Qualifiche GP Italia: strepitosa pole position per Sainz a Monza!

(Immagine di copertina: XPB Images)

Con un giro finale da urlo, Carlos Sainz regala al popolo Ferrarista la pole position nel GP di casa. Assieme alla terza posizione di Charles Leclerc, i tifosi in tribuna a Monza hanno di che festeggiare in attesa della gara... Ma andiamo con ordine e analizziamo, come di consueto, quanto accaduto durante le qualifiche!

Di seguito i risultati finali della sessione:

La battaglia tra Ferrari e Red Bull si risolve (per ora) in favore del Cavallino Rampante

Al termine delle prove libere del venerdì avevamo detto di come in Ferrari avessero cercato di mettere in fila ogni possibile elemento per massimizzare la prestazione sul tracciato di Monza: le due Power Unit nuove e il setup aerodinamico molto scarico, uniti a una sessione di qualifiche senza errori da parte dei due piloti hanno svolto il loro lavoro alla perfezione... Ci troviamo quindi alla vigilia della gara con Sainz in P1 e Leclerc in P3; tra i due Ferraristi non un avversario semplice, anzi il peggiore auspicabile: quel Max Verstappen che prima ancora di scendere dalla macchina, dopo una P2 che evidentemente non lo soddisfa, ha promesso di sistemare le cose alla domenica.

Jake Grant / Motorsport Images

Se è vero che Sainz e Leclerc sono stati perfetti nel loro giro migliore, d'altro canto il pilota olandese della Red Bull ha commesso un paio di errorini. Un tentennamento in uscita dalla variante della Roggia e un approccio non ottimale delle due di Lesmo - dove fino a quel punto il setup a più alto carico della RB19 aveva fatto la differenza - hanno reso il secondo settore di Max non esaltante, privandolo del suo punto di forza contro le due Ferrari, a loro volta molto veloci nel primo settore.

"Non sono sorpreso dalla pole di Sainz, la loro macchina si adatta bene a questa pista e si vede che hanno portato un’ala specifica per questo tracciato. Domani sarà un’altra storia ed è tutto aperto, cercherò di vincere e non temo per la mia incolumità: non credo proprio di correre dei rischi per via dei tifosi!”

Max Verstappen

Tanto sorprendente quanto deludente il passo indietro di Perez dal venerdì al sabato: il livello di confidenza del messicano al volante della sua RB19 pare rimasto lo stesso di ieri, per cui trovo i quasi 4 decimi di ritardo rispetto al compagno di squadra ascrivibili ad uno step migliorativo di quest'ultimo. Ricordiamo infatti che Verstappen aveva "perso" la sessione di FP1 alle prese con un assetto troppo carico, e che una volta sistemato questo aspetto ha dovuto ricostruire il suo weekend anche attraverso una confidenza col suo mezzo che è tardata ad arrivare. Ma quando è arrivata, gli ha permesso di fare la solita differenza su Perez...

"Onestamente è stata una qualifica intensa, specialmente nel Q3. Tutti e tre abbiamo attaccato al massimo ed eravamo al limite, all’ultimo giro sapevo di avere del margine all’Ascari e alla Parabolica, per cui ho spinto davvero molto all’ultimo giro ed è andata bene! Appena ho tagliato il traguardo nel giro di rientro, guardando il pubblico, non ho più smesso di avere la pelle d’oca... In hotel, in pista e ovunque andiamo c’è sempre sostegno e incoraggiamento, e questa è la sensazione più bella che puoi avvertire come pilota. Domani l’obiettivo è il podio, e darò tutto per mantenere questa posizione. Cerchiamo di partire bene e di fare un bel primo stint per lottare con Max, che di solito è molto veloce"

Carlos Sainz

Se guardiamo alla storia della stagione in casa Ferrari, è raro trovare weekend nei quali Sainz sia stato sempre davanti a Leclerc... Ma Monza sta rappresentando finora un'eccezione alla regola, a maggior ragione se si pensa che da quando è in Formula 1, il pilota monegasco non era mai stato battuto in qualifica nel Gran Premio d'Italia da un suo compagno di squadra. Tra FP1 e qualifiche ci sono stati comunque netti miglioramenti per Charles, che da circa 3 decimi ha ridotto il suo distacco da Carlos a 0.067 s, per essere precisi.

"Sono un po’ deluso perché volevo essere primo, ma vedere Carlos in pole è grandioso per la Ferrari. Ha fatto un lavoro incredibile tutto il weekend, io ho faticato di più nelle prove libere, ma nelle qualifiche sono riuscito a mettere tutto insieme ed ero contento... In Q3 non ho avuto la scia, e questo ci è costato quantomeno una posizione. Tuttavia dobbiamo essere contenti [...] Faremo di tutto per provare a fare una doppietta con Carlos domani, primo e secondo. Forza Ferrari!"

Charles Leclerc

Steven Tee / Motorsport Images

Gran parte di quel gap è maturato nel secondo settore, affrontato alla grande da Sainz nel modo di sfruttare la sua SF-23 specialmente in uscita dalla seconda di Lesmo (zona resa ancor più "traditrice" dal controllo dei track limits in corrispondenza dell'ampia riga bianca). Inoltre, per tutto il weekend nessuno ha affrontato la variante della Roggia bene come lo spagnolo, e su un tracciato nel quale ci sono solamente 7 vere curve è comprensibile che questo aspetto abbia fatto una gran differenza!

Simon Galloway / Motorsport Images

L'unico brivido nelle qualifiche Ferrariste lo si è avuto al termine del Q1, quando è stata comunicata l'apertura di un'investigazione per entrambi i piloti circa un'andatura troppo lenta negli out lap dei loro run precedenti. Per capire di cosa stiamo parlando, bisogna ricordare che la natura del tracciato di Monza rende molto vantaggioso stare in scia a chi è davanti, per cui storicamente i piloti han sempre cercato di marcare a uomo i propri avversari, se necessario procedendo a passo d'uomo...

Steven Tee / Motorsport Images

Per evitare il ripetersi di situazioni simili, la Direzione Gara aveva imposto a tutti di effettuare giri di uscita dai box non più lenti di 1'41", un crono di circa 20 secondi più lento di un giro lanciato. Ebbene, a quanto risulta dai cronologici, le vetture numero 16 e numero 55 sono state le uniche ad eccedere il limite imposto! Fortunatamente per Charles e Carlos, al termine del Q3 i commissari hanno deciso di graziarli... Un modo per non rovinare il loro weekend più importante dell'anno? Provocazioni a parte, la decisione di evitare penalizzazioni si spiega con il fatto che i rallentamenti in questione erano stati provocati dall'intenzione (poi concretizzata) di lasciar passare delle vetture durante l'out lap. Più in generale, si può dire che grazie a questa nuova regola non abbiamo visto quegli spiacevoli episodi menzionati prima, per cui si può parlare di una decisione corretta da parte della FIA.

Un gran giro di Russell evita una figuraccia a Mercedes, mentre Albon si piazza in P6!

Alle spalle dei primi tre è davvero da incorniciare il giro di George Russell, in gran difficoltà al pari di Hamilton per tutto il weekend e solo all'ultimo tentativo in grado di mettere dietro di sè gli altri motorizzati Mercedes, oltre che - impensabile fino a stamane - la Red Bull di Sergio Perez.

Jake Grant / Motorsport Images

Nonostante un gap di solamente un decimo e mezzo sul compagno di squadra, tra Russell e Hamilton ci sono addirittura altre tre monoposto: la già citata Red Bull di Perez, la Williams di Alex Albon e la McLaren di Oscar Piastri.

"Con questo format di qualifiche è necessario essere reattivi quando si passa da una mescola all'altra, e credo che oggi abbiamo fatto un buon lavoro di gestione. Gli ingegneri hanno fatto un ottimo lavoro durante la notte e stamattina abbiamo iniziato a lavorare, mi sentivo più a mio agio sulla macchina [...] Si parla sempre di scia, ma è un'arma a doppio taglio; ho scelto di girare in aria pulita in ogni run, e oggi ha funzionato bene. Nel complesso, però, è stata una sessione che dimostra come in Formula 1 sia necessario curare ogni dettaglio: in Q1 non ho messo la gomma nella finestra giusta e sono finito P13; poi in Q3 siamo finiti P4. Ora ci concentriamo sulla gara e spero di poter lottare per il podio"

George Russell

"La sessione non è stata delle migliori: nell'ultimo run non avevo il feeling che volevo con la macchina. Sappiamo quanto siano vicini i tempi in qualifica, e questo si traduce anche in un ritmo di gara molto simile, che può rendere difficile recuperare posizioni in classifica, soprattutto nelle prime fasi della gara. George ha fatto un ottimo lavoro oggi per ottenere la seconda fila, e spero di poter progredire anch'io domani"

Lewis Hamilton

Come detto, in sesta posizione - dopo un weekend senza sbavature - troviamo la Williams di Albon, ormai una costante in top 10: la FW46, più nelle sue mani che in quelle di Logan Sargeant (P15), pare aver "digerito" bene il format di qualifiche con la Alternative Tyre Allocation... Questo specialmente in Q2, quando tutti hanno girato sulle Medium, il distacco dalla vetta è stato quantomai ravvicinato.

Andy Hone / Motorsport Images

Essere riusciti a trovare un setup che andasse bene con tutte e tre le mescole di pneumatici è un ottimo segnale di flessibilità per il team di Grove, che può quindi contare su una finestra di setup abbastanza ampia (anche solo in termini di range di incidenza alare, essendo in regime di parco chiuso in qualifica).

"Onestamente mi sarei aspettato qualcosa in più, anche perché con 1 decimo di miglioramento sarei stato in P4 anziché in P6! In ogni caso la sessione è stata molto ravvicinata, e per tutto il tempo ho sentito di avere una buona macchina tra le mani [...] I miglioramenti fatti dopo ogni sessione di prove libere si sono sentiti, e domani penso che potremo lottare contro le McLaren e le Aston Martin, ma non contro Red Bull, Ferrari e Mercedes..."

Alexander Albon

Le ultime due posizioni della top 10 sono occupate dalla McLaren di Lando Norris e dall'Aston Martin di Fernando Alonso, per le cui monoposto sono semplicemente sopraggiunti limiti tecnici nel momento in cui i loro rivali (leggi "Mercedes") sono sono ritrovati nelle condizioni di estrarre gli ultimi decimi di performance quando contava. Soprattutto per McLaren partire in P7 e in P9 potrebbe essere un problema piuttosto grave, in quanto la MCL60 che stiamo vedendo a Monza non ha un assetto sufficientemente scarico da garantire rimonte agevoli...

Alpha Tauri ai margini del Q3, deludono Alpine e Haas

Tra i piloti fuori dai primi 10 troviamo le due Alpha Tauri di Tsunoda (P11) e Lawson (P12), in netto miglioramento rispetto ai riscontri delle prove libere. Una nota di merito va al neozelandese, che ricordiamo essere solo alla sua seconda apparizione in Formula 1 dopo lo scorso Gran Premio d'Olanda, nel quale era stato chiamato solo sabato mattina a sostituire l'infortunato Daniel Ricciardo: il gap tra Liam e Yuki è di poco meno di 2 decimi, per cui mi aspetto che l'esigente management Red Bull possa essere soddisfatto dei tempi che sta esibendo il giovane classe 2002 fino a questo momento.

Andy Hone / Motorsport Images

Tra le delusioni di giornata, invece, troviamo le due Alpine e le due Haas, per motivi diversi:

  • Sul versante Alpine, i rettilinei di Monza hanno esacerbato la mancanza di cv della Power Unit transalpina, che poco ha potuto fare pur impiegando un'ala posteriore da bassissimo carico. Pierre Gasly e Esteban Ocon hanno chiuso rispettivamente in P17 e in P18. Ricordiamo che al momento sono in corso discussioni circa la possibilità di concedere ad Alpine delle risorse in più per sviluppare il proprio propulsore: un'eventualità per la quale a Viry-Chatillon staranno facendo il tifo, ma che certamente non avrebbero voluto date le premesse di questa stagione...
  • In casa Haas (con Nico Hulkenberg in P13 e Kevin Magnussen in P19) la circostanza che ha penalizzato il risultato odierno è stata legata sia alla performance della VF-23 che all'esecuzione della sessione di qualifiche: in Q2 Hulkenberg è stato l'unico pilota a completare il proprio miglior giro senza beneficiare di alcuna scia, quando con un miglioramento di soli 2 decimi sarebbe potuto addirittura entrare in Q3!

A chiudere la griglia di partenza della gara di domani troviamo Lance Stroll, che paga a caro prezzo la mancanza di km percorsi durante il venerdì. Come detto ieri, quello del Gran Premio d'Italia sta diventando per il canadese sempre più un weekend da dimenticare...

Cosa aspettarci in gara? Ferrari può lottare per la vittoria?

La gara, prevista sulla canonica distanza di 53 giri, è storicamente molto breve nella sua durata: il tracciato brianzolo ha da sempre velocità medie tra le più elevate del Campionato, per cui i 300 km di gara vengono percorsi in meno di 90 minuti comunque spesso intensi.

Zak Mauger / Motorsport Images

Quanto visto ieri e oggi fa presagire una lotta per la vittoria tra Red Bull (segnatamente Max Verstappen) e le due Ferrari, con Sainz mediamente più "a posto" di Leclerc con la SF-23. Tuttavia credo che sulla lunga distanza, specialmente se le temperature dovessero essere simili a quelle avute in qualifica (vale a dire più alte del venerdì), il tema del degrado gomme verrà fuori e potrebbe punire severamente le due Rosse: a quel punto le velleità di podio di Sergio Perez potrebbero facilmente prendere forma.

Molto interessante anche vedere come si evolverà la lotta tra Williams e Mercedes per il quinto posto (ovviamente immaginando uno svolgimento lineare del Gran Premio): a livello strategico, qualora una W14 dovesse trovarsi dietro una FW46 ci sarà una sola opportunità per eseguire un sorpasso ai box. Infatti le strategie consigliate prevedono quasi sempre una sola sosta, sfruttando le mescole più dure della gamma - C3 (Hard) e C4 (Medium) in questo appuntamento.

Ricordandovi che potete seguire Race Analysis sulle pagine social di Instagram, X (ex Twitter) e YouTube, vi aspetto sempre su queste pagine per commentare quanto accadrà domani, col via alle ore 15.00 italiane. Buona gara!

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