendo che non ci sia pioggia nelle 2h in questione) su una pista molto esigente da questo punto di vista.

Cosa accade nelle retrovie, e un pronostico per la gara!

Nelle retrovie da segnalare prestazioni poco lusinghiere per Alpine, Alfa Romeo, Haas e Alpha Tauri: una parziale scusante per il team di Faenza è stato l'esordio di Liam Lawson in sostituzione dell'infortunato Daniel Ricciardo. L'ultima posizione (e il relativo tempo sul giro) del pilota neozelandese non sono esaltanti, ma con i soli 60 minuti delle FP3 come esperienza alla guida della AT04 possiamo dire che Liam merita del tempo per essere rivalutato sulla base di più dati.

Dom Romney / Motorsport Images

Appuntamento a domani per la gara, col via alle ore 15.00 italiane. In caso di gara asciutta mi sento di dire che Verstappen e Norris dovrebbero essere in grado di mantenere le prime due posizioni conquistate in qualifica; più difficile predire la terza posizione, per la quale mi sbilancio e ipotizzo una rimonta di Perez dalla settima casella di partenza. Buona gara!

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